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Guerra a Isis – FAQs

17 Nov

Sospendere Schenghen?
Se sospendono Schengen qui si ritorna TUTTI NOI EUROPEI a viaggiare come 30 anni fa: code interminabili alle dogane, scartoffie illimitate anche per un dottorato, polizia che può espellerti in qualunque momento anche se hai 70 anni e sei in visita dai nipoti … senza parlare del fatto che molti europei del Sud o dell’Est non sono molto distinguibili dai nordafricani e dai mediorientali …

C’è un complotto?
In Europa la guerra è un tabù dal 1944, in USA dai primi Anni ’70 e così fin dai tempi dei Russi in Afganistan molti di noi hanno preferito vedere le bombe sganciate ma non gli acquedotti e gli ospedali da noi creati e difesi. I milioni di profughi disperati ma non gli aguzzini che li mettevano in fuga. I traffici loschi delle nostre compagnie, ma non il denaro straniero che le corrompeva.
Probabilmente una mera questione di share televisivo a cui tutti abbiamo contribuito.

Quanto ad Al Baghdadi ed i suoi rapporti con gli USA … teniamo conto che quando si commette una vera dabbenaggine la tendenza di tutti è quella di dare la colpa a qualcosa o qualcuno?
Come anche potremmo tutti iniziare ad ammettere che da trent’anni e passa gli unici ad averci visto giusto con certi macellai sono stati i Russi.

E l’Europa?
Almeno qui da noi, pochi si sono premurati – da una 30ina d’anni a questa parte – di capire come poteva funzionare.
Ad esempio, come la mettiamo – visto che siamo ‘tutti francesi’ e pure marsigliesi – quì in Italia dove c’è una teocrazia? E chi l’ha detto che i Poveri – senza la Misericordia e senza la Carità – inevitabilmente finiscono ‘vittime /servi del Maligno’, cioè della Jihad (o delle mafie o del degrado)?
Quanto alle ‘regole comuni da rispettare’, siamo tutti d’accordo che basta il pentimento senza le buone azioni per ottenere il perdono?
Sarà difficile essere ‘unione’ se le nostre Accademie non smetteranno di discutere del sesso degli angeli con i turchi alle porte, come accadde a Bizanzio solo cinquecento anni fa.

C’è un Islam ‘mondiale’?
No, non c’è un Islam ‘mondiale’ come non c’è un Cristianesimo ‘mondiale’ o un Buddismo ‘mondiale’. E prendiamo atto che persino il Papa viene seguito alla lettera da forse un centinaio di milioni di persone, forse anche meno … più o meno tanti quanti i sunniti che ascoltano l’Imam di Mubai in India.

Dunque, è difficile parlare – per ora – di uno scontro ‘frontale’ tra religioni … a meno che da un lato non si voglia mettere Yul e Sparta e dall’altro Iside e Babilonia.

Arrivando ai sunniti europei, va rilevato che Francia e Belgio hanno offerto /preteso un’integrazione dei propri migranti molto rigida dal punto di vista culturale quanto disattenta per i diritti civili più elementari che ha notoriamente alimentato il disagio giovanile e l’infiltrazione dei jihadisti ed il reclutamento. Vent’anni fa l’Odio delle Banlieues in fiamme, oggi la Jihad nelle metropoli.
D’altra parte se, in nome della fratellanza e dell’uguaglianza, si tratta da troglodita chiunque non la veda allo stesso modo … non è che moderazione, dialogo ed integrazione ne beneficiano.

Diversa sembra essere la situazione in Gran Bretagna e nel nord dell’Europa, vuoi per la forte presenza di sciti vuoi perchè tanti sunniti non sono di origine araba o nordafricana vuoi anche perchè lì ognuno – nobile o bifolco che sia – ha il diritto – in privato e solo in privato – a campare come gli pare. Similmente dovrebbe esserlo anche l’Europa mediterranea, dove però i flussi migratori sono ormai insostenibili.

La Jihad?
Wahabismo arabo e Salafismo maghrebino sono due culti islamici che si sviluppano fuori dai contesti urbanizzati ‘contro’ la corruzione  e la decadenza dei costumi sopravvenute dopo la Golden Age dei Califfati, ma anche … con l’intento da parte dei ‘moralizzatori’ di razziare e/o impossessarsi dei flussi commerciali.
Da questi due culti nasce la Jihad moderna contro i ‘miscredenti’, a partire dai sunniti locali e finendo agli aborriti Sciti, passando per gli Occidentali e ‘lasciando in pace’ Israele che – dal loro punto di vista – è un ghetto perfetto.

