Sarà che si avvicinano le elezioni, sarà che c’è poco denaro circolante, Mario Monti, finalmente, ha annunciato una mossa che, se andrà in porto, porta un duro colpo a corrotti, inadeguati e speculatori.
Siamo parlando dei ritardati pagamenti della Pubblica Amministrazione e del recepimento della Direttiva Europea apposita, in scadenza a marzo del 2013.
Una ‘manovra’ che metterà in pagamento, ovvero in liquidità, quasi 30 miliardi, secondo le stime, che a loro volta, si spera, andranno non solo ai ‘grandi creditori di Stato’, ma anche alle aziende ormai in difficoltà e lavoratori allo stremo. Un dubbio legittimo visto che i crediti per le grandi infrastrutture andrebbero direttamente a rimpinguare le casse delle banche (ad esempio l’Intesasapaolo, ‘cara’ a Fornero e Passera, come per il Ponte sullo Stretto di Messina) .
Anche se così andasse e per quest’anno la gran parte dei pagamenti beneficiassero le grandi lobby, alla lunga l’effetto di queste norme potrebbe rivelarsi particolarmente benefico per una discreta quantità di motivi:
- minor spesa per interessi da parte delal Pubblica Amministrazione;
- minori carichi di lavoro per il sistema giudiziario
- minore discrezionalità da parte dei pubblici funzionari
- maggiori obblighi per gli amministratori pubblici in sede di bilancio
- minori somme stazionanti nei conti correnti, ovvero presso le banche
- minori speculazioni nel settore del recupero crediti
- maggiore stabilità delle aziende fornitrici
- maggiori tutele per i dipendenti delle aziende fornitrici
La puntualità dei pagamenti è, anche, un elemento primario di attrazione per i capitali esteri.
Vedremo se lobbies e partiti daranno un segnale di celerità nell’approvazione di queste norme contro i ritardati pagamenti della Pubblica Amministrazione.
E vedremo anche se Mario Monti avrà voglia di affermare la propria onestà intellettuale non solo ripristinando i ‘pagamenti a 60 giorni’, ma vorrà anche entrare nel merito del Patto di Stabilità, che congela risorse locali già esistenti e che non è, ormai, nè realistico nè affidabile nè utile, con tutti i cambiamenti demografici, produttivi ed economici avvenuti nell’ultimo quinquennio.
originale postato su demata
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