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Mattarella Presidente, il sogno di don Sturzo e padre Sorge si avvera?

31 Gen

Sergio Mattarella è il nuovo Presidente degli italiani.
I lati positivi positivi sono tanti: è un galantuomo, un meridionale, persona colta, ha credito negli ambienti che contano italiani. Gli elementi critici sono nel dato anagrafico (73 anni) e nella provenienza non laica, ex democristiana,come nel suo appaesament nel PD, oltre ad essere poco conosciuto dagli italiani e all’estero.

Che presidente sarà Sergio Mattarella è facile dirlo: possiamo prevedere che si ispirerà a Bartolomeo Sorge, un gesuita, teologo e politologo italiano, esperto di dottrina sociale della Chiesa, ed esponente del cosiddetto Cattolicesimo democratico.
padre_bartolomeo_sorge_imagefullPadre Sorge sj, durante gli Anni ’80 come direttore di Civiltà Cattolica, si fece protagonista di un movimento d’opinione per promuovere nei cattolici una nuova identità culturale e un nuovo ruolo politico, con l’obiettivo di una “rifondazione” della Democrazia Cristiana, e, dal 1986 al 1996, ha diretto l’Istituto di Formazione Politica Pedro Arrupe di Palermo, dal quale sostenne la cosiddetta ‘Primavera di Palermo‘.

Il padre, Bernardo Mattarella, più volte parlamentare, costituzionalista e ‘antimafioso’ della prima ora, già ne 1944 segnalava a don Luigi Sturzo, ancora negli Stati Uniti, che il separatismo siciliano «è comunque un movimento che occorre seguire e vigilare continuamente, anche per l’elemento poco buono da cui è circondato, la mafia, riportata dai feudatari separatisti all’onore della ribalta politica» e, in un articolo del 3 giugno 1944 su Popolo e Libertà, pubblicò un articolo in cui accusava i separatisti, accusandoli di avere «sulla coscienza la triste responsabilità di avere riunito attorno a sé, cercando di ripotenziarla, l’organizzazione più pericolosa e sopraffattrice che abbia afflitto, per lunghi anni, le nostre contrade.»

Dunque, l’elezione di Sergio Mattarella potrebbe rivelarsi anche un’ottima scelta, con l’uomo giusto al posto giusto.
Il problema è la macelleria politica che ha portato al suo nome.

Infatti, andando a sintetizzare, questa elezione:

  1. induce la generazione di ottuagenari al potere a credere davvero di poter resettare il Paese al 1994, quando proprio il Mattarellum scatenò l’inferno della Seconda Repubblica, o forse al 1978 quando tutta la politica italiana prese una brutta piega
  2. convince il Partito Demoratico ad essere in una posizione politicamente egemonica, mentre questo è vero solo negli ambienti neoaristocratici, mentre, al contrario, ben sia i democratici sia il ‘popolo’ sono di tutt’altra opinione
  3. lascia un vuoto enorme a ‘destra’, con un Alfano ‘ostaggio’ della Stabilità e un ‘Berlusconi’ umiliato più di quanto potessero le sentenze, ma anche a ‘sinistra’, dato che da dopodomani Matteo Renzi potrebbe affermare di aver ricomposto la ‘Balena Bianca’ democristiana.

Intanto, prendiamo atto che con Papa Bergoglio sj e Mattarella Presidente va a ricomporsi un tassello di quel progetto democratico che portò al soglio pontificio Giovanni XXIII e alla Casa Bianca John F. Kennedy, ma … il 1961 è tanto lontano.

originale postato su demata