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Il vero conflitto di interessi del PD e … l’olio extravergine

21 Dic

La ‘legge finanziaria’ è fatta ed ancora una volta l’onere ricade quasi interamente sui residenti e sui piccoli imprenditori delle aree urbane, visto che l’agricoltura e la grande distribuzione sono talmente sussidiate da non render nulla dal punto di vista fiscale, mentre eludono lo scopo primario di dar lavoro agli italiani e preferendo lavoranti stranieri e non di rado irregolari.
Agricoltura e distribuzione che – come abbiamo scoperto di recente in Toscana e non solo – arricchiscono le banche  di tanta provincia benestante, la quale ama collocare in città i propri pargoli proiettati verso posizioni apicali della politica o della cultua o di qualche amministrazione.

Questo è  il vero conflitto di interessi che attanaglia l’attuale governo e le forze (o meglio i territori e le famiglie) che lo sostengono.

Potremmo parlare del ruolo dell’ex Coop Poletti al ministero del Lavoro o della sudditanza alla CGIL riguardo le pensioni d’oro, ma la migliore riprova degli interessi settoriali intrinsechi al Partito Democratico che confliggono con quello generale è proprio nel prodotto ‘appenninico’ più pregiato e sussidiato che abbiamo: l’olio.

E’ a dir poco strano che il nostro parlamento stia per emanare un provvedimento che rende irrisorie le pene e le sanzioni pecuniarie per le contraffazioni alimentari  proprio mentre le provincie di Firenze, Genova, Spoleto e Velletri sono sotto i riflettori dei NAS e dell’Antitrust a seguito dello scandalo dell’olio ‘non extravergine’ dei marchi Carapelli, Bertolli, Sasso, Coricelli, Santa Sabina, Prima Donna e Antica Badia, con il conivolgimento di noti marchi della ‘grande disribuzione’.
Una questione a dir poco allarmante se i dati confermano che l’Italia importa tanto quanto olio esporta ma ‘consumerebbe’ solo olio italiano ed extravergine, mentre solo lo scorso anno abbiamo perso almeno 50mila tonnellate a causa di un batterio – secondo l’UE – che secondo la Puglia non c’è …

Ci sarebbe da proteggere produttori e consumatori.
Ancora peggio se dovesse venirci il dubbio che tanti ‘risparmiatori’ di provincia preferiscono affidare i propri soldi ad una speculazione finanziaria piuttosto che reinvestirli in loco e, magari, dando lavoro ad altri italiani.
Oppure potremmo immaginare che non introduciamo norme più severe in materia di espulsione o di identificazione di stranieri … perchè poi servono nelle campagne, nelle fabbrichette e nei magazzini.
Ancora di più se qualcosa di più equo sulle pensioni e sul reddito di cittadinanza non dovesse mai arrivare … tenuto conto – come fecero Monti e Fornero – che gli elettori tra i 52 e i 62 anni ed i loro figli tra i 15 ed i 25 anni sono forse 15 milioni, mentre gli attuali pensionati e i loro figli tra i 35 e i 45 anni sono ben oltre 25 milioni … mentre dell’iter giudiziario per le irregolarità finanziarie nella gestione Inps sotto Mastrapasqua non se ne sa più nulla.

Dubbi che lo scandalo Etruria come le vicende del babbo di Matteo Renzi e del ‘cerchio magico renziano’ oppure l’inerzia sulle proposte di Boeri o Damiano non possono che alimentare. Sempre sperando che i suoi battibecchi sterili con la Merkel non servano soltanto a cambiare qualche quota agroalimentare o commerciale o qualche sconto bancario …

Intanto, il conflitto d’interessi dell’agroalimentare, delle Coop o delle Onlus, come quello dato dal peso di tanti ‘percettori di una pensione od un vitalizio’ nei partiti, nei sindacati ed in alcune alte istituzioni od amministrazioni proseguono, mentre continua la mattanza sociale dei più deboli e il degrado della qualità di vita delle città, che i nostri Bertoldi vedono solo come conglomerati di consumatori e come ribalta del proprio successo.

