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Bomba a Brindisi: dopo il primo arresto, ancora molte ombre

7 Giu

Sarebbe un anziano benzinaio il bombarolo dell’Istituto Morvillo Falcone di Brindisi ed avrebbe agito da solo, ‘creando’ un congegno esplosivo piuttosto sofisticato per colpire il Tribunale, ma, stranamente, posizionandolo con molta precisione davanti alla scuola …

Giovanni Vantaggiato, 68 anni da Copertino in provincia di Lecce, avrebbe anche confessato: «Sì, quella bomba l’ho fatta io da solo. L’ho pensata e l’ho costruita».

A parte la confessione, durante la quale l’uomo avrebbe alternato momenti di lucidità a stati confusionali, di prove non ce ne sono ancora ad eccezione della presenza della sua autovettura nella zona dell’attentato.

Lo stesso procuratore Cataldo Motta ha tenuto a precisare che “il fermato è uno solo, ha ammesso la propria partecipazione, ma le confessioni non sono convincenti”, “non sa dire” perchè lo ha fatto, “non possiamo dire” che sia l’uomo del video, “è ancora al vaglio degli inquirenti” se è stato lui a costruire l’ordigno”.

 

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Tienanmen, un anniversario proibito (video rari)

4 Giu

Liberamente tradotto e adattato da ‘Rue89 Le Nouvel Observateur‘,

Come da ventitré anni, il 4 giugno è il giorno più teso dell’anno in Cina popolare: ricorre l’anniversario tabù della sanguinosa repressione di Piazza Tiananmen, nell cuore di Pechino, la frantumazione della “Primavera”, il movimento democratico cinese in quell’anno cruciale, il 1989.

Il blogger cinese ‘Zola’, ben noto in Cina per il suo “citizen journalism” e per i suoi guai con la polizia, ha pubblicato sul mirror estero) e sul suo account Twitter (inaccessibile in Cina) tre foto vietate.

Ingiallite come se avessero un secolo.

Queste foto hanno un valore inestimabile per coloro che sono stati educati omettendo quei pochi giorni fatidici del 1989, che ancora pesano fortemente nella memoria collettiva cinese.

Ventitré anni dopo, resta il tabù, ma i difensori della memoria di Tiananmen hanno imparato a giocare con la censura del “Grande FireWall”, la muraglia cinese della censura digitale.

Questo raro video, ad esempio, documenta i fatti di quei giorni.

Inutile dire che, i giovani cinesi non hanno mai visto queste immagini e qualsiasi riferimento al massacro del 1989 è stato vietato su internet come nel mondo reale.”

Aggiungere che è anche inutile chiedersi perchè, a parte la BBC, le televisioni europee poco e nulla ricordino con eloquenti immagini e testimonianze il massacro di Tienanmen, che, ricordiamolo, fu un crimine contro l’umanità e non fu mai perseguito.

Come vale la pena di ricordare che Li Peng, il ‘macellaio’ di Tienanmen di ieri, è il premier cinese di oggi, che, dopo la recente visita in Cina Popolare di Mario Monti, incoraggerà gli investimenti cinesi sia pubblici sia privati in Italia.

Liberamente tradotto e adattato da Madeline Earp- Senior researcher for CPJ’s Asia Program

Una Cina Popolare dove, con il cambio di leadership atteso alla fine di quest’anno, la pressione sui critici del regime potrà solo aumentare. Tra i tantissimi casi di violazione dei diritti civili, ricordiamo Chen Guangcheng per 19 mesi agli arresti domiciliari o il documentarista Ai Weiwei, tenuto in isolamento per 80 giorni lo scorso anno.

La loro colpa? Aver denunciato in rete le vittime degli aborti forzati, i bambini uccisi dal crollo delle scuole, costruite con materiali scadenti, durante il terremoto del 2008 nel Sichuan, i metodi inquisitori della polizia e cosa accade se si tenta di esprimere una opinione.

Infatti, lo Stato cinese ritiene che questi individui rappresentino una minaccia alla “stabilità”, come lo scrittore Yu Jie esilio delinea in un articolo sul Washington Post di questa settimana. In realtà, ciò che minacciano è la censura e la persuasione occulta che il Dipartimento per la Propaganda ha usato per nascondere i tanti fallimenti ed orrori del Partito Comunista Cinese, come Tiananmen.

Per difendere questo sistema, la Cina si è dimostrata pronta a tutto. Dai benefit e privilegi dei militari e delle forze dell’ordine, al controllo (ben retribuito) che vicini di casa e colleghi devono eseguire su persone attenzionate dal ‘sistema’.

Intanto, l’economia cinese rallenta sempre di più ed il debito pubblico locale è corre verso il miliardo e mezzo di Euro, secondo la Reuters. Se la flessione continua, le difficoltà finanziarie alimenteranno malcontento e disordini.

