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La Lega e la democrazia interna

14 Gen

Il caso Maroni-Lega ripropone la questione inerente la democrazia interna dei partiti.

Infatti, mentre tra i Lumbàrd  continuano le proteste per il no all’arresto dell’on. Cosentino, il leader della Lega Nord, Umberto Bossi, “ha sospeso tutti gli incontri pubblici dell’ex ministro dell’Interno Roberto Maroni. Secondo l’agenzia Tmnews, la decisione è stata comunicata oggi al consiglio direttivo della Lega che si è riunito in Bellerio.” (fonte Repubblica)

Un caso gravissimo – parliamo del “numero due” del Partito e dell’ex-ministro degli interni – che va ad assommarsi alla recente lotta senza quartiere per l’elezione del nuovo segretario della Lega a Varese, dove la base elesse Marco Pinti e Bossi impose Maurilio Canton.

E non parliamo solo della Lega, ma anche del Popolo delle Libertà, allorchè Fini ed altri, prima di fuoriuscire e, peggio, essere espulsi, divennero una scomoda minoranza interna.

O, anche, dell’Italia dei Valori e la gestione autocratica del “dominus” Di Pietro, fortemente contestata da personaggi del calibro di Giulietto Chiesa e Paolo Flores D’Arcais.

Per finire al Partito Democratico, che, ricordiamolo, a Torino, Napoli e Bari ha visto i candidati “di partito” fortemente contestati, se non rifiutati, dalla base.

Se, in termini generali, l’urgenza di una legge elettorale “diversa” è impellente, ritornando alla Lega che sembra il caso più serio ed ormai palesemente manifesto, va ricordato che un partito che non garantisce la democrazia interna non può sedere in Parlamento e che sarebbe ora che qualcuno, nella Milano “capitale morale”, aprisse un’indagine.

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Siria, stop alla violenza

19 Dic

Il vice ministro siriano degli Esteri, Faisal Mekdadha, ha firmato oggi un protocollo con la Lega Araba, al Cairo in Egitto, accettando l’invio di osservatori internazionali.
La “tregua”, almeno questo si auspica, arriva dopo nove mesi di brutale repressione delle proteste popolari contro il presidente Bashar al-Assad.

La Siria era stata sospesa, due settimane fa, dalla Lega Araba a causa del suo rifiuto ad avviare una transizione democratica.
La firma arriva a due giorni, inoltre, da quando la Russia, patron storico della Siria, aveva per la prima volta condannato le violenze in corso da mesi nel paese.

Le violenze attuate da militari e civili schierati con il regime baathista, instaurato dal padre dell’attuale presidente, hanno causato almeno 5.000 morti tra i civili in pochi mesi.

Moltissimi gli arresti e le violenze tra gli intellettuali e la società civile, di cui i media internazionali chiedono notizie e rilascio, tra cui quello di Razan Ghazzawi, un avvocato dei diritti civili e blogger internazionale, arrestata 20 giorni fa ed ancora detenuta nelle prigioni di Damasco.

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Matrimonio tra omosessuali e l’amletico D’Alema

14 Set

Una domanda sui matrimoni gay durante un incontro ad Ostia ha riportato Massimo D’Alema sulla ribalta mediatica.

Arcigay e Arcilesbica, sentitisi “offesi” dalle “rozze parole” dell’ex Lìder Maximo, hanno ottenuto un confronto pubblico, durante la Festa dell’Unità di Roma.

La frase incriminata? “Il matrimonio è tra l’uomo e la donna, questo dice la Costituzione”.

A dire il vero, l’art. 29 della Costituzione recita: “La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio.”
Un rigo che si presta ad equivoci, specialmente se letto con superficialità: cosa significa “società naturale”?

Dal punto di vista filologico, è abbastanza immediato notare che, negli Anni ’50, esisteva una precisa distinzione tra atti secondo natura ed atti contro natura.
Per avere una conferma “scientifica”, ricordiamo che, da Darwin a Freud, la “società naturale” è una società riproduttiva.