Demata

Sisma Nepal e … se accadesse a Roma?

27 Apr

A Roma dormiamo sonni tranquilli? Si, più o meno gli stessi di quelli coloro che abitano a 70 km dall’epicentro del sisma in Nepal.

C’è, a dire il vero, la ‘molto rassicurante’ classificazione di Roma in zone sismiche che racconta come nelle aree territoriali dei Municipi:

  • V, VI, VII, VIII, IX, X, XI e XII – Zona 2B – possono verificarsi terremoti abbastanza forti
  • I, II, III, IV, XIII, XV, XVI, XVII, XVIII, XIX e XX – Zona 3A – può essere soggetta a scuotimenti modesti.

I primi dubbi li lanciava l’autorevole il Time – nel giugno 2012 – con un approfondimanto firmato da Stephan Faris: “Can an Earthquake Bring About the Fall of Rome“?

Infatti, a meno di 100 km da Roma c’è  l’Abruzzo, che negli ultimi 7 secoli è stato colpito da almeno 11 terremoti di intensità superiore al IX grado (Scala Mercalli-Cancani-Sieberg).
Inoltre, lo stesso Lazio è stato interessato da forti terremoti, nella parte estrema meridionale  (1349 X e 1654 X) e in quella nord-orientale (1298 X, 1639 X e 1695 IX), più quelli avvenuti in Abruzzo (1461 X, 1703 X) e Umbria (1703 XI)
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“La sismicità capitolina, pur se limitata e caratterizzata da intensità massime intorno al VI-VII grado della scala MCS, ha infatti da sempre rappresentato un serio pericolo per l’integrità dei monumenti millenari, spesso  trascurati e lasciati senza manutenzione. Ancor più gravi sono i rischi legati alle scosse “risentite”, con epicentri localizzati nei Colli Albani, nel Mar Tirreno e perfino nell’Appennino Centrale che, nonostante disti circa tra i 60 ed i 120 km da Roma, rappresenta la sorgente sismogenetica principale capace di provocare danni anche sensibili nella capitale.” (28 aprile 2014 10:59 – Redazione MeteoWeb)

“Il problema è acuito da due fattori fondamentali, uno geologico ed uno ingegneristico. La maggior parte di Roma è costruita su depositi alluvionali olocenici del Tevere e dei suoi affluenti. La valle del Tevere è larga oltre due km, ma esistono altre zone edificate su materiali soffici, non consolidati e dalle scadenti proprietà geomeccaniche (Valle della Caffarella al terminal “Ostiense”, Grotta Perfetta, Viale Giustiniano, Valle di Vallerano, ecc.). In condizioni particolari questo tipo di terreni, soprattutto le sabbie, può essere soggetto ad amplificazione dell’onda sismica (liquefazione, densificazione, ecc.) e quindi aumentare a dismisura la potenza distruttrice del terremoto. Nell’area che va da Ponte Milvio alla Magliana è stato calcolato che gli effetti delle scosse possono amplificarsi anche fino a due volte e mezzo rispetto alle altre zone capitoline. ” (Prof. Enzo Mantovani (docente di Fisica Terrestre presso il Dipartimento di Scienze Fisiche, della Terra e dell’Ambiente – Università di Siena)
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Se il problema ‘geologico’ è grave, quello derivante dall’enorme espansione urbanistica, spesso sregolata, dè ancor peggio.
Secondo un recente studio dell’Anaci (Associazione nazionale amministratori condominiali) a Roma almeno il 35% degli edifici non possiede il certificato di abitabilità.

