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Far West Roma, l’Anno Santo e il ritorno di Rutelli

22 Mar

Roma fuori controllo, se per un pelo la famiglia di un parlamentare europeo, Alessandra Mussolini, non è finita ostaggio dei banditi , che ieri hanno assaltato la sua abitazione ad ora di cena e in quartiere zeppo di ambasciate e comandi militari.

Nulla di nuovo per la Capitale se, oltre a migliaia di cittadini, questi saccheggiatori d’importazione abbiamo anche vittime illustri come “l’ex comandante generale della Guardia di finanza Roberto Speciale, ostaggio all’Infernetto (ma il bottino è stato recuperato), un ristoratore torturato a Ottavia (spari sul divano), un professore della Sapienza massacrato di botte a San Giovanni, padre e figlio picchiati a sangue a Prima Porta, per citare rapine commesse a febbraio. Ma ci sono anche quelle di gennaio, con l’omicidio del medico Lucio Giacomoni assassinato a Mentana (4 romeni arrestati), l’incubo vissuto dalla moglie dell’ex senatore Pci Emanuele Macaluso a San Basilio e i 20 ostaggi, fra inquilini – la famiglia di un imprenditore – e ospiti, in una villa all’Olgiata.” (Corsera)

l43-rapina-villa-140919151706_medium Al Prenestino, a meno di un chilometro dal centro dei Vip e della movida, “Marta (nome di fantasia), ventottenne romana, da mesi entra ed esce da casa sotto lo sguardo attento di due uomini che ogni volta provano a bloccarle la strada e proporle di «scopare». Due uomini rumeni sempre ubriachi che di lei sanno tutto. Quando esce per andare in palestra, quando torna dal lavoro e quando le sue amiche le fanno da scudo per portarla in giro.” L’ultima volta i due l’hanno aspettata sotto casa e hanno provato a toccarla, a baciarla, a ripeterle frasi in rumeno e stringerla nel tentativo di approfittare di lei. Nella fuga solo il padre, testimone dell’accaduto, è riuscito a sventare «il tentato stupro» perché in un quartiere come il Prenestino «queste cose sono all’ordine del giorno». (Corsera)

Ovviamente, trattandosi di persone senza fissa dimora, è praticamente impossibile rintracciarli … a meno di non allontanarli (o collocarli adeguatamente e secondo diritto), che sono le antiche prassi con cui le città e i villaggi garantiscono la sicurezza dei cittadini e delle donne ….

stupro11 A Castel Romano, poco oltre Cinecittà sulla via Pontina, scopriamo l’esistenza di “una mega-discarica abusiva, dove spesso vengono anche accesi roghi tossici, con minacciose colonne di fumo che si levano verso l’alto”, ma solo perchè c’è da girare il remake di Ben Hur e arriveranno Jack Huston, Morgan Freeman e gli altri vip: “negli ambienti della produzione c’è comunque malumore e preoccupazione. «Rischiamo di fare una figura terribile con gli ospiti americani». (Corsera) Evidentemente, la salute dei cittadini e le condizioni (o la legalità degli ‘accampati’) finora non sono bastate ad attirare l’attenzione delle autorità.

rogo tossico

A Velletri, una ragazzina di 13 anni è diventata il bersaglio preferito dei bulli (ragazzi e ragazze) perché non passava i compiti ed è stata picchiata e minacciata dai compagni di classe diverse volte (l’ultima spedizione punitiva è costata 15 giorni di prognosi), ma finora nessuno è intervenuto, nè il Comune con i serivizi sociali nè la scuola con le sanzioni agli alunni.

bullismo a scuola Intanto, visto che siamo al Far West, “dopo la sentenza del Tar che ha annullato la delibera del Comune sugli aumenti tariffari (un’ora è passata da 1 euro a 1,50, abolite le agevolazioni giornaliere e mensili), l’Atac ha infatti deciso di spostare su altri servizi gli ausiliari del traffico, incaricati di controllare i pagamenti della sosta tariffata.” (Corsera) “Per tornare ad una situazione di «normalità» ci vorranno circa 20 o 30 giorni, fanno sapere dall’Atac, con un esborso economico per l’azienda di circa 2-300 mila euro.”

Sosta selvaggia Non a caso di parla di Rutelli – l’unico che in questi vent’anni abbia lasciato rimpianti – come super commissario per l’Anno Santo, mentre già molti si chiedono come mai farà Roma a reggere l’urto e garantire la sicurezza di milioni di pellegrini. Ignazio Marino? Sembra sia in viaggio all’estero per promuovere la Capitale? Sembra … Originale postato su Demata

Roma, ancora violenza

5 Gen

Ancora morti per strada a Roma: padre e figlia di nove mesi uccisi durante un tentativo di rapina fallito.

Intorno alle 21. Zhou Zheng, un cinese, gestore di un bar con money transfer, ritornava a casa con la famiglia e con il, forse, magro incasso della giornata. Un tentativo di reazione, tre colpi andati a segno, due morti ed un ferito.

Altri due omicidi che vanno a sommarsi ai 33 avvenuti nel 2011 e che confermano che a Roma qualcosa è cambiato.

Di chi le responsabilità?

Inequivocabile il commento di Walter Veltroni, su Twitter, secondo il quale le responsabilità sarebbero della Giunta Alemanno, come se il degrado delle periferie e l’impunità diffusa fossero un problema di questi ultimi tre anni.
“Hanno tolto l’anima alla città, il senso di comunità e di solidarietà, e la violenza la fa da padrone.”
Più realisticamente, Alessandro Onorato, capogruppo Udc in Campidoglio, si rivolge al Governo Monti, chiedendo mezzi, uomini e risorse: “la Capitale non può rimanere da sola ad affrontare questa impressionante scia di sangue. Roma ha bisogno di più uomini, più mezzi e più fondi per combattere questa deriva violenta che pervade ormai quotidianamente le nostre strade e i nostri quartieri”.

