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L’Italia non è un paese giovane, stabile, dinamico e credibile

27 Set

Enrico Letta – appena atterrato a Roma di ritorno da New York – la necessità di presentare agli occhi del mondo un Paese «giovane, stabile, dinamico e credibile».

Secondo fonti non verificate, la notizia ha impiegato una discreta mezz’ora per essere battuta dalle agenzie con un effetto domino a seguito del quale in Giappone e Cile è arrivata solo molte ore dopo.
La causa? Le inarrestabili crisi di risate che hanno colpito le redazioni nell’apprendere l’esortazione del premier italiano del momento.

Provate ad entrare in un ufficio pubblico, in un ministero, in uno dei tanti senati accademici, consigli superiori, Cda a controllo pubblico, segreterie nazionali di cui è cosparsa l’Italia a spese dei cittadini e ditemi voi se vedere persone giovani, dinamiche e credibili … al massimo stabilmente impegnate ad occupare la propria postazione, destabilizzando ogni altra cosa.

E, caso mai, sussistessero dubbi, basta ricorrere all’ISTAT e sbirciare i numeri relativi all’età media degli italiani e, ancor più, di quelli che vivono a Roma o nelle regioni ‘rosse’. Oppure – a proposito di credibilità – quanti dati enumerino la scarsezza di laureati tecnici o di quanti periti si siano diplomati – nell’ultimo ventennio – con voti superiori a 80/100.

Potremmo anche dare un’occhiata alla mobilità sociale nel nostro paese, per scoprire che ‘certi posti sono riservati’ e per metterci una pietra sopra a voler parlare di dinamicità.
Unica conferma riguardo la stabilità dell’Italia arriva dai dati relativi al reddito dei cittadini: in certi territori la Crisi non si è quasi vista, perchè che sono in tanti a vivere di intaccabili sussidi, discrete o laute pensioni, più prebende varie, come gli infimi valori catastali delle loro proprietà che li mettono al riparo dall’overtaxing.

L’Italia non è un paese per giovani, Mr. Enrico Letta.

Ed è da 2000 anni che Roma non è una città giovane, politicamente stabile o dinamica e – salvo per coloro che nel mondo si riconoscano nel Cattolicesimo – credibile negli impegni che prende, come documentato fin dai tempi delle Guerre Civili o dalle cronache di Tacito e tanti altri, come anche dalle vicende degli Angioini e degli Hohenstaufen e dalle scelte fatte da ortodossi e protestanti.

Ci vuole altro che una ‘lettera di intenti’ per convincere i corpi diplomatici e le elite politiche estere o le oligarchie finanziarie e le redazioni di mezzo mondo …

originale postato su demata