“Da un secolo, esattamente dal 1915, quando si verificò il terribile terremoto di Avezzano, l’urbanizzazione di Roma è stata abnorme e noi non sappiamo come si potrebbero comportare i “nuovi” edifici in caso di un forte sisma appenninico, con magnitudo ben superiore a 6.0. Non lo sappiamo per il semplice motivo perché ignoriamo le caratteristiche costruttive degli edifici stessi e crediamo di non andare lontani dalla realtà asserendo che probabilmente non vi esistono particolari accorgimenti antisismici.” (Enzo Mantovani – Giampiero Petrucci)

“Il problema vero è che sull’Appennino centrale possono verificarsi terremoti molto più forti, fino a magnitudo 7 com’è accaduto nel 1915 ad Avezzano. In quell’occasione a Roma non ci furono morti, ma molti danni distribuiti su gran parte della città, soprattutto in alcune zone che poi abbiamo individuato come le valli alluvionali“.
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Dopo il terremoto di Messico City, si capì che questi terreni erano in grado di amplificare lo scuotimento del suolo in occasione di terremoti anche lontani. Molte zone di Roma sono costruite sui terreni alluvionali, a partire dalla valle del Tevere che va da Prati a piazza Venezia fino a San Paolo ed è larga oltre 2 chilometri, fino a una serie di valli affluenti da est, non riconoscibili dalla morfologia perchè ormai completamente urbanizzate, come la valle della Caffarella in corrispondenza del terminal “Ostiense”, la valle di Grotta Perfettta e il Viale Giustiniano Imperatore. E poi ancora la Valle di Tre Fonrtna e la Valle di Vallerano. Queste zone sono state intensamente urbanizzate soprattutto negli ultimi 20-30 anni. Non possiamo purtroppo sapere come si comporterebbero tutti gli edifici lì costruiti, perchè non conosciamo le caratteristiche costruttive degli stessi edifici.
Sostanzialmente il rischio sismico, a Roma come in tutt’Italia, dipende dal fatto che non siamo in grado di fare la stima della vulnerabilità degli edifici, anche se sappiamo quali aree possono amplificare lo scuotimento. Noi possiamo fare una mappatura dei terreni che possono amplificare lo scuotimento, ma manca la parte ingegneristica e strutturistica che è quella più importante, i morti sono sempre causati dalle modalità costruttive degli edifici.” (Fabrizio Marra, geologo e ricercatore dell’Ingv)

“Il principale rischio sismico viene dall’Appennino: quando forti terremoti, di magnitudo 7, colpiscono l’area al confine tra Lazio e Abruzzo, anche Roma ne risente gravemente. Nel 1915 per fortuna non è successo nulla di gravissimo, ma Roma non era com’è oggi. Oggi è molto più amplificata proprio su quei terreni alluvionali e non consolidati che amplificano lo scuotimento del suolo. Proprio in quelle zone, il terremoto di L’Aquila è stato sentito in modo più significativo che altrove, ed era un magnitudo 6. Secondo me bisognerebbe valutare proprio questo aspetto sugli edifici, come ho già spiegato, per stare più tranquilli. Pensate che sul Viale Giustiniano Imperatore qualche anno fa alcuni edifici costruiti male, con fondazioni inadeguate per quei terreni inconsolidati perchè alluvoinali, si sono addirittura inclinati e alcune persone sono state evacuate dalla loro abitazione …”

Il terremoto della Marsica del 1915 come quello dell’Irpinia del 1980 confermano che l’Appennino Centrale può scatenare sismi nell’ordine del VII grado (MW) con danni anche molto gravi anche a distanze superiori ai 50 chilometri, se parliamo di terreni allluvionalli e di edifici costruiti male.

Anche il terremoto di Haiti del 2010 era del VII grado … il numero di vittime è stimato in 222.517 morti. L’entità dei danni materiali provocati dal sisma è ancora sconosciuta. Secondo la Croce Rossa Internazionale e l’ONU, il terremoto avrebbe coinvolto più di 3 milioni di persone.

Demata (blogger since 2007)

Politici e dissesti, arriva la legge

5 Ott

La bozza di decreto legge allo studio del Consiglio dei ministri sui costi della politica prevede che sindaci e presidenti di provincia che hanno dissestato finanziariamente le proprie comunità «non sono candidabili per 10 anni» nelle Giunte e nei consigli, oltre che nel Parlamento.

