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Roma violenta: maxirissa in tribunale

22 Nov

Questa volta la donna violentata era rumena, sedicenne, e gli sturpatori sono italiani; il fatto accaduto nei dintorni di Roma, a Torvajanica nel 2010.

Non c’erano stati clamori di stampa nè comitati civici indignati, come accade quando gli autori del crimine sono rumeni e le vittime italiane, ma la giustizia faceva il proprio corso.

Si individuavano i responsabili, tre maggiorenni, ed, in poco più di un anno, si arrivava a sentenza.

Otto anni e mezzo per ognuno dei tre “bruti”, questa la pena,  per altro prevedibile, visto che si parla di sequestro e violenze contro una minorenne, caricata a forza in auto, imprigionata in un luogo e violata in gruppo.

Una pena giusta, a differenza di altre di cui si sente, purtroppo, raccontare, quando sono le donne a soccombere.

In altri tempi, i responsabili del grave fatto sarebbero stati messi all’indice per il “disonore” che avevano causato. Oggi, invece, accade che i familiari di due dei tre condannati, una ventina di persone, abbiano reagito con violenza alla lettura della condanna, trasformando in un’enorme rissa l’aula del tribunale di Velletri, dove si svolgeva il processo.

Da una parte polizia, carabinieri e funzionari della questura, dall’altra la tribe familiare scatenata:  si sono registrati diversi agenti feriti e medicati al pronto soccorso e 20 arresti, con l’accusa di sequestro di persona, danneggiamento, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale.

Italiani, brava gente …

originale postato su demata

La lection de Strauss-Kahn

21 Mag

Le 10 de Février, Heather Stewart, correspondant à Washington du Guardian, a rapporté une intervention publique de M. Strauss-Kahn, en sa qualité de Président du Fonds monétaire international.

Dans ce discours, l’économiste français a déclaré que seule une monnaie mondiale pourrait permettre de freiner l’instabilité économique et que, pour obtenir cela, il était nécessaire de réduire la puissance du dollar.
“Les déséquilibres mondiaux sont de retour, les problèmes qui nous inquiètent même avant la crise son retournés, tels que les importants et volatils flux de capitaux,  les pressions sur les taux de change, la croissance rapide des réserves excédentaires. Si elle , Ces problèmes, si seront sans soudure, pourraient être les graines de la prochaine crise.”

Ce sont des ideés terribles, surtout si l’on juge cela à partir du point de vue de ceux qui administrent le fameux «complexe militar-industriel» aux États-Unis ou la “finance responsable” de nous Européens.
Donc, des mois plus tard, vient l’arrestation et le scandale sexuelle du très connu personnage, qui, rappelez-vous, a été le prédicat de la candidature de l’Elysée à gauche.

Il s’agit d’un autre complot de Yankees?
Ca est possible, étant donné ce qui Assange a passé en Suède et le “fichier Osama” doit être encore clarifiées. Il est peu probable, puisque la défense de Strauss-Kahn, en admettant la relation, définit la victime comme une personne bonne-ordinaire.

Cependant, le scandale existe et pour d’autres raisons.

De nombreux citoyens européens, et pas seulement, sont indigné par les politiciens qui ne respectent pas l’honneur de leur fonction publique, même dans leur comportement sexuel et leurs relations privées.
En même temps, il est scandaleux qu’une personne peut gagner des récompenses fabuleux  pour occuper des fonctions publiques, attribués et acceptés au nom de l’interêt générale et populaire, tandis que la récession et le chômage endémique sont dues à leurs spéculations incontrôlées.

Par conséquent, l’affaire Strauss-Kahn pose un problème politique clair, comparable à le soulèvement islamique et à les rassemblements de la place hispanique.
Peuvent les partis et les organisations politiques maintenir le luxe actuel, poursuivre leurs déchets et, souvent, travailler sans être suffisamment compétentes, sans devoir adapter notre démocratie à la tyrannie du l’arbitraire et du subterfuge?

Neoliberalesimo: la lezione di Strauss-Kahn

21 Mag

Il 10 febbraio scorso, Heather Stewart, corrispondente da Washington del quotidiano britannico Guardian, riportava un intervento pubblico di Strauss-Kahn, in qualità di Presidente del Fondo Monetario Internazionale.

