Tag Archives: ostruzionismo

Il testamento biologico e l’ostruzionismo del Centrodestra

1 Feb

testamento_biologicoIl Disegno di legge sul testamento biologico è finalmente pervenuto ai lavori della Camera.
A differenza di tanti altre leggi, questa volta non è stata inserita la clausola “ove concluso in Commissione”, quindi se i commissari non riusciranno a terminare in tempo la discussione degli emendamenti, il testo passerà comunque all’Aula.

Infatti, già da oggi il Testamento Biologico potrebbe passare al vaglio dei Deputati, se non fosse che – in Commissione – una sparuta pattuglia di soli dieci onorevoli su ben 49 totali, non volendo accettare il volere di un’ampia e variegata maggioranza ha presentato circa 3.200 emendamenti al testo unificato, di cui solo 290 avevano i parametri per essere ammissibili.

Gli emendamenti ostruzionistici sono arrivati principalmente da parlamentari eletti o appartenenti alle liste di NCD, FI-PdL, UdC, ex Scelta Civica e Lega Nord. Tra loro non pochi medici.

La dichiarazione anticipata di trattamento (detta anche testamento biologico) è l’espressione della volontà da parte di una persona, fornita in condizioni di lucidità mentale, in merito alle terapie che intende o non intende accettare nell’eventualità in cui dovesse trovarsi nella condizione di incapacità.

Non sopravvivere attaccato ad una macchina contro la tua volontà.
Firma la petizione contro gli ostruzionisti.

Demata

Decreto Imu-Bankitalia: democrazia violata?

30 Gen

Ieri, per la prima volta nella storia, il presidente della Camera, Laura Boldrini, ha deciso di applicare la cosiddetta «ghigliottina» sul Decreto Imu-Bankitalia, per porre fine all’ostruzionismo, portandolo direttamente in votazione, in quanto se non fosse stato approvato entro la mezzanotte, si sarebbe dovuta pagare la seconda rata dell’Imu.

Scoppia la bagarre, forse ‘tafferugli’, poi si vota e la norma viene approvata con 236 voti favorevoli e 209 contrari.

Democrazia violata? Forse. Non nelle ‘regole’, ma nella sostanza, cosa forse anche peggiore.

Al momento dell’intervento di Laura Boldrini (ndr. la ‘ghigliottina) mancavano in aula ben 195 deputati e la proposta di legge è passata con soli 27 voti.
Quale sarebbe stato l’esito mezz’ora prima o mezz’ora dopo, quando – si ipotizza – i presenti potevano essere altri? E, soprattutto, di quale maggioranza a sostegno del governo parliamo, se circa la metà dei ‘sostenitori’ erano fuori dall’aula al momento del voto?
Si possono invocare l’ostruzionismo parlamentare e l’urgenza, se alla Camera vengono dati giorni ed ore per discutere un provvedimento così importante che riguarda le proprietà immobiliari degli italiani e la Banca d’Italia? E perchè unire due provvedimenti così critici e importanti?

Intanto, dopo un blocco delle pensioni ed un Fiscal Compact su cui – oggi – recrimina persino la Germania, ci ritroviamo con una riforma fiscale e una ristrutturazione di Bankitalia (cioè dell’Euro) approvate di fretta e furia da un Parlamento per un terzo assente.

Laura Boldrini ha adempiuto ad una esigenza nazionale e sovranazionale, poco altro poteva fare, ma il metodo, oltre ad essere potenzialmente scorretto, si è già rivelato pernicioso.

originale postato su demata

Legge elettorale, la paura fa 42,5

7 Nov

La commissione Affari costituzionali ha emendato la proposta di legge elettorale prevedendo una soglia del 42,5% per conquistare il premio di maggioranza. Contrari PD ed IdV, mentre Mannheimer ci informa che solo il 36% degli elettori sarebbe a favore del premio.

Bersani sostiene che «qualcuno teme che governiamo noi» ed Anna Finocchiaro preferirebbe, tra le diverse ipotesi, addirittura «un premio al primo partito del 10-12%», che potrebbe beneficiare il PD come il M5S. Intanto, sempre il buon Mannheimer ci fa sapere (link) che un suo recente studio rileva che poco più del 50% degli intervistati sarebbe incline ad un sistema proporzionale puro.

Un premio di maggioranza con una soglia del 40% (proposta PD) o del 42,5% (emendamento in Commissione dell’on. Rutelli), praticamente irraggiungibile se esiste una terza forza, il Movimento Cinque Stelle, che potrebbe attestarsi tra il 15 ed il 25%.  Non a caso, la Commissione ed il Parlamento dovranno stabilire cosa fare delle poltrone di Palazzo Madama che resterebbero vacanti se nessuno superasse il limite fatidico.
In un Parlamento che, comunque andranno le prossime elezioni, potrà garantire la stabilità solo a patto di garantirsi la maggioranza in Senato e Camera con una Grosse Ammucchiata, dato che anche un bambino arriva a capire che i numeri prefigurano che nessuna coalizione supererà il 50,1% dei seggi alla Camera e, soprattutto, al Senato.

Non è un caso che Renato Mannheimer scriva che ‘i partiti sembrano pensare sempre più spesso a un sistema elettorale che permetta loro di vincere le prossime elezioni. Tanto che le regole che propongono mutano in relazione agli esiti dei sondaggi di cui via via vengono a disporre. Un’ottica miope e di breve periodo che non fa il bene del Paese.”

E c’è chi scommette che alla fine si voterà con il Porcellum, al massimo leggermente modificato.
Per ora, nessuno si pone il quesito più rilevante: cosa faranno gli eletti del M5S allorchè arriveranno alla Camera (come al Senato) con almeno un centinaio di onorevoli e senatori?

Siamo davvero sicuri che i lavori parlamentari riusciranno ad andare avanti e che i ‘contestatori’ – ormai soggetto politico democraticamente eletto – non godranno di ampio appoggio dell’opinione pubblica, mentre c’è un Presidente della Repubblica che è agli stralci del suo mandato?

originale postato su demata