Finalmente.

Inoltre, la Corte dei conti effettuerà il «controllo preventivo di legittimità» sulle spese delle Regioni, compreso «il piano sanitario regionale ed il piano di riparto delle risorse destinate al finanziamento del Servizio sanitario regionale».
Il ‘braccio’ dei magistrati contabili sarà la Guardia di Finanza.

Tutto bene? Mica tanto: saranno ‘interdetti’ solo coloero che “la Corte dei conti ha riconosciuto, anche in primo grado, responsabili di aver contribuito con condotte, dolose o gravemente colpose, sia omissive che commissive”.

Senza sentenza di danno all’erario, la si fa franca. Un reato che la Corte dei Conti ha ritenuto inteso come lesione dell’interesse generale alla salvaguardia, all’incremento e al progresso dell’economia nazionale, oppure il danno all’immagine della pubblica amministrazione.

Per capire di cosa si tratta, bastano pochi esempi.

Ad esempio, se i fatti si fossero svolti ieri, Francesco Rutelli non potrebbe candidarsi perchè condannato per aver assunto irritualmente un consulente, che comunque era un noto ed affermato professionista. Viceversa, nulla di fatto, senza sentenze, per la troppo ottimistica gestione finanziaria di Walter Veltroni come Sindaco di Roma, per la quale il successore sollevò grande scandalo e il Governo Berlusconi erogò diversi miliardi di euro. Quanto a Gianni Alemanno, tutto tranquillo nonostante Parentopoli e gli scandali del Consiglio Comunale.

Questo solo a parlar di Roma, figurarsi il resto.
L’unico aspetto positivo della norma che il Governo si appresta a varare è che, forse, si fermerà l’enorme speculazione sull’immondizia campana, che arricchisce le ex-municipalizzate di Imola e Bologna. Infatti, gli amministratori locali saranno responsabili per le ‘loro’ ex-municipalizzate e queste saranno ipercontrollate.

Non è una sentenza della Corte dei Conti che può dirci chi è un buon amministratore: la magistratura si occupa solo dei ‘peggiori’. E di quelli che hanno ceduto palazzi storici alle banche in cambio di faraonici restauri o coloro che hanno fatto assumere amici e parenti rimanendo nell’ombra?
Oppure coloro che si sono trovati con stipendi o rimborsi d’oro in enti che nulla servivano e poco facevano? E quanti, in nome del popolo o di un campanile, si sono lanciati in imprese sprecone e fantasiose?

Non sono le sentenze a dirci chi è stato un buon amministratore, possono dirci solo chi ha sbagliato o chi è incappato nelle maglie della giustizia.
Per avere il meglio, va escluso chi non ha messo in attivo il bilancio.

Ma questo, in Italia, non accadrà mai.

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Non solo Polverini, ecco gli scandali per Regione

20 Set

Finalmente, esplode lo scandalo ‘Roma’ con il coinvolgimento del PdL laziale, festini e spese pazze, la Polverini che batte il pugno.
Sì, ‘scandalo Roma’ perchè, come dimostratosi in Comune, prima, ed in Regione, poi, nella Capitale alcuni proprio non riescono a capire che ‘proprio non si può più perchè non se ne può più”.

Purtroppo, seppur la Città Eterna arrivi in forte ritardo nel sollevar scandali e ribaltare Caste, ammesso che poi lo faccia davvero, quello che leggiamo della Giunta Regionale laziale trova ampie analogie con scandali e vergogne ben più dolorosi e pruriginosi, avvenuti in altre regioni.

Anzi, a dirla tutta, la situazione è desolante.
Di seguito, trovate raccolti alla buona (ma raccolti) quanto i nostri media avrebbero dovuto raccontarci dei nostri politici non con strilli occasionali e fine a se stessi, ma con una semplice lista quando si tratta informare i cittadini che vanno alle urne.
Dati ‘raccolti alla buona’, certamente incompleti, perchè basta scrivere su Google ‘scandalo’ + ‘regione’ per rinvenire un’ordàlia di fattacci e miserie umane.

