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CR7 alla Juventus si farà: grazie al Chelsea di Sarri?

5 Lug

L’affare CR7 alla Juventus ha sicuri margini finanziari: 100 mln arriveranno dalle cessioni di Higuain, Rugani e Khedira, poco utilizzati e con ingaggi che rasentano i 30 milioni lordi annui complessivi.

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Da parametro Transfermarkt, Cristiano Ronaldo vale 100,00 mln tondi tondi, a metà campionato prossimo compirà 34 anni, ha un ingaggio ‘monstre’ che costa in un anno 30 milioni, cioè quanto serve per comprare tutta la rosa dell’A.C. Chievo Verona.

Intanto, Higuain vale 60,00 mln  mentre Rugani 22 mln e  sono di stretto interesse del Chelsea formula Sarri. Il centravanti argentino costa 15 milioni annui di ingaggio, il difensore italiano 2 milioni: tenuto conto che, senza Sarri al Chelsea, il primo era difficilmente cedibile ed il secondo era poco utilizzato e verrà venduto a ben più del suo valore, la Juventus si ritrova con una sorta di regalo piovuto dal cielo. Poi, c’è in lista di sbarco da mesi il buon Khedira (31 anni – valore 26 mln – 9 mln lordi di ingaggio).
In totale, le cessioni di Higuain, Rugani e Khedira rappresentano ben più dei 100 mln che servono ed oltre 26 milioni annui di economie sul tetto ingaggi, senza intaccare la struttura attuale della squadra.

Praticamente ci siamo e, grazie a Sarri ed il Chelsea, quel che manca per CR7 alla Juventus sono inezie, se pensiamo che Cristiano Ronaldo genera 936 milioni di sterline da sponsorship e ritorno dei followers.

L’affare c’è, ma – a parte cosa farà CR7 contro le agguerrite difese italiane – ogni medaglia ha il suo rovescio, dato che la storia di CR7 alla Juventus svela anche qualche retroscena della vicenda Chelsea e Sarri.

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Quest’inverno il Real Madrid giunge alla conclusione di non rinnovare un costosissimo contratto per CR7: ormai è ben oltre i 30 anni, il valore è crollato e non giustifica un tale ingaggio, si allena oltre ogni limite per restare al passo ma questo è pericoloso.
Salvo cederlo in Cina per pochi soldi, resta da vedere quale società calcistica europea abbia nella sua “politica” l’acquisto di costosi top player anziani: due su tutte il Manchester United e la Juventus.

Intanto, la Juventus prende atto che Higuain vale quasi il 40% in meno di quanto pagato due anni fa, sta per compiere 31 anni, non segna tanto quanto a Napoli, dove era motivato dal sogno di una futura cessione,  anzi ha segnato solo 55 reti in 105 partite, meno di Dybala (68 reti – 140 presenze) e soprattutto di Icardi (107 goal in 182 incontri) e … gli costa la metà dell’ingaggio di Cristiano Ronaldo.

Dunque, l’affare era fattibile già mesi fa a condizione che qualcuno volesse acquistare Gonzalo Higuain almeno a 60 milioni e stipendiarlo per 15 milioni lordi l’anno. Mica facile …

Per fortuna, c’era l’interesse per Maurizio Sarri da parte del Chelsea e dello Zenit che vanno a privarsi dei loro allenatori italiani e tutti sanno della smania di Sarri nell’avere certi giocatori e solo quelli,  ad esempio Higuain.
L’argentino non rientrava nei parametri età/costi del Chelsea, ma poteva essere un buon affare con le clausole rescissorie che avrebbero permesso a molti calciatori di tradire la tifoseria del Napoli per seguire il Comandante Maurizio, alfiere del Sarrismo.

Il resto è storia: De Laurentiis irrompe, ponendo Maurizio Sarri ed il Chelsea nella amletica situazione in cui si trovano con l’ingaggio di Carlo Ancellotti e dimostrando di non esser lui quello che frenava il mercato del Napoli con l’avvio di rinnovi od acquisti eccellenti.

Da qui, il tentennamento del Chelsea verso i sovracosti dell’operazione Sarri, ‘grazie’ alla quale si ritrova ad essere il principale finanziatore del passaggio di CR7 alla Juventus, comprando a caro prezzo due calciatori decisamente non ‘top’ come Higuain e  Rugani, ma senza poter portar via i pezzi buoni del Napoli a pochi soldi.

Era un complotto? No, solo interessi che convergono o divergono, occasioni che si creano e si concludono.
Intanto, l’affare CR7 Real-Juve è decollato e Cristiano Ronaldo arriva nel campionato italiano: sarà più divertente per tutti.