In quel intervento, l’economista francese affermava che solo una valuta mondiale poteva permetterci di contenere l’instabilità economica e che, per arrivare a questo, bisognava ridurre il potere del dollaro.
“Gli squilibri globali sono tornati, alimentando i problemi che ci preoccupavano già prima della crisi, come gli ingenti e volatili flussi di capitali, le pressioni sui tassi di cambio, la rapida crescita di riserve in eccesso. Se lasciati irrisolti, questi problemi potrebbero rappresentare i germi della prossima crisi”.

Idee terribili, se considerate dal punto di vista di chi amministra il noto “complesso industrial-militare” statunitense o la “finanza solidale” di  noi europei.

E così andando, arrivano, mesi dopo, lo scandalo sessuale e l’infamia dell’arresto del noto personaggio, che, ricordiamolo, era in predicato per la candidatura delle sinistre all’Eliseo.

L’ennesimo complotto yankee?

Possibile, visto quanto accaduto in Svezia ad Assange ed il “file Osama” ancora tutto da chiarire. Improbabile, visto che addiritura la difesa di Strauss-Kahn, nell’ammettere il rapporto, definisce la cameriera-vittima come una persona ordinaria.

Ad ogni modo, lo scandalo c’è e per altri motivi.

Molti cittadini europei, e non solo, son stufi dei politici che non onorino la propria funzione pubblica, anche nella condotta sessuale e nelle relazioni private. Allo stesso modo, è scandaloso che una persona  possa percepire compensi da favola per occupare cariche attribuite ed accettate in nome dell’interesse generale e popolare, mentre la recessione e la disoccupazione imperversano proprio a causa delle speculazioni incontrollate.

Dunque, il caso Strauss-Kahn pone un preciso problema politico, che trova conferme nelle sollevazioni islamiche e negli assembramenti di piazza ispanici. Possono i partiti e le organizzazioni politiche mantenere l’attuale lusso, continuare nei loro sprechi e, non di rado, operare con incompentenza senza dover piegare le nostre democrazie alla tirannide dell’arbitrio e del sotterfugio?

Strauss-Kahn e le contraddizioni dell’Europa

15 Mag

Il direttore generale del Fondo Monetario Internazionale (FMI), Dominique Strauss-Kahn, è stato accusato dalla polizia di New York per aggressione sessuale di una cameriera d’albergo.
Strauss-Kahn, 62 anni, è stato prelevato dagli agenti dell’Autorithy dell’aereoporto John Fitzgerald Kennedy, alle 10,40 ora locale, mentre era su un aereo della Air France pronto al decollo per Parigi. E’ accusato di molestie sessuali, tentato stupro e sequestro di persona.
Secondo il portavoce della polizia di NY City, Paul J. Browne, la donna sarebbe stata aggredita e stuprata da Strauss-Kahn, fattosi trovare nudo in camera, per poi sfuggire, dopo una colluttazione, ad un secondo tentativo di violenza sessuale.

Dominique Strauss-Kahn avrebbe dovuto incontrare il cancelliere tedesco Angela Merkel a Berlino e partecipare all’incontro dei ministri delle Finanze dell’Unione europea a Bruxelles, per la crisi in Grecia.

Uno scandalo senza precedenti, visto che l’ex professore di economia, iscritto al Partito socialista dal 1976, era in predicato per la successione di Sarkozy, come candidato delle sinistre alla presidenza della repubblica.
Inoltre, le accuse di New York arrivano proprio mentre i media francesi attaccavano lo stile di vita del direttore generale del FMI, eccessivamente lussuoso e spregiudicato.

Uno scandalo che, a prescindere dall’esito delle indagini, porta a criticità diverse annose questioni:

  1. quale è l’affidabilità e quale il rampantismo fine a se stesso dei “francesi di prima generazione”, come dei Sarkozy, delle Bruni, degli Strauss-Khan;
  2. quanto ancora un’organismo “super partes” come il Fondo Monetario Internazionale potrà permettersi di alimentare una “etnia di lussuosi funzionari”, mentre interi popoli pagano per i loro errori;
  3. come la Sinistra europea intenderà liberarsi dalle lobbies finanziare che ne hanno ormai occupato i vertici.
  4. quanto inciderà l’uscita di scena di Strauss-Kahn sulla crisi dell’Euro, che vede ormai l’asse Merkel-Tremonti in una condizione certamente forte, ma anche più isolata?