Visto cosa è elencato in calce, è un mistero sapere cosa aspetti il contesto internazionale a dichiararci ufficialmente una cleptocrazia, ma potrebbero anche averlo già fatto senza informarci.

Regione

Presidente

Coaliz.

Scandali correlati alla persona o alla Regione

Frasi celebri

Abruzzo

Gianni Chiodi

Centro Destra

Lavori dopo-sisma all’Aquila

A due anni dal terremoto di L’Aquila: “abbiamo nominato il soggetto attuatore che dovrà occuparsi della rimozione delle macerie.”
“I soldi pubblici previsti dal Governo sono stati giudicati, da imprese e Ance, adeguati e remunerativi a garantire la ricostruzione dell’Aquila e degli altri Comuni.”

Basilicata

Vito De Filippo

Centro Sinistra

Asl lucane, Banca popolare del Materano, Megavillaggi turistici,

“Consapevole come siamo”. “Se noi spingiamo su questo fronte si riduce uno dei frastuoni più grandi … quello di parlare a vanvera”.  “Marcionne ha dovuto in una meccanica durissima inventarsi qualche cosa per tare nella piazza globale”.

Calabria

Giuseppe Scopelliti

Centro Destra

Sanità e ASL, Dissesto finanziario della Regione, Indagini Direzione Antimafia, eccetera

Dopo il pessimo risultato dei test ambientali della Goletta Verde in Calabria: “L’attuale amministrazione regionale sta sostenendo sforzi enormi per garantire un mare balneabile e spiagge pulite, al fine di preservare la salute dei cittadini calabresi e dei turisti”.

Campania

Stefano Caldoro

Centro Destra

Nulla di rilevante. Ha ereditato la malagestione bassoliniana della Sanità campana e della Gestione Rifiuti

A proposito del finto scandalo dell’invasione di scarafaggi a Napoli, sollevato dai media nazionali: “Io sto ancora cercando le blatte”.

Emilia-Romagna

Vasco Errani

Centro Sinistra

Finanziamenti illeciti a cooperative, rinvio a giudizio per falso ideologico

Un anno prima del terremoto in Emilia: “per quanto riguarda ambiente e cultura metteremo in campo dieci virgola tre milioni di euro di fondi del tesoretto a favore delle aree montane e per i territori che presentano eccellenze e specificità da consolidare, attivando investimenti complessivi per circa diciassette virgola cinque milioni di euro.”
“Vorremmo provvedere alle infrastrutture per la mobilità turistica, completando la rete dei percorsi ciclabili provinciali”.

Friuli-Venezia Giulia

Renzo Tondo

Centro Destra

Nulla di rilevante.  Per i viaggi usa anche alberghi a 2-3 stelle.

Riguardo allo scandalo del PdL Lazio (tra cui festini organizzati con i fondi pubblici), “credo
che ci sia stato un processo di demonizzazione che giudico
eccessivo.”

Lazio

Renata Polverini

Centro Destra

Sanità romana, Fondi PdL, Parentopoli,

“I raccomandati esistono da sempre”. “Aò, e che cazzo”. “O m’ascoltate o fate come cazzo ve pare”. “Me faccio mette paura da una ceca come te”.

Liguria

Claudio Burlando

Centro Sinistra

Nel 2007 ha percorso diversi chiloetri della A10 in contromano senza che gli sia stato rilevato lo stato tossicologico nè elevata multa. Primari con la tessera, Sanità genovese, commesse “spezzettate” per evitare la gara, aree Piaggio, vacanze d’oro, eccetera.

“In nessun caso è consentito farsi giustizia da soli”.
Sul Pronto soccorso di Albenga: “Non è essenziale, di notte può essere chiuso”.
Agli operai ILVA inferociti: “Faremo il possibile”.

