“Se un marito rifiutato dalla propria moglie, cerca di trovare un dialogo con lei e si ritrova a ricevere risposte come “ti ho tradito tutta la vita”, “sei un buono a nulla”, sei un “impotente”, è evidente che questa è una provocazione e che se avviente un delitto d’impeto, l’uxoricida deve avere delle attenuanti.”
Questo è, nella sostanza, quello che ha affermato Claudio Magalli, durante la trasmissione di ‘Se a casa di Paola’ di ieri lunedì 4 aprile.
Un’ovvietà, per legali, magistrati, legislatori e gente comune. Un’efferatezza, per un certo “mondo al femminile”, come dimostra, tra i tanti, l’articolo on line pubblicato dalla giornalista Flavia Amabile di La Stampa.
Un popolo di donne che, evidentemente, vorrebbe una legge con due pesi e due misure, dove si ribadisca che il “maschio è sempre violento” e la “donna è sempre vittima”.
Poco conta il dato che, se son tante le donne uccise da mariti ed amanti, sono altrettanto tanti i bambini uccisi, vessati od abbandonati dalle loro madri.
Ma di tutto questo, sui siti “delle donne e per le donne” non se ne legge mai …
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.