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I misteri del calendario Maya

19 Dic

I motivi per i quali il cosidetto Calendario Maya ha sollevato l’attenzione di studiosi, credenti ed opinionisti sono diversi.

calendario maya

Il principale mistero è dovuto al fatto che il computo del tempo ha inizio in un anno molto lontano, il 23.608 a.C., mentre fu solo a partire dal  1500 a.C. che i Maya compaiono nella Storia.

Una data, dunque antichissima, pre-neolitica, specie se consideriamo che la fine di Atlantide fu datata nel 9564 a.C. – secondo la tradizione egizia cui attinge Platone –  e che il Diluvio Universale è collocato tra il 12000 a.C. ed il 10000 a.C. quando avvenne l’ultima glaciazione e/o l’ultimo cambio dei poli magnetici della Terra o, meglio, a seguito delle enormi alluvioni come quella generata dal prosciugamento del preistorico lago Agassiz, in America, nel 6.400 a.C. e/o nel 5.600 a.C., quando si verificò l’inondazione preistorica del Mar Nero.

Perchè i Maya si siano dotati di un calendario con una retrodatazione tale è un vero mistero, ma è davvero singolare che la ‘durata’ del ciclo sia di 25.620 anni quasi tanti, 25.800 anni, quanti ne impieghi  il moto di precessione dell’asse terrestre per compiere un giro completo, durante i quali la posizione delle stelle sulla sfera celeste cambia lentamente.

Singolarità che per alcuni significano tanto e per altri molto poco,  come quella, eclatante, da cui è nata la ‘profezia dei Maya’.

Infatti, il ‘calendario Maya’ verte su cinque Ere dell’Umanità, che – sorprendentemente – corrispondono al tempo intercorso dall’affermazione dell’Homo Sapiens Sapiens, la nostra razza umana moderna.

Era secondo il caledario dei Maya

Anno di inizio di un’Era Maya

Stato della civilizzazione umana

Acqua

23.608 a.C.

A partire da 25.000 anni fa, l’homo sapiens sapiens resta il solo rappresentante della specie umana sulla Terra.

Aria

18.483 a.C.

Circa 20.000 anni fa, l’uomo cambia alimentazione, inventando il pane dai cereali sfarinati.

Fuoco

13.358 a.C.

15.000 anni fa, l’uomo diventava stanziale e iniziava a detenere una proprietà privata.

Terra

8.233 a.C.

Sono circa 10.000 anni che l’uomo ha cominciato a coltivare il grano e i cereali, a costruire centri urbani,

Oro

3.113 a.C.

Cinquemila anni fa, l’uomo iniziava a utilizzare tecnologie come la scrittura, la moneta, il cavallo.

Da questa scansione si è sviluppata la diceria della fine del mondo, prevista da una profezia Maya per il 21 o 23 dicembre 2012.
In realtà, secondo questa lettura della scansione delle Ere Maya, quello che dovrebbe verificarsi è la fine dell’Homo Sapiens Sapiens e non del mondo in se. Una lettura che non prevede olocausti e catastrofiche calamità, ma solo un cambiamento (od una mutazione) del genere umano – forse progressivo, forse no –  e l’inizio dell’Era dell’Acquario, che la New Age profetizza da ormai 30 anni.

Cosa c’è di vero in tutto questo? Solo quello che tutti sappiamo: che l’Uomo non vive in modo soddisfacente nel mondo delle macchine, del denaro e del desiderio che lui stesso ha costruito, come anche che il Mondo per quello che è sempre stato è ormai già finito, sommerso da cemento, asfalto, liquami e plastica.

Sarà il nostro senso di colpa generale che ci spinge ad preventivare una Fine del Mondo, una Goettesverdamnerung con un nuovo Übermensch, meno difettoso – si spera – dell’odierno sapiens sapiens?

originale postato su demata