 

 

Lombardia

Roberto Formigoni

Centro Destra

Non ammissibilità della lista di Formigoni per firme non autentiche, discarica di Cerro Maggiore, costruzione del Palazzo Lombardia, dati sulla concentrazione delle polveri sottili, inchiesta P3, Sanità lombarda, San Raffaele, vacanze d’oro, eccetera.

“L’inquinamento atmosferico  non è causa diretta di alcuna malattia”.
“Non è reato ricevere un dono”.
“Saremo migliori pur avendo la corruzione”.
“Anche il Papa prega per me.”

Marche

Gian Mario Spacca

Centro Sinistra

Nulla di rilevante.

Riguardo l’espansione dei centri commerciali: “Continuare con forza a contrastare i fenomeni di desertificazione dei paesi e delle città per rivitalizzare il territorio attraverso la riqualificazione dei centri urbani e il rafforzamento delle imprese locali. Per un commercio più vitale e protagonista”.

Molise

Angelo Michele Iorio

Centro Destra

Annullamento delle elezioni regionali del 2011, vicenda Bain & Co, Parentopoli nella Sanità, indagato per concussione, indagato nell’ambito dello smaltimento rifiuti, condannato per abuso d’ufficio, indagato per indebita percezione di erogazioni in danno dello Stato, concorso formale per reato reiterato in relazione al terremoto del 31 ottobre 2002

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“E’ più che mai necessario avviare la fase dello sviluppo attraverso la partenza di lavori che interessino e impegnino direttamente le imprese, le loro maestranze e tutto l’indotto ad esse legato.”
“Non sono un urlatore né un grande comunicatore. Ho invece una buona comunicazione interpersonale”.

Piemonte

Roberto Cota

Centro Destra

Falsificazione delle firme della lista “Pensionati per Cota” risultata determinante, sanità piemontese, vicenda assalto campo Rom di Torino

“La Lega non è razzista.”
“Carroccio razzista? Noi aiutiamo l’integrazione”.
“No ai rifiuti di Napoli”.
“E’ difficile fare la raccolta differenziata”.

Puglia

Nichi Vendola

Centro Sinistra

Indagato per la Sanitopoli pugliese (diversi filoni d’indagine)

“Personalmente penso che la categoria del comunismo abbia oggi un potenziale largamente inesplorato.”

“Luca Zaia, un padano svagato e incosciente, che non capisce i disagi del mondo agricolo.”
“La Gelmini usa un punteggio particolare: premiare quelli che stanno meglio.”

Sardegna

Ugo Cappellacci

Centro Destra

Caso Cisi-Fideuram, Appalti dell’energia eolica, Crac di Carloforte, indennità consiglieri regionali, rinviato a giudizio per bancarotta, indagato per corruzione e violazione del segreto d’ufficio, rinviato a giudizio per abuso d’ufficio

“Sono sereno, ho fatto l’interesse della Sardegna”.
“Ho la consapevolezza del vero grande limite della Sardegna: noi sardi.”
Interpellato riguardo le aspre proteste dei minatori sardi: “la Regione intende fare un’azione di accompagnamento della realtà esistente verso il futuro”.

“Creare uno scenario che sia perfettamente coerente con il futuro”.

Sicilia

Raffaele Lombardo

Centro Destra

Default Sicilia, nomina di un detenuto a presidente del collegio dei Sindaci della partecipata ‘Sicilia e servizi’, appalti grandi eventi, pensionati d’oro, assunzioni facili, indagato per concorso esterno in associazione mafiosa e di voto di scambioeccetera

“Dopo le mie dimissioni dalla Regione Sicilia, coltiverò mariuana”.

Toscana

Enrico Rossi

Centro Sinistra

Indagato per il buco di bilancio alla Asl 1 di Massa

“Siena (ndr. 53.893 abitanti) capoluogo naturale dell’area vasta della Toscana del sud”.
“Dico no all’ambientalismo di destra, cioè all’ecologia antimodernista e contraria allo sviluppo di chi è contro la Tav e i termovalorizzatori”.
“Decisivo sostenere i media e la grande impresa”.