Dunque, per il “matrimonio gay” serve una riforma costituzionale, Massimo D’Alema era nel giusto se avesse detto che “il matrimonio è tra l’uomo e la donna, questo dice la Costituzione”, mentre resta incomprensibile quale sia stata la “rozzezza” dell’ex Presidente del Consiglio.
Purtroppo, come riporta La Repubblica, D’Alema “chiarisce” quando detto a Ostia: <<Non ho mai detto che la Costituzione impedisce il matrimonio omosessuale. Ho detto che siamo in un Paese con una storia e una tradizione”. Nel quale la lotta per i diritti deve fare i conti “con un ragionevole compromesso” tra “l’allargamento dei diritti per persone che convivono” e “la sensibilità di un mondo cattolico che si sente urtato”>>?

Ci risiamo: avete capito voi, dopo una querelle del genere, se Massimo D’Alema è favorevole o contrario ai “matrimoni gay”?

Alfano ed il partito degli onesti

1 Lug

Alfano, eletto segretario del partito per acclamazione, saluta il pubblico con un esortazione generale: “il PdL diventi il partito degli onesti”.

Diventi? E cosa sarebbe ora?

Un lupanare od una loggia P3 e P4, come insiste la “solita” stampa di sinistra?

Processo breve, processo ingiusto

31 Mar

L’Italia è un paese dove una causa fallimentare dura più di un decennio ed un recupero crediti, se va bene, qualche anno. Una banale lite od un contenzioso lavorativo si attestano su poco più di un quinquennio. Praticamente impossibile contestare  multe, balzelli e tributi errati od inesatti a causa delle lungaggini procedurali.

Cause civili e non penali, come quelle a cui si applicheranno le norme sul processo breve.

E’ evidente che quelle che il governo Berlusconi sta facendo approvare di tutta fretta non sono leggi utili agli italiani onesti e neanche a quelli moderatamente disonesti, ma “penalmente non rilevanti”.

Il processo breve serve solo ad evitare lo svolgimento dei processi per i politici, i funzionari e gli imprenditori coinvolti in fatti di corruzione e concussione, reati ambientali e societari, l’appropriazione indebita e le truffe, che, tra l’altro, sono fatti che si possono acclarare solo dopo un lungo monitoraggio.

Un totale di poche decine di migliaia di persone che, grazie al combinato prescrizione-processo breve, potranno restare al loro posto, continuando a compiere le nefandezze che intercettazioni e filmati comprovano, grazie ad un cavillo od una negligenza che hanno allungato i tempi del processo.

Quale governo e quale parlamento approverebbero mai una legge che  agevola chi dilapida il denaro pubblico, chi defrauda pensionati e sprovveduti o svena le aziende, chi avvelena l’ambiente od evade le tasse?

Il dato è spontaneamente “bulgaro”

16 Ott

Stamane un quotidiano romano a diffusione gratuita, E-polis, ha pubblicato due approfondimenti che confermano le dimissioni di Veltroni come Sindaco, visto che sarà piuttosto impegnato in tutt’altre cose le proteste dei vigili urbani, che smentivano i comunicati del Comune relativi alla sicurezza, decisamente peggiorata.

Non mi pronucio in merito alle notizie, ma di sicuro, lo dicono i fatti, con l’elezione di VW a Segretario dei Democratici (cristiani ?) finisce l’epoca dell’ecumenismo.

Oltre alla santificazione e successiva crocefissione del VW, cosa accadrà di nuovo? Quanti sono gli elettori “di sinistra” che hanno aderito al sogno sarkozyano del Kennedy nostrano?

Il Tremilioniemezzo di “Primari” accetterà alleanze elettorali con Baccini e Giovannardi o con Caruso e Ferrero? E sennò come faranno mai il partito di governo?

Temo che domenica sera sia venuto fuori un pasticcio, come quegli eserciti che ce la mettono tutta per stravincere straripando compatti, ma senza direzione e senza vettovaglie, spinti unicamente dalla disastrosa fiducia nel loro capo, come la Storia ci ha mostrato altre volte, ovviamamente contro un avversario ben attestato e con la popolazione che non ha nessuna intenzione di essere ulteriormente coinvolta.

Sarebbe stato molto meglio, e molto saggio, attestarsi su un paio di milioni di votanti e con una Rosy Bindi rappresentata da almeno un quarto dei 250 Consiglieri “fondatori”, mentre oggi ne ha una ventina soltanto.

A quanto pare il 10% degli Italiani che è spontaneamente  “bulgaro”.