Ebola Story 2: il contagio arriva negli USA. Perchè fa così paura?

15 Ott

Ebola, arriva il secondo caso ‘nativo’ negli USA e Obama convoca un vertice d’urgenza alla Casa Bianca. Agitazione anche tra i leader europei –  Renzi, Merkel, Hollande, Cameron – che si tengono in costante contatto, mentre centinaia di persone sono già in quarantena.

Perchè fa così paura?

Finora, si riteneva che le epidemie fossero scoppiate nelle aree più povere ed isolate  a causa della carenza di strumenti appropriati e di protocolli igienico-sanitari. E fino ad un mesetto fa era fuori dubbio che Ebola non si trasmettesse al di fuori del contatto con fluidi corporei infetti.
Oggi no.

Solo per il ceppo Reston si era ipotizzato un elevato rischio di trasmissione via aerea, ma i filippini infetti erano risultati tutti asintomatici. Come anche, si riteneva che il contagio potesse avvenire solo nell’arco di una-due settimane dai sintomi, mentre oggi sappiamo che non è così, come sappiamo che anche dopo la guarigione lo sperma e il latte materno restano infetti.

Citizens Collapsing

In pratica Ebola sembra abbinare diverse delle caratteristiche dei più pericolosi agenti patogeni della storia umana:

  1. l’agente virale è un batterio come per la peste, il colera, la lebbra e molte febbri emorragiche o ricorrenti di origine epidemica
  2. la trasmissione del contagio attraverso la pelle  della peste e della lebbra o tramite i fluidi corporei e le feci del colera, del tifo e dell’AIDS
  3. una parte della sintomatologia coincide con quella del colera, in parte con quella della peste  in parte con quella delle altre febbri emorragiche o ricorrenti di origine epidemica.

Ebola è la tipica malattia epidemica che si diffonde aggredendo le aree maggiormente abitate, innescando  un meccanismo di infezione omologa da uomo a uomo con un crescente numero di contagiati tra la popolazione fino a collasso del sistema sociale, finchè l’epidemia non si estingue da sola a causa del crollo demografico.

Meno di due mesi fa, presumendo l’impossibilità di trasmissione aerea l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) aveva previsto  oltre 20.000 casi al termine dell’epidemia, ma secondo Christian Althaus dell’Università di Berna, anche lui costruttore di modelli computazionali per la diffusione dell’epidemia, il conteggio finale potrebbe essere superiore a 100.000 casi.
Dall’agitazione crescente e dai livelli di quarantena che vengono applicati, anche centomila casi potrebbero rivelarsi una sottostima notevole: ad oggi il bilancio delle vittime dell’epidemia è saito in pochi mesi a 4.500 morti, senza contare che gli epidemiologi sul posto sottolineano la concreta possibilità che molti casi non vengano denunciati e registrati dalle autorità sanitarie.

Dunque, i Potenti del mondo stanno iniziando a chiedersi come funzionerà il mondo ‘durante e dopo Ebola’.

(segue Ebola Story 3: Africa tra quarantena totale e intervento militare USA)

(precedente Ebola Story 1: quali i rischi di trasmissione e contagio?

Originally posted on Demata

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