Come non considerare, innanzitutto, che “questa Roma” è il frutto di ben 17 anni di politiche di sinistra, che poco hanno inciso sulla formazione e sulle tecnologie, se parliamo di lavoro, e che tanto hanno speso in sussidi ed interventi “sociali” nelle periferie, senza pretendere in cambio operosità e legalità.

Giunte che non hanno realizzato un piano di mobilità funzionale, pur incrementando vertiginosamente il numero di abitazioni e residenti, rendendo la città, strozzata dal traffico e frammentata in mille rioni, impattugliabile.
Entità politiche che pensavano, ricordiamolo, di contrastare il disagio giovanile, tollerando le occupazioni abusive e le “zone grigie”, in vece di finanziare centri giovanili e sportivi oppure, meglio ancora, investendo i finanziamenti per il diritto allo studio in qualcosa che non fosse esclusivamente l’intercultura.

Roma violenta?

E perchè non dovrebbe esserlo, specie in tempo di crisi, se in certi quartieri, malgrado l’obbligo scolastico, il 15% dei maschi non ha conseguito la terza media e solo un altrettanto 15% è arrivato alla maturità? Oppure se circa 800.000 dei suoi cittadini sono talmente indigenti e deprofessionalizzati da aver bisogno di una casa popolare da, ormai, due o tre generazioni.

A proposito, andrà meglio, secondo voi, con il decreto “svuota carceri”?

Leggi anche Roma, città violenta?

originale postato su demata

Alemanno, Roma ed i nostalgici

26 Apr

Durante la notte tra Pasqua e Lunedì in Albis, qualcuno ha saldato ad un ponte una grossa insegna metallica con la scritta  scritta «Work will make you free», ovvero «Arbeit macht freì» come all’ingresso del lager di Auschwitz. Abominevole: come dire “ci siamo ripresi la città, vi è rimasto solo questo quartiere”.

Il sindaco di Roma Gianni Alemanno ha, ovviamente, fatto rimuovere l’oggetto e ha dato dei «pazzi scellerati» agli autori, senza spiegare come sia possibile saldare di notte un’insegna, lunga ben 4 metri e non incappare in almeno un’autopattuglia.

Come se fossero casi isolati, in una città dove il giorno prima erano apparsi manifesti in diversi quartieri con fasci littori e foto d’epoca di camerati, in armi e con il saluto romano, e le scritte  «25 aprile» e «Buona Pasquetta».

Utile anche sapere che, non appena rimossa l’insegna, è spuntato al suo posto uno striscione con le stelle a cinque punte in bella vista.

Il tutto nella capitale italiana e nella città del Papa, dopo una ininterrotta e spesso impunita serie di atti analoghi.

Tutto molto esecrabile ed indecente, ma come non comprenderne le cause? Se la Sinistra romana ha costruito solo enormi blocchi di case popolari, prima, ed enormi centri commerciali, poi, senza prendersi cura della mobilità e dell’aggregazione, è difficile evitare lo scenario di alienazione metropolitana che Roma ormai rappresenta.

Una città con mezzo milione di inquilini in “edilizia popolare”, due sole linee di metro per 4 milioni di persone su 800 kmq, zero piazze fuori dal centro storico, enormi centri commerciali che hanno cancellato i negozi preesistenti, sostituiti da sale giochi e centri estetici.

Perchè le intellighenzie capitoline non riescono a giubilare chi ha realizzato questo orrore e perchè si meravigliamo se i neonazisti ed i neoBR ci sguazzano?

Il ritorno di Bombolo

26 Mag

http://www.youtube.com/v/vRqbP1UA2tw&hl=en


Quella mattina, alle ore 10 e trenta, Er Sarciccia entrò nel Baretto der Singalese, ch’aveva adocchiato uno che gli aveva fregato er portafogli du’ giorni prima.

“A’ bello”, esordì Er Sarciccia, “Posa l’osso, che t’ho beccato”.
Lo straniero, giovane ed aitante, visto il 50ene e peccando d’improntidudine, dichiarò secco: “Il portafogli l’ho messo nella buca della posta, i soldi me li so’ spesi”.
Il ragazzotto non aveva capito la questione: è da poco in Italia.

Vada per la dilazione, pensa Er Sarciccia, che sentenziando “Se vedemo co’ li sordi alle 5”, esce dal Baretto der Singalese.

A tale ora, tale appuntamento e, si sa come vanno queste cose, Er Sarciccia si presenta “accompagnato”. Usanza tipica degli Italioti, basta vedere Leon di Besson o Bronx di Palmentieri.

Del giovane ladruncolo, ahimè, non v’era traccia e neanche dei quattrini, così la storia finisce all’italiana: avete presente Good Fellas di Scorzese?

Er Sarciccia che sbraita “Aridateme li sordi”, tre spacchi di vetrina, due ceffoni ed un calcio.
A chi?
Al Singalese e “l’amice sua”, persone eventualmente informate dei fatti e “reticenti”.
Poi, tutti via vigliaccamente.

A proposito, il fatto è realmente accaduto in questi giorni al quartiere Pigneto di Roma.

Così, mentre Liberazione “spara” all’assalto fascista ed il Sindaco “fascista” porge le scuse a nome della Capitale, a chi dare la colpa del fattaccio?

Squadre d’assalto Joe Pesci?
Brigate combattenti Bombolo e Cannavale?