 

 

Umbria

Catiuscia Marini

Centro Sinistra

Tangenti Enac, Sanitopoli, ristrutturazioni d’oro, assunzioni facili, vicenda Brega-Confcommercio

“Siamo convinti che la nostra strategia economica legata al turismo rappresenti una classica politica anticiclica.”
”Le Regioni si preparano a difendere con determinazione la sanita’ pubblica”.
“La riqualificazione di immobili pubblicirientra nella politica strategica di edilizia residenziale della Regione Umbria, per la quale abbiamo destinato risorse derivanti dallo sblocco dei Fondi aree sottoutilizzate”.

 

Veneto

Luca Zaia

Centro Destra

Multato per eccesso di velocità mentre percorre a 193 km orari l’Autostrada A27, vicenda della Legge edilizia regionale, vicenda Brunello di Montalcino falsi, vicenda dell’agenzia nazionale per la sicurezza alimentare, vicenda della precedenza assoluta di accesso per i veneti ad asili e servizi per la prima infanzia, buoni scuola e case popolari, vicenda Gaxetaveneta – escort G8.

 

“Siamo stanchi di sentire in tv parlare in napoletano e romano”.

“Siamo stufi di sentir dire che c’è bisogno degli extracomunitari”.

“Fatta salva la stabilità dei conti pubblici, per il resto diciamo a tutti arrangiatevi”.

“Noi non siamo napoletani”.

 

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Roma declassata da S&P’s

31 Gen

Standard & Poor’s non ha declassato solo l’Italia, come aveva già fatto per gli USA, ma anche diverse regioni e comuni italiani che operano sui mercati finanziari.

Forse, l’agenzia di rating ha le sue finalità “politiche”, ma, anche se fosse, è piuttosto improbabile che queste “interferenze” arrivino a manipolare il rating di realtà locali, relativamente esigue e certamente particolari, rispetto ai grandi flussi dell’economia mondiale.

Tra le regioni declassate da S&P’s, troviamo Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Liguria, Marche, Umbria accomunate con Campania e Sicilia.

Se il declassamento venisse confermato da studi di settore, dovremmo preder atto sia dei pregiudizi, comunemente avversi al Sud, sia dei luoghi comuni imperanti, sulla buona gestione dei settentrionali e/o delle sinistre.

Interrogativi che diventano impellenti sa, leggendo la lista ci troviamo i comuni di Genova, Firenze, Roma e Bologna, oltre alla provincia di Roma.
Stiamo parlando del “core”, del “nocciolo duro” delle gestioni “rosse”, visto che il deficit romano è stato già ascritto, dalla contabilità di Stato e dalla Storia, non a Gianni Alemanno ma a Walter Veltroni e visto che alla Provincia di Roma c’è Zingaretti, astro nascente del Partito Democratico.

Il declassamento pone, inoltre diversi quesiti che richiederebbero un’urgente risposta da parte del governo.
Quanto si sono esposti, nel corso di un decennio, questi enti locali in investimenti e fondi mobiliari? E quanto continuano a detenere come quote “passive” nelle ex-municipalizzate?

Quanta esposizione finanziaria esiste per sostenere il welfare? E quanta ne verrebbe di ulteriore se gli enti locali quantificassero le manutenzioni di competenza e le ascrivessero pienamente a bilancio?

Quanto l’assenza di interesse verso la cittadinanza “neutra”, che ha sempre caratterizzato il Partito Democratico, contribuisce, in un’epoca di trasformazione della politica, alla “necessità” di spese insostenibili per un’attività “reazionaria”di aggregazione  del consenso fine a se stesse, impropriamente chiamata, di volta in volta, “welfare”, “rappresentanza”, “cultura”, “emergenze”, “comunicazione pubblica”?

Un problema che investe tutti i partiti, ma che evidentemente è maggiormente pressante in alcune realtà …

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