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Cinque requisiti minimi per un buon Ministro

30 Set

Non a Milano, ma a Roma ci sono decine di sedi ministeriali, non sono pochi i romani che ci hanno lavorato o ci lavorano ed un’idea di cosa faccia di norma un Ministro ce l’hanno un po’ tutti.

Dunque, dopo i ministri ‘di lotta e di governo’ del quadriennio Conte e visti i risultati abissali ottenuti, potrebbe essere utile ricordare i ‘fondamentali’:

1- un ministro non se ne va in giro, perché ha il suo bel da fare (10-14 ore al giorno) tra ministero e parlamento

2- un ministro limita i Media e non usa i Social, perché non deve rubare la scena ai partiti e se ha da dir qualcosa ci sono i decreti e le circolari

3- un ministro è esperto e competente, perché altrimenti la burocrazia se lo mangia a colazione e i sindacati a cena

4- un ministro evita liti all’estero, perché sono difficili da sanare e le reazioni poi coinvolgono anche gli altri ministeri

5- un ministro si pone in modo ‘sobrio’ ed ‘equilibrato’, quando affronta le questioni, perché NON rappresenta più una fazione, bensì una Nazione.

… oppure finisce che i governi non durano 12 mesi.

Ci sarà un motivo per cui da quell’agosto 2021 il partito di Salvini ha perso quasi due milioni di voti.

Demata

Quale ministero per Salvini

29 Set

Un ministero per Matteo Salvini è la prima grana che il governo di centrodestra si trova ad affrontare.  il Consiglio Federale della Lega lo candida per “un ruolo importante nel governo” e lui vorrebbe il Viminale.

Ma ricollocare Salvini al Ministero degli Interni sarebbe pura follia, non solo per le bagarre internazionali che ha scatenato 3 anni fa e le sanzioni che oggi arriverebbero all’istante, ma soprattutto perché c’è una guerra, il Viminale si occupa di sicurezza dello Stato e lui è (stato) un simpatizzante di Putin. Ed, a parte, c’è che da ministro nel 2019 svolse solo 17 giorni pieni di lavoro su 365 in un anno, stando a La Repubblica (link).

Infatti, “la leader di Fratelli d’Italia ha già fatto intendere il messaggio a via Bellerio. Che il segretario possa tornare a sedere sull’amata poltrona di ministro dell’Interno è escluso. Così com’è escluso che Meloni si lasci affiancare da un sottosegretario alla presidenza del Consiglio targato Lega“. (link)

Tenuto anche conto che Matteo Salvini finora ha dimostrato una forte idiosincrasia per il lavoro d’ufficio tanto quanto ha una propensione per le piazze, è evidente che diventa molto difficile trovargli una collocazione ‘amministrativa’ (tale è un ministro).

Infatti, è difficile immaginare cosa Salvini possa amministrare, se

  • gli Affari Regionali è impossibile, con una condanna per razzismo contro i napoletani (link), come per i Rapporti col Parlamento dove c’è da interagire positivamente con l’Opposizione, peggio ancora la Sanità viste le sue posizioni sui vaccini (link)
  • l’Istruzione o l’Università sono settori dove comunque Salvini finora non ha mostrato dimestichezza e dove le sue esternazioni susciterebbero scioperi e tensioni di piazza
  • qualsiasi ministero a rilevanza economica-finanziaria (Ambiente incluso) esige una cultura storico-giuridica e delle competenze tecniche d’eccellenza
  • gli Esteri e altre posizioni a rilevanza internazionale – a parte la scarsa presenza – sono preclusi dalla condanna in Germania per violazione del copyright, che lì è una cosa seria.

Resta solo l’Agricoltura, decurtata dell’Ambiente e magari anche dell’Industria Agroalimentare, dove l’ex ministro degli Interni si ritroverebbe con gli stessi limiti che sussistono per gli Affari regionali o l’Università.

Agricoltura che – tra l’altro – darebbe a Matteo Salvini la possibilità di dimostrare il suo potenziale nel riprendersi consensi tra la gente e fiducia nel partito.

Infatti, il Ministero dell’Agricoltura alla Lega rappresenterebbe il vettore perfetto per Salvini per intaccare e/o conquistare i consensi che PD e M5S hanno costruito nel Meridione.
Ma non solo: occupandosi di Agricoltura, Matteo Salvini dovrà impegnarsi anche nella lotta al Caporalato, che oggi vessa tanti stranieri immigrati, consentendogli una opportunità unica per smentire l’immagine di razzista xenofobo che media e sinistra gli hanno appiccicato addosso.

Riuscirà Matteo Salvini ad accettare le opportunità (non gradite) che gli offre il Destino oppure resterà la spina nel fianco dei governi di cui fa parte la Lega?

A.G.

La Protezione Civile ritorna agli Interni

27 Nov

“Il presidente del Consiglio Mario Monti “lasci la Protezione civile dov’e’, e’ un modello, con buona pace dei denigratori che non sopportano realta’ indipendenti e abituate a parlare chiaro e metterci la faccia, che stanno copiando ovunque nel mondo!”. (Guido Bertolaso, ex capo del Dipartimento della Protezione civile, coinvolto in diversi scandali di corruzione)

Un “modello”, su questo siamo d’accordo tutti, che è costato ben 160.070,00 euro, nel 2009, solo per quanto riguarda la Comunità Montana del Casentino, che ha pubblicato il budget on line (link).
Figuriamoci il resto …

La Protezione Civile gestisce un’enorme quantità di soldi e di piccoli appalti.

Ben venga dunque “la restaurazione del sistema di Protezione civile nell’ambito del Viminale”, come lamenta Bertolaso, e che siano Carabinieri, Vigili del Fuoco e Genio Civile (regionale) ad occuparsi di ciò che gli compete per la sicurezza di tutti.

originale postato su demata