La Scia ‘iraniana’ – viceversa – sorse subito dopo la morte di Maometto e prevedeva una teocrazia semitemporale non molto dissimile da quella cattolica romana con corrispettiva attenzione all’educazione e al sociale. E non è solo ‘iraniana’ se in 50 milioni di indiani sono sciti … come lo sono una parte dei curdi …
La Jihad scita – a differenza di quella ‘moderna’ dei terroristi – è rivolta verso il conflitto israelo-palestinese e verso i Sauditi che ruppero l’unità dell’Islam.

Esiste un mondo arabo ‘moderato’?
Esisteva … quando c’erano i vari Saddam, Assad, Bourghiba, Arafat … ma, oggi, molti sono gli stessi che fanno ottimi affari (per loro) nelle Borse occidentali, mentre qualche loro cugino invece di finanziare una squadra di calcio investe la propria parte di proventi in un miniconflitto locale …
Bene a sapersi che buona parte della Jihad ha poco o nulla a che vedere con gli Arabi: sono maghrebini, postsovietici, pakistani o pashtun, indonesiani, nigeriani, somali, egiziani ed … europei, come i giannizzeri e i ghazi di cui si parla tanto.

Inoltre, ogni credente risponde prima al dio in cui crede e solo dopo al rappresentante della sua fede.

Infine, ricordiamoci che il degrado sociale e il white trash non piace prima a noi, come non ci piacciono due generazioni di morti per droga, alcool e ‘vita al massimo’ oppure ettari ed ettari di discariche fumanti di plastica e tossine. Figuriamoci a loro …

La guerra?
Intervenire da terra significa … la mattanza di civili che ci sarà se attaccheremo Mossul, ovvero se faremo sul serio, e tutto quello che ci sarà dopo, visto che sia la città sia tutto quello che c’è fino ai confini turchi e iraniani è un territorio ricco quanto conteso. E senza Mossul e Kirkuk il Daesh resta semi-intatto.

La reazione che ci ritroveremo con gli attentati nelle nostre città?  … l’Europa è sopravvissuta a fenomeni terroristici ben più ampi e radicati. Il guaio vero sarà quando dovremmo sistemare le Borse ed i capitali arabi che ci girano.

Far la guerra per noi italiani significa anche intervenire in Libia (ai confini della Siria ci siamo già) e nelle retrovie di qualche stato limitrofo quando Isis si ridislocherà … in teoria fino all’Equatore. Meglio dopo il Giubileo, che è aperto anche ai Musulmani ‘in nome del dio unico’ …

Dunque, il vero problema (o la fortuna) è che per fare sul serio … c’è da attendere le elezioni presidenziali in USA e Francia … sempre confidando nel buon senso di tutti … visto che se Obama esita, c’è Hollande che vorrebbe capitanare di fretta e furia una rediviva Crociata proprio dove persino i russi e gli iraniani esitano ad intervenire in forze senza un progetto lungimirante …

Demata

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Iran-Israele, un altro scienziato ucciso

11 Gen

Oggi, un’autombomba è esplosa a Teheran, nei pressi dell’università ‘Allameh Tabatai’, uccidendo lo scienziato nucleare iraniano Mostafa Ahmadi-Roshan, supervisore nell’impianto nucleare per l’arricchimento dell’uranio a Natanz, provincia di Isfahan, nell’Iran centrale.
Ahmadi-Roshan è il quarto scienziato nucleare iraniano assassinato negli ultimi anni, oltre a quelli scampati ad attentati o rimasti solo feriti, come Daryoush Rezaei e la moglie (ferita), Majid Shahriari, Fereydun Abbasi Davani (ferito) ed il fisico nucleare di fama internazionale, Massoud Ali Mohammadi, ai quali si vanno aggiungere i passanti, come i due rimasti feriti di oggi.
Teheran finora ha sempre accusato Israele per questi omicidi.

Nel mese di ottobre scorso il quotidiano di Ankara “Sabah” raccontava che i servizi segreti turchi erano riusciti ad individuare quasi tutti i militari israeliani coinvolti nell’arrembaggio della nave “Mavi Marmara”, che portava viveri a Gaza assediata, ed autori della strage (9 morti) di attivisti turchi a bordo.
Secondo la relazione del Consiglio per i Diritti Umani dell’Onu (UNHRC), rilasciata il 27 settembre 2010, sei di loro sono state vittime di “esecuzioni sommarie”, di cui due, dopo che erano stati feriti gravemente. Per Israele i rapporto ONU sarebbe “di parte”.