Tenuto conto che CR7 è sempre più un’azienda e sempre meno un calciatore, è pur sempre un atleta in età avanzata che finora si è mantenuto esagerando negli allenamenti, come da cronache madrilene, e sapendo bene che adesso dovrà confrontarsi con i nostri arcigni difensori, possiamo solo augurargli la stessa fortuna di Ronaldinho a tanti altri venuti a fine carriera nel Bel Paese.

Va detto, però, che una volta la Juventus i giocatori avanti negli anni li cedeva, mica li acquistava. Oggi l’acquisto di CR7 dal Real ricorda – all’incontrario – l’esultanza dei partenopei all’acquisto di Omar Sivori, ormai over30, venuto a svernare a Napoli dopo otto stagioni in bianconero, 3 scudetti, 3 Coppe Italia, 167 gol in 253 partite, una volta capocanniere ed un Pallone d’oro.

E, quanto al Sarrismo, cosa diversa dal bel calcio fatto vedere dalla squadra, c’è da ricordare un insegnamento di un altro grande allenatore, Vujadin Boskov (16 maggio 1931 – 27 aprile 2014): “Gli allenatori sono come le gonne: un anno vanno di moda le mini, l’anno dopo le metti nell’armadio”.
Ma questa è un’altra storia.

Demata

 

Ombre su Dinamo Zagabria – Lione

8 Dic

La Dinamo Zagreb non non è una squadra irresistibile, ma non lo è neanche l’Olimpique Lyonnaise, eppure la partita determinante per la qualificazione dei francesi agli ottavi della Champions finisce  con un risultato impressionante: sette a uno.
Praticamente cappotto, proprio mentre, nello stesso girone, all’Aiax contro il Real venivano annullati ben due goal, sempre dallo stesso guardialinee, permettendo così alla squadra di Lione di qualificarsi per differenza reti.

Dinamo Zagreb vs Olimpique Lyonnaise è stata, almeno per chi l’ha vista, una partita doppia o, meglio, due partite diverse per i due tempi in cui si è svolta.
Durante il primo tempo, nonostante l’espulsione di Leko per un fallo del tutto inutile, una bella Dinamo attacca con Sammir, Vrsaliko, Ibaņez e va in vantaggio al 40’ con Kovacic, ma il Lione pareggia quasi immediato con Gomis su cross di Cissokho. Una partita equilibrata, goal regolari, agonismo ai livelli dovuti.
Nella ripresa, quando speranze e morale dei francesi avrebbero dovuto essere a zero, accade l’incredibile.

Tempo tre minuti e Gonalons fa il 2-1 e subito dopo Gomis segna il terzo: portiere fermo, difensori centrali fermi …
Sempre Gomis mette in rete, al 7’, il goal del  4-1, mentre Domagoj Vida, difensore centrale della Dinamo, resta inspiegabilmente fermo, per farsi poi beccare dalla telecamera, sul goal successivo di Lopes, a fare l’occhiolino ai giocatori del Lione.
I dubbi si accentuano, poi, se, sul goal del 6-1, è sempre Domagoj Vida a dare via libera a Gomis e che sul settimo goal è sempre lui a restar fermo, invece di intercettare il pallone destinato a Briand, autore dell’ultima rete lionnese.

Ad acuire i sospetti di combine, pesa anche il fatto che il portiere della Dinamo Zagabria, Ivan Kelava, su 13 tiri nello specchio della porta ne ha parati meno della metà e che, almeno per un paio di goal, Arijan Ademi si comporta in modo inspiegabile. Schiappe matricolate? Forse …

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Ma non solo.
Il risultato ottenuto dal Lione aveva una quota scommesse di 28:1, la stessa quota che toccava per la vittoria del Real sull’Ajax per il 3 a 0, ottenuto grazie alle decisioni del guardalinee portoghese. Chi avesse puntato sulla “doppia” dei due risultati, ha portato a casa 4-5.000 euro per una giocata di 100 Euro … figuratevi se qualcuno ne avesse puntati diecimila sull’abbinamento, vincendone quasi 500.000 …

Come andrà a finire?
Probabilmente, non accadrà nulla, come non accadde nulla per la scandalosa qualificazione della Francia ai Mondiali in Sud Africa a danno dell’Irlanda.

E’ possibile, però, che la “strana” giustizia che aleggia nello sport del calcio faccia la sua parte, ovvero che la Dea Bendata sorteggi, “casualmente” sia chiaro, come prossima avversaria dell’Olimpique Lyonnaise proprio l’invincibile armada del Barcellona od i furbastri del Bayern.

Anche questa è l’Europa …

originale postato su demata