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Roberto Saviano e il voto di scambio … a Roma

12 Mar

Oggi, il buon Roberto Saviano annuncia sulla sua pagina Facebook che è stato “arrestato per voto di scambio un consigliere comunale di Napoli. Cinquanta euro per un voto: la democrazia in vendita. Passano gli anni, si accumulano denunce e condanne, ma il sistema non cambia. Ne ho scritto molte volte e ho raccontato esattamente come funziona il meccanismo del voto di scambio nel 2010 su Raitre durante “Vieni via con me” …

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Come al solito, Saviano riesce a parlare di Napoli e della Campania come fosse la terra di Caino, trascurando che a Roma di scandali come quelli napoletani se ne contano a bizeffe, dagli appaltoni alle discariche al voto di scambio ai nepotismo eccetera …
Roberto Saviano non se ne è accorto, ma nella Capitale siamo ai quartieri costruiti senza acqua effettivamente potabile, agli arresti per nDrangheta non si contano più ed un centianio di pattuglie a presidiare – su tre turni a garantire la sicurezza dei cittadini su ben 1.285 km², alla messa sotto processo, in un anno o poco più, di centinaia di personaggi pubblici …

Dunque, caro Roberto Saviano, come non parlare di voto di scambio, quando i voti si ottengono promettendo di non cambiare o, peggio di emanare, leggi inique? Pensioni d’oro, stipendi d’oro, indulti e amnistie, depenalizzazione del falso in bilancio,  posto fisso per i pubblici impiegati, case popolari ai privi di requisiti, zero controlli su ISEE, condoni e rientri di capitale facilitati, esenzioni fiscali per le Coop, mantenere processi talmente lenti da rendere intoccabili politici e medici mentre cleptocrazia e malasanità sono in prima pagina, evitare di legiferare su sindacati e enti … eccetera eccetera … decreto SalvaRoma …

Ci saremmo aspettati che il nostro ‘censore casalese’, dopo Gomorra, ci raccontasse di Sodoma, fosse solo perchè gran parte delle tonnellate di rifiuti tossici ammucchiati nella Terra dei Fuochi son passati dal Grande Raccordo Anulare di Roma o dalla bretella autostradale che scorre a nord della Capitale … e perchè la Commissione che secretò i verbali del pentito Carmine Schiavone avevva sede a Roma.

Ma non l’ha fatto.
Risultato? Di Napoli e Campania se ne parla a reti unificate (senza però intervenire più di tanto), ma della Capitale … no.

originale postato su demata

Balducci, Anemone e lo IOR

17 Mag
Il Giornale riporta che "nell’ormai celebre «lista» di Anemone molti degli indirizzi fanno capo alla congregazione di Propaganda Fide. Congregazione della quale era «consultore» lo stesso Balducci" che "avrebbe un conto proprio presso lo Ior. Lo rivelò lui stesso, quattro anni fa, interrogato a Potenza da Woodcock per un prestito di 280mila euro «concesso» da Balducci a monsignor Francesco Camaldo, cerimoniere pontificio."
E, come precisa Il Corsera, "un conto allo Ior non è a rischio di segnalazioni di operazioni sospette: gli occhi dell’antiriciclaggio non arrivano Oltretevere. Il sospetto degli inquirenti è che questi incarichi siano serviti per creare una provvista di fondi neri."

Possibile che il Vaticano, tempio di saggezza per tanti credenti, sia finito nel sacco di un'agguerrita banda di furbastri?

Non so, difficile a dirlo, anche perchè la questione appare più ampia.

Infatti, secondo La Stampa, è "il Giubileo che, come dimostrano le verifiche degli ultimi mesi, potrebbe aver rappresentato il momento di svolta per gli affari di Balducci e del suo amico (ndr. Anemone), già ben introdotto nella Congregazione di don Evaldo, diventato di fatto il suo bancomat personale. Lo stesso don Evaldo ha spiegato che per i lavori commissionati dalla sua Congregazione, Anemone fatturava soltanto una piccola parte dei lavori riservandosi di prendere in contanti, dunque «in nero», il resto dei soldi. Lo stesso meccanismo sarebbe stato utilizzato con Propaganda Fide."
E La Repubblica, addirittura, riporta le parole di Maria Teresa Verda, moglie dell'ex ministro Scajola: "Mio marito è un granello di sabbia nella tempesta. Se non parla è per non creare problemi a persone molto più coinvolte di lui. Qualcuno gli vuole male."

In un modo o nell'altro, va preso atto che siamo di fronte ad un nuovo scandalo  che coinvolge prelati e congregazioni e, per ora indirettamente, anche lo IOR, la riservatissima banca vaticana.
Dopo 30 anni dallo scandalo IOR-Banco Ambrosiano, le indagini mostrano come per l'ennesima volta ci siano stati "solidi" rapporti tra prelati, corrotti e corruttori, a carico delle casse dello Stato e degli Italiani tutti. Sarà stato per dabbenaggine o per
malafede, ma questo è il quanto, fosse solo per ristrutturazioni "fantasma", per i soldi in nero e, soprattutto, per il Giubileo.

In ogni caso, sarà interessante vedere se il Vaticano accetterà di fornire le informazioni che i magistrati toscani ed umbri richiederanno. Non è del tutto impossibile, dato che Ratzinger potrebbe riservare a Mammona, ovvero la divinità del lucro, lo stesso trattamento che sta riservando a Sodoma ed ai pedofili in seno alla Chiesa.
In caso contrario, assisteremo al "solito" muro di gomma, che, grazie alle tracce che il denaro lascia ad ogni passaggio, a poco servirà, se non a delegittimare ulteriormente un'antica religione.

Date a Cesare quel che è di Cesare …