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Bonus docenti: come funziona

20 Apr

 Il MIUR ha emanato la ‘circolare’ sul Bonus Docenti, che ha prodotto immediate lagnanze dei sindacati., che a loro avviso, “ha disatteso nella sostanza gli impegni che si era assunto al fine di evitare contenzioso e conflitto nelle scuole”.
Ma di cosa si tratta?

La Buona Scuola (Legge 13 luglio 2015, n. 107) prevede:

  1. uno stanziamento di 200 milioni di euro annui “per la valorizzazione del merito del personale docente” (art. 1 comma 126)
  2. l’assegnazione annuale al personale docente di una somma (bonus) avviene sulla base di motivata valutazione  sulla base dei criteri individuati dal comitato per la valutazione dei docenti. Il comitato e’ costituito da tre docenti, due rappresentanti dei genitori /studenti (art. 1 comma 127)
  3. il bonus e’ destinato a valorizzare il merito del personale docente di ruolo e ha natura di retribuzione accessoria (art. 1 comma 128).

Il CCNL Scuola (lettera l) dell’articolo 6 comma 2) include tra le materie di contrattazione integrativa la “retribuzione accessoria” e, precisamente, “i criteri per l’attribuzione dei compensi accessori al personale docente, educativo ed ATA”, ma indica anche (lettera n) che “i nominativi del personale utilizzato nelle attività e progetti retribuiti sono materia di informazione successiva”.

Dunque,

  1. in base alla Buona Scuola, il comitato di valutazione individua i criteri di valutazione dei docenti che conferiscono, altresì, un merito per l’accesso ad una retribuzione accessoria
  2. in base al Contratto di lavoro, i criteri con cui viene ripartita questa retribuzione accessoria sono materia di contrattazione integrativa, dato che il bonus NON ha una cifra minima o massima a cui attenersi per ogni docente
  3. il Collegio dei Docenti (come il Consiglio d’Istituto) – nel conferimento del mandato a chi li rappresenterà nel Comitato – possono formulare proposte in materia di criteri, entro le competenze di indirizzo attribuitegli dalla norma (T.U. Norme Istruzione)
  4. il Dirigente scolastico garantisce la regolarità e la puntualità di questo iter, cioè la legalità, l’efficacia e l’efficienza.

I criteri per la valorizzazione dei docenti ammissibili per l’accesso ai compensi accessori denominati ‘bonus’ – e, dunque, da ripartirsi in contrattazione integrativa – sono (comma 129 p.3. Legge 13 luglio 2015, n. 107):

  1. la qualita’ dell’insegnamento
  2. il contributo al miglioramento dell’istituzione scolastica e del successo formativo e scolastico degli studenti
  3. il potenziamento delle competenze degli alunni e l’innovazione didattica e metodologica
  4. la collaborazione alla ricerca didattica, alla documentazione e alla diffusione di buone pratiche didattiche
  5. le responsabilita’ assunte nel coordinamento organizzativo e didattico e nella formazione del personale.

E le scuole che vorrebbero premiare la presenza in classe o alle riunioni? Qui parliamo di ‘meriti’ e quelli sono doveri …

Demata