Un operaio specializzato (redditi tra da 15.001 euro a 28.000) oggi si becca trattenute dallo stipendio lordo pari a:
- 9,9% per un sistema sanitario assurdo … fosse solo perchè persino in USA con 200 $ al mese (circa 140 euro) otterrebbe in cambio molto di più che da noi
- una aliquota fiscale del 27%, cioè un quarto del reddito duramente guadagnato 36 ore alla settimana per una vita
- l’addizionale regionale Irperf che in Lombardia è del 1,7%, mentre nel Lazio arriva al 3,3%
- l’Imposta sul Valore Aggiunto al 22% (in Germania è al 19%), che paga su ogni cosa acquisti e che non può mai scaricare, essendo lavoratore dipendente, anche se si tratta dell’autovettura per raggiungere il lavoro o dei vestiti ‘adeguati’ che deve comprare caso mai non gli dessero una divisa
- la Tasi con una aliquota media del 2,46 per mille (e picchi oltre l’1%)
- contributi previdenziali al 33% (23,8% trattenuto all’origine ed il 9,2% detratto dallo stipendio lordo) che sono monopolio dell’Inps senza possbilità di scelta per chi produce il reddito.
In parole povere un operaio che percepisce 15.001 euro annui di reddito in realtà ne produce oltre 18.000 (23,8% versato direttamente all’Inps dal datore di lavoro). Dopo di che, versati altri 1.200 euro per la previdenza, vede volar via 1.500 euro annui (più i ticket e i farmaci non mutuati) per la copertura sanitaria, 4.000 euro come ritenute fiscali nazionali e altri 500 per quelle locali. Alla fine gli resta molto meno di diecimila euro per comprare cose i cui prezzi sono maggiorati rispetto all’Ue e, soprattutto, senza possbilità di tante riduzioni /detrazioni per l’IVA come altrove.
In totale, dei 18.000 euro che rappresentano il ‘costo del lavoro’ per le aziende, ai nostri operai da 15.001 euro annui arrivano in tasca 7-8.000 euro, in termini di potere d’acquisto. Molto peggio se c’è anche da pagare un affitto.
Ecco da dove arrivano i salari netti da 8-900 euro mensili … mentre il costo del lavoro ‘all’origine’ è pari a circa 1.500 euro mensili …
Se le tasse locali si pagassero in base al valore catastale e non al reddito, se il sistema assicurativo e quello sanitario fosse liberalizzati, se la smettessimo di sovraccaricare le merci di imposte, accise e tributi , se la smettessimo di spendere il 33% del PIL in pensioni (d’oro), mentre la media UE è sotto il 20% … quanto tornerebbe nella tasca del lavoratore come ricchezza reale?
Immorale ridurre le tasse? Immorale, piuttosto, continuare a pescare nei nostri portafogli in cambio di servizi spreconi e di bassa qualità.
Demata
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