Più o meno mentre la relazione dell’UNHCR veniva conclusa, il 20 settembre 2010, sempre nella capitale turca, l’Ankara, un attentatore suicida si faceva esplodere ferendo 10 poliziotti e  12 civili tra cui studenti, che a poca distanza dall’esplosione manifestavano.
Più o meno mentre il dossier dei servizi segreti turchi veniva completato, il 20 ottobre del 2011, un’autobomba esplodeva in un quartiere centrale di Ankara, causando tre morti e 43 feriti, e le prime ipotesi che attribuivano l’attentato ai curdi non trovavano riscontri.

Ovviamente, l’individuazione dei diretti responsabili dell’assalto alla Mavi Marmara comporta la possibilità che gli stessi vengano inclusi individualmente nella lista delle persone che si sono macchiate di crimini di guerra, processabili da un tribunale internazionale.
Inutile aggiungere che due attacchi alla capitale turca sono considerati particolarmente anomali.

Nel 1973, l’Argo16, un aereo Douglas C-47 Dakota dell’Aeronautica Militare italiana, precipitava, a causa di una esplosione a bordo, su a Marghera, causando la morte dei quattro membri dell’equipaggio e sfiorando un disastro ambientale, mentre rientrava da una missione filoaraba.
Il generale Maletti, ex capo del reparto D (controspionaggio) del SID, riporta che l’aereo stava facendo ritorno dopo aver trasportato in Libano e Libia cinque terroristi palestinesi catturati a Fiumicino, mentre preparavano un attentato alle linee aeree israeliane.
Ha inoltre dichiarato di essere stato contattato dall’allora capo del Mossad a Roma, Asa Leven, che intendeva sequestrare i cinque per estradarli a Tel Aviv,  ma “non se ne fece nulla” e “Argo 16 precipitò”. L’intervista fu raccolta per Repubblica da Daniele Mastrogiacomo, il giornalista, anni dopo, sequestrato dai Talebani in Afganistan.

Sempre negli Anni ’70, Israele avviò l’operazione Collera di Dio, voluta da Golda Meir ed organizzata dal Mossad per assassinare larga parte del personale politico di Settembre Nero e dell’OLP nell’arco di un ventennio.
Nel 1946 la Banda Stern, un’organizzazione sionista, effettuò un devastante attentato contro il King David Hotel di Gerusalemme con 91 morti di varie nazionalità e, il 31 ottobre 1946, un nuovo attentato con esplosivi colpì gravemente l’Ambasciata britannica a Roma.

Utile aggiungere, vista l’idea che potremmo farci su queste storie, che ebreo, semita, israeliano e sionista non sono nè dei sinonimi nè delle parole  necessariamente coincidenti: non stiamo parlando né degli ebrei né dei semiti, come del resto anche gli arabi sono, ma dei sionisti, degli integralisti religiosi e delle politiche della Destra al governo in Israele.

P.S.
La questione “destra-sinistra” in Israele è alquanto diversa dalle altre democrazie di stampo liberale, a causa della presenza, nel parlamento e nel paese, di una certa componente integralista e di una potente lobby militare.
Il riferimento è necessario perchè l’unico vero governo “non di destra” che Israele abbia mai avuto è stato, non a caso, quello di Yitzhak Rabin, l’uomo che firmò gli Accordi di Oslo con Arafat, ponendo fine ad una carneficina (tra cui gli attentati con esplosivi) ed arginando il perenne rischio di una escalation bellica nel Medio Oriente.

Yitzhak Rabin fu ucciso il 4 novembre 1995 da un “terrorista sionista”, Yigal Amir, un radicale di destra, nato in Israele da una famiglia di ebrei ortodossi, espulsi dallo Yemen dopo il Kippur. La morte di una figura così carismatica mise il paese nelle mani del generale Sharon, già distintosi per le sue sanguinose campagne in Libano e, così andando le cose, la “pace” riprese il volo.

Nessuno mette in discussione l’esistenza dello stato di Israele, come anche la preoccupazione per la folle teocrazia iraniana è alta ed il rispetto per la cultura ebraica, come per quella araba od iranica, è sentito.
Ma uno stato, specie se piccolo e relativamente debole, non può ricorrere “per sistema” ad operazioni sporche, specialmente mentre, ai tempi della crisi di Suez come oggi, è in campo un potenziale nucleare.
O mentre esiste il concreto rischio che Gaza si sia trasformata in qualcosa di molto simile a Varsavia di alcuni decenni fa …

Non dovrebbe esisterne neanche il dubbio.

originale postato su demata