Le cronache agostane, giorni fa, ci hanno raccontato dei coniugi trovati con la gola tagliata nella loro casa di Lignano Sabbiadoro. Un delitto efferato, di quelli che induce allaarme sociale e richiede il pronto intervento degli inquirenti e, al possibile, una rapida identificazione dei colpevoli.
Così accade che oggi, 30 giorni dopo, i media annuncino l’identificazione degli assassini e la cattura di una di loro, Lisandra Aguila Rico.
Leggendo l’articolo di La Repubblica emerge, però, qualcosa di sorprendente.
“Erano stati effettuati tamponi per identificare il dna che avevano interessato numerose persone e anche esercizi commerciali di Lignano, “i carabinieri di Udine hanno prelevato impronte digitali e Dna di tutti i cinquanta artisti del circo “Bellucci più Mario Orfei” che erano a Lignano nella notte tra il 18 e il 19 agosto”.
Praticamente, almeno un centinaio di persone schedate senza un motivo, visto che nessuno di loro era indiziato e che tutti, meno la colpevole, erano estranei al delitto.
Un’ennesima mostruosa violazione della privacy dei cittadini e del loro diritto a preservare le proprie ‘informazioni biologiche’?
Cosa ne pensa il Garante? Va tutto bene?
originale postato su demata
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