Il silenzio non equivale alla stabilità.

Una Cina Popolare, silente ma forse instabile, dove i ‘soliti furbi nostrani’, ammantati di pragmatico giansenismo e di malcelata e fallace avidità, stanno trasferendo brevetti, risorse e knowhow …

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Brindisi under mafia attack? A propane bomb kills teenagers.

19 Mag

At around 7:50 today, a bomb – consisting of three gas cylinders and placed on a wall behind a billboard – exploded on front of a school in Brindisi, Puglia.
The students, assembrate there, waiting for the bell of entry have been invested by the explosion and the “fireball” that propane generates. The bomber was in sight and “chose” his victims.

An attack on women, since the school is one of few entitled to a woman and students are mostly girls.

by Google Street – The site before explosion

A student, Melissa Holland, aged 16, died shortly after in the hospital Terrino of Brindisi. Another, Veronica Capodieci is between life and death, mangled by the explosion.
Of the others injured, many are in shock and two had only minor injuries, but the other four have suffered burns to 40% of the body and two have serious leg injuries.

The attack is linked to local narcos, Sacra Corona Unita, by the fire-raising technique, similar to other recent events that took place in Brindisi County, in Mesagne in particular, the same town form where the teenagers came, as the explosion and burning of cars of the anti-racketeering association president, Fabio Marini, and entrepreneur, Luigi Devicienti.
Worth adding that in Brindisi has just been elected as Mayor journalist Consales Mimmo, supported by the leftcenter parties and the centrist UDC, who headed the drafting of Telenorba TV and was correspondent in Brindisi for news agency Ansa.
His statements, about the attack mob, are so “well informed on facts”. The location of the institution near the Court of Brindisi, his dedication to Giovanni Falcone’ wife, Franca Morvillo, a judge died 20 years ago under a mafia bombing, the arrival in town of the Caravan Antimafia in the twentieth anniversary of those massacres suggest the worst.

As a crude bomb – of the same kind used in other attacks on U.S. colleges, which “instructions” are easily found online – leaves open the possibility, at moment, of an heinous act, at least until the investigators will not have a clear track to follow.


by BrindisiReport source video on YouTube

A “quantum leap” that would see, according to the statements of politicians Brindisi, the clan of Mesagne as the author of the attack, that might be just the first act of a “narco-insurgency” – certainly less than Mexican – but in analogy with the mass murdering strategy done by Toto Riina, twenty years ago.

A concern which is reflected by the statements of everyone – experts, politicians, prosecutors  – that the Mafia might be “on the ropes”, not having too much to lose.
Certainly, in fact, Crisis has also affected those who had to speculate and especially who needs to “wash” money. Moreover, after the rules on tracking bank and those in progress against corruption, for the new fiscal rules, control of party funding.

A bad situation even more accentuated by the inconsistency of the parties and the difficulty to foresee “interlocutors” future, the strong position of the Pope Benedict XVI against mafias and corruption, claimed during the Vespers, and the high likelihood that Europe gradually goes to legalize and to tax drugs.


by BrindisiReport source video on YouTube

Italy needs an acceleration in reaffirming the existence and the presence of the state – and the sense of belonging and social acceptance – which does not become less urgent if the cowardly attack was “an anomaly”, as the Minister of inner affairs says, ie if it had been implemented by some scoundrels.
A ‘difficulty’ that this Italian government has – as usual –  to provide governance reforms (provinces erasing, new election law, sale of federal government properties, limits and controls on party funding, transfer of resources and utilities from State to Regions).

As Italy has to run on this way, the European Union has not to stay.

The time of financial speculations – during  two decades following the fall of the Soviet Union and Iraq Wars – is over. The Mexican Narco War is an obvious consequence, as the massacre of Utoya.
The demands of the younger generations are probably the solution, if they request a change in education and politics – addressed to the politicians who “will change the world” as  Beat Generation –  as they request to tax the stock market and the drugs dealing.

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Attentato a Brindisi, un primo quadro d’insieme (con video)

19 Mag

Intorno alle 7.50 di oggi, è esploso a Brindisi un ordigno composto da tre bombole di gas, collocate su un muretto dietro un cartellone pubblicitario, davanti un istituto scolastico.
Le studentesse, assembrate lì, in attesa della campanella d’entrata sono state investite dall’esplosione e dalla “palla di fuoco” che il propano genera. L’attentatore era a vista e “scelto” le vittime.

Un attentato contro le donne, visto che la scuola è una delle poche intitolate ad una donna e gli iscritti sono in prevalenza ragazze.


fonte Google Street – il luogo dell’attentato

Una studentessa, Melissa Bassi, di 16 anni, è morta poco dopo all’ospedale Terrino di Brindisi. Un’altra, Veronica Capodieci, è tra la vita e la morte, dilaniata dall’esplosione.
Degli altri feriti, molti sono sotto shock e due hanno subito solo ferite lievi, ma gli altri quattro avrebbero riportato ustioni al 40% del corpo e due anche gravi lesioni agli arti.

L’attentato si ricollega, per la tecnica incendiaria, ad altri fatti recenti avvenuti nel Brindisino, a Mesagne in particolare, come l’esplosione e l’incendio delle autovetture del presidente della associazione antiracket, Fabio Marini, e dell’imprenditore Luigi Devicienti, più volte finito nel mirino della Sacra Corona Unita.
Utile aggiungere che a Brindisi è stato appena eletto come Sindaco, al primo turno, il giornalista Mimmo Consales, un personaggio “impegnato”, sostenuto dal centrosinistra e dai centristi dell’Udc, che dirigeva la redazione di Telenorba ed era corrispondente da Brindisi dell’agenzia Ansa.
Le sue affermazioni, riguardo l’attentato mafioso, sono dunque “ben informate dei fatti”. La collocazione dell’istituto di fronte il Tribunale di Brindisi, la sua intitolazione a Franca Morvillo, magistrato e moglie di Giovanni Falcone morta anche lei nella strage di Capaci, l’arrivo in città della Carovana Antimafia nel ventennale delle stragi inducono a pensare al peggio.

Trattandosi di un ordigno rudimentale dello stesso genere di altri utilizzati in attacchi a college statunitensi, di cui sono facilmente rintracciabili on line le “istruzioni”, resta aperta ancora l’ipotesi dell’atto di qualche scellerato, almeno finchè gli inquirenti non avranno una pista precisa da seguire.

Quel che è certo è che trattasi di “terror”, un’espressione statunitense che si traduce con “terrorismo”, ma senza introdurre alcuna connotazione politica od ideologica. Azioni destinate a sussitere “panico” e rivolte contro gruppi indistinti di persone.
Gravissimo che questo atto scellerato si sia rivolto contro una scuola ed eccezionalmente grave se dovesse confermarsi l’origine narcomafiosa.


fonte video di BrindisiReport su YouTube

Un “salto di qualità” che vedrebbe, secondo le dichiarazioni dei politici brindisini, la cosca di Mesagne come autrice dell’attentato, ma che potrebbe essere solo il primo atto di una “narco-insorgenza”, in tono certamente minore rispetto al Messico, che ha un territorio enorme, ma in analogia con la strategia stragista di Totò Riina.

Una preoccupazione che traspare dalle dichiarazioni di tutti – esperti, politici, inquirenti che siano – quella che la Mafia potrebbe essere “alle corde”, ovvero non aver troppo da perdere.
Certamente, infatti, la Crisi ha colpito anche chi aveva da speculare ma soprattutto per “lavare” il proprio denaro. Inoltre, dopo le norme sul tracciamento bancario e quelle in fieri contro la corruzione, per nuove norme di bilancio, di controllo del finanziamento dei partiti.

Una situazione di difficoltà ancor più accentuata dalla pochezza dei partiti e dalla difficoltà di intravedere “interlocutori” futuri, dalla presa di posizione del Papa e del Vaticano in occasione dei Vespri contro mafie e corruzione e dalla forte probabilità che l’Europa, gradualmente, decida di legalizzare e fiscalizzare le sostanze stupefacenti.


fonte video di BrindisiReport su YouTube

Una difficoltà del crimine organizzato che, a prescindere o meno dall’attentato di Brindisi e dai suoi autori, impone una maggiore celerità nelle riforme della governance (provincie, legge elettorale, demanio federale, finanziamento dei partiti, trasferimenti Stato-Regioni) e l’avvicendamento della classe politica della Seconda Repubblica.

Una celerità nel riaffermare l’esistenza e la presenza dello Stato – e del senso di  appartenenza comune e di condivisione sociale – che si renderebbe altrettanto urgente, se il vigliacco attentato fosse “un fatto anomalo”, ovvero se fosse stato attuato da qualche scellerato.

Intanto, con Mario Monti in USA, la notizia rimbalza sulle news mondiali ed anche questo è un fatto che non dipinge bene il nostro Paese.

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Prodigy – World’s On Fire

20 Mag

E’ uscito oggi, con diversi giorni di anticipo sulla data preannunciata, World’s On Fire, il DVD  live dei Prodigy. (link IBS)

Un film che conferma definitivamente The Prodigy nell’olimpo delle pop-rock band di tutti i tempi. Un evento musicale che, si dice, tocca una nuova frontiera della qualità del suono “dal vivo”. A vedere il trailer, sembrerebbe di si.