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Roma e il mistero dei Centri per immigrati

27 Dic

(tempo di lettura 5 minuti)

Roma Capitale ha una apposita voce di Bilancio per i Diritti sociali, politiche sociali e famiglia e, per il 2021 erano previsti oltre 40 milioni di euro in interventi per l’infanzia e i minori e per asili nido, per il servizio necroscopico e cimiteriale, per la disabilità, per gli anziani, per le famiglie, per il diritto alla casa e per soggetti a rischio di esclusione sociale, inclusi i richiedenti asilo e gli immigrati stranieri non europei.

Andando al Piano Esecutivo di gestione 2021, il Comune di Roma Capitale riporta per gli immigrati, i rifugiati e i richiedenti asilo di porsi due Obiettivi Gestionali con tanto di risultati attesi:

  1. migliorare l’offerta dei servizi socio-educativi del territorio attraverso iniziative di aggiornamento e condivisione di modelli operativi e competenze già sperimentate nell’ambito dell’intercultura”
  2. riorganizzare del servizio di accoglienza e supporto agli individui di maggior tutela” tra cui anche gli stranieri, oltre ad anziani, indigenti e disoccupati.

Del resto, siamo nella città dell’accoglienza, dove la Caritas garantisce ogni anno oltre 385mila pasti distribuiti, 210mila pernottamenti, 13mila prestazioni sanitarie, 52mila visite domiciliari a malati e anziani: certamente il Comune non può certo tirarsi indietro, né come aiuto sociale né come resilienza al declino.

Dunque, arrivati alla fine del 2021, fa davvero strano leggere sul Bollettino Statistico di fine anno che il Comune di Roma ha accolto solo 1951 ‘ospiti’ nei 50 Centri di accoglienza per Immigrati, rifugiati e richiedenti asilo, che finanzia.

Strano non perchè 1.951 ospiti non siano pochi, rispetto a quanto fa la Caritas: in 365 giorni diventano quasi 700mila pernottamenti e almeno il doppio di pasti caldi.

1.951 sono ‘pochi’, perché ce ne sono tanti di più, stranieri e non, dato che Roma non è né un piccolo centro, avendo circa 3 milioni di abitanti, né sarebbe una città povera, vantando un PIL da 154.000 milioni di euro in forte crescita (+ 9,2% entro il 2025 secondo l’Osservatorio del Terziario Manageritalia).

Piuttosto, finita la campagna elettorale, come la mettiamo se nel 2021 si sono spesi i 41 milioni vincolati, lasciando per gli stessi servizi solo 4 milioni per il 2022 e il 2023?
Inoltre, se si è speso in quantità per l’aiuto sociale e l’inflazione decolla, quand’è che arrivano gli interventi per la resilienza dal declino occupazionale ed economico delle categorie meno istruite e tutelate?
E cosa dire se, non la città dell’accoglienza, ma la sola provincia di Como dal 19 settembre 2016 al 31 ottobre 2018, ha accolto 7.019 richiedenti asilo?

Demata

Dopo Christchurch arriva il bando sui Social per i negazionisti? Inclusi quelli ‘climatici’?

19 Mar

Ormai, dovremmo “aver imparato la lezione con la questione dei migranti e cioè quanto facile sia approfittarsi della libertà d’espressione per promuovere le subculture della violenza verbale sul web, terreno fertile per episodi drammatici come l’attentato terroristico alle moschee in Nuova Zelanda“. 

Brenton Tarrant ha dimostrato quanto virulenta possa essere la propaganda razzista o suprematista in Europa, se è pervenuta a fomentare un ‘lupo solitario’ dall’altro capo del mondo: “quella violenza è figlia dell’odio cieco spacciato per “la mia opinione” e amplificato da chi, su quell’odio, ha costruito una carriera.
I commenti privi di fondamento, costruiti su fake news o su dati manipolati non sono differenza di vedute, ma veleno per il vivere collettivo, quello stesso veleno che mangiamo, beviamo, respiriamo e che i negazionisti dicono, semplicemente, non esista”. (

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I commenti privi di fondamento, come quelli costruiti su fake news o su dati manipolati NON sono opinioni.

Dunque, mentre i razzisti sono diventati ormai un ampio problema di intelligence mondiale, dopo avergli lasciato campo libero dinanzi alle emergenze umanitarie siriane e libiche pur a fronte di precise verità scientifiche, adesso arrivano i “negazionisti climatici” a sciacallare sul nuovo grande tema del mainstream globale dei prossimi anni.

Da ieri uno dei principali portali di news olandesi, Dutch News, e la corrispettiva NPO1 Tv hanno esteso il bando verso i negazionisti razzisti (già esistente in molti paesi) anche a chiunque “diffonda commenti senza senso, come affermare che il Cambiamento Climatico è una bufala o che l’anidride carbonica non ha un impatto sul Riscaldamento Globale”.

Cambiamento Climatico cosa diversa da Riscaldamento Globale cosa altra da Buco nell’Ozono: iniziamo a prender nota per evitare di fare la SOLITA confusione.

Censura?
No, la Scienza NON ha opinioni, non le prevede neanche, al massimo ‘diversi contributi’ che comportano ‘minority report’ , non ‘tesi e antitesi’ le une opposte alle altre: la Scienza NON ha fazioni.

La Scienza formula ‘sintesi’ e non ‘ipotesi’ (cioè opinioni), perchè il suo scopo primario è la verifica delle ‘tesi’ e delle ‘antitesi’.
Nel caso dell’Ambiente o del Clima, inoltre, non è la Scienza bensì la Natura a decidere le “condizioni di laboratorio” e da tempo  siamo oltre la dinamica empirica della tesi-antitesi: siamo nel mondo  sperimentale dei fatti/eventi e loro campionamento statistico – verifica diretta e inversa – esito/soluzione.

La nostra Società – pur di dare voce a tutti ma proprio tutti – è dubitativa per Dogma: è il frutto del Pensiero Debole.  Invece, la Scienza è assertiva (perchè si esprime solo DOPO essersi tolta il dubbio) e questo non rientra nel Bon Ton della post-Verità. 

Una post-Verità che è già ben oltre il limite di guardia, se già è riuscita a disperdere decenni di studi e di verità scientifiche sulla razza umana, mentre impera sovrana la confusione ‘social’ riguardo medicina e nutrizione.

In Italia, poi, abbiamo alcuni ‘primati’, come quello dei nostri sismologi processati per non aver dato l’allarme per un terremoto prevedibile … quell’altro delle aggressioni a docenti di materie tecnico-scientifiche nelle scuole … quello dell’Ambiente ‘regionale’ ridotto a lucrativa raccolta dei rifiuti … ci sono No-vax persino per la meningite il cui incremento aveva sollevato l’allarme … chi ha controllato che i propri figli abbiano ben studiato i primi tre capitoli del testo di Scienze in I media o … quante volte le Scienze dell’ultimo anno delle superiori sono state materia per l’esame di stato.

Più che negazionisti, da noi tanti sono “tranquillizzazionisti” , come li definisce Massimiliano Sfregola sul Fatto Quotidiano: “relax, le auto non inquinano, il cemento non ha divorato mezzo Paese, le acque sono pulite e nessuno toccherà mai il sacro diritto di consumare“, salvo che “i media facciano la loro parte: proteggano la libertà d’espressione presa in ostaggio, non la sua grottesca parodia funzionale all’ignoranza e a chi ha deciso di sfruttare le maglie larghe della democrazia per diventarne il megafono.”

Tranquillizzazionisti di ogni fronte e specie politica, sia chiaro, e non necessariamente haters o fakers o ‘negasionisti’ veri e propri.

Ci sono i ‘tranquilli che – sedotti dalla propria nostalgia del ‘tempo antico’ – credono che l’Italia debba diventare un paese rurale e turistico (cioè come Santo Domingo?) , ma evitano di dire che non ci saranno le pensioni perchè tra 15-20 anni saremo meno di 40 milioni in tutto … con i redditi di un paese rurale e turistico, non quelli di un’economia industriale avanzata … come era l’Italia fino ad una ventina di anni fa, prima di esportare nel mondo “filiali”, know how e posti di lavoro … privandosene a casa, viste le tasse e i disservizi diffusi.

Inoltre, trattandosi di notizie spesso ‘aziendali’ o ‘borsistiche’ è sfuggito a molti che c’è una bella fetta di inquinamento industriale a noi ‘sgradita’ che abbiamo smantellato decenni fa in Europa e che fu trasferita in Asia: ecco il perchè di regole e richiami diversi tra Occidente e Oriente, come della ‘strana idea di un Italia ‘caraibica’ senza soldi per le pensioni e gli investimenti.

“Tranquilli” che in tanti che stanno iniziando ad informarsi e che meriterebbero di incontrare informazioni chiare, semplici e complete, se il primo problema è che spesso il pensiero empirico li invoglia a paragonare i fenomeni climatici con un disastro aereo od un’eruzione vulcanica, che sono dei ‘puntini sulla mappa’ rispetto ad un fatto globale che interessa tutto il pianeta e si sviluppa nei decenni (per ora).
Basta vedere gli equivoci e le polemiche sull’impatto ambientale ‘globale’ di una “cosa semplice” con il traforo Tav in Piemonte … 

“Tranquilli” che, non appena hanno iniziato ad informarsi, qui in Italia si sono trovati con il ritorno dei negazionisti pro-inceneritori … 

Dutch News ha annunciato ufficialmente di non ‘diventare megafono’ di negazionisti e haters, molte altre testate giornalistiche internazionali lo fanno e basta o l’hanno avviato da qualche tempo.

La virulenza dell’odio suprematista che circola in Europa ha colpito dall’altro capo del mondo, ma Tarrant non era in alcun modo stato ‘notato’ dai servizi, confondendosi nel magma social che diffonde le “opinioni” degli haters, dei fakers e dei negazionisti .

Intanto, Facebook ha raggiunto il ‘limite’ con la diretta video del massacro delle moschee di Christchurch: qualcosa cambierà.

Resta da vedere le redazioni e gli amministratori dei siti nei singoli paesi da che parte decideranno di stare: il consenso ‘grasso’ dei rotocalchi social o l’informazione della pubblica opinione?

Demata

Matteo Salvini: l’uomo ‘nero’ dell’Italia sulla stampa mondiale?

28 Gen

Non solo i grandi editori europei, ma anche le agenzie USA o i giornali di nicchia ed i ‘fogli’ commerciali parlano molto dell’Italia ed al centro dell’attenzione c’è Matteo Salvini.

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Andando ai contenuti, il ‘tormentone’ è sempre lo stesso.

Me Mola Madrid (Spagna): Il leader della Lega affronta un’accusa di rapimentoIl Tribunale dei ministri di Catania ha chiesto l’autorizzazione al Senato (il leader di estrema destra Lega è senatore per la Calabria meridionale) per accusare il ministro di “sequestro di persona persone aggravate “, perché credono che, “abusando dei suoi poteri, privò ​​della libertà” 177 immigrati, che alla fine toccarono terra dopo cinque giorni di navigazione e altri cinque giorni di blocco al porto. I magistrati ritengono che quelle persone furono trattenute senza giustificati motivi e in condizioni fisiche e psicologiche critiche”.

Challenges (Francia): Matteo Salvini testa di ponte delle grandi manovre di nazionalisti e dei sovranisti in tutto il continenteMatteo Salvini, ministro degli Interni e leader della Lega – formazione con ‘accento’ fascista – guarda ad Oriente per rafforzare le sue alleanze. Dopo Viktor Orban, l’ultra-conservatore Primo Ministro ungherese, che ha ricevuto a Milano il 28 agosto, si è incontrato il 9 gennaio con il polacco Jaroslaw Kaczynski, leader del Presidente del Partito per il Diritto e la Giustizia“, … di destra cattolica ultraconservatrice, al punto da  paragonare l’estensione dei diritti civili in Europa ad una «malattia» da cui  difendersi.

The Spectator, (Regno Unito): La Gran Bretagna si è disamorata dell’Italia, così come gli italiani “Gli italiani erano la nazionalità che tutti volevano copiare. Non più, l’Italia non ama più se stessa. Costantemente risulta come una delle nazioni più infelici in Europa  e questo ha messo radici ancor prima della piaga della disoccupazione giovanile, che attualmente si attesta al 31,9 per cento. L’Italia ha anche la più alta percentuale di bambini tra i 15 e i 24 anni non impegnati nell’istruzione, nell’impiego o nella formazione. È difficile dare una svolta a “bella figura” (un concetto italiano che significa “essere ben visti in società”). 

E questa è una delle fotografie che mandano in giro i giornali parigini …

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Matteo Salvini – foto Le Parisien

MR East (Danimarca): Salvini chiude il secondo centro migratorio italiano a Roma “Secondo i media italiani, la decisione ha incontrato proteste, anche da parte del sindaco della città di Castelnuovo di Porto, dove si trova il centro. I bambini vanno a scuola qui e ora devono lasciare il villaggio. I giovani migranti hanno iniziato la loro integrazione qui e non sanno dove andare, dice il sindaco Riccardo Travaglini.”

Wikipedia (DE): Global Compact per una migrazione sicura, ordinata e regolare “Italia si è astenuta all’Assemblea generale delle Nazioni Unite il 19 dicembre 2018 (ndr. non aderendo formalmente al Patto per la gestione delle migrazioni dell’ONU, che non è vincolante come un trattato). Il vero capo del governo è Salvini, come si è scoperto di nuovo, con il recente cambiamento di rotta l’Italia continua a perdere credibilità “

AP News (USA): Un ministro italiano snobba l’olocausto dei migranti  “Il leader del partito della Lega, Matteo Salvini, ha twittato una preghiera sulla Giornata internazionale della memoria dell’Olocausto per “milioni di vittime del nazismo”, così che “la follia omicida non si ripete”.  Salvini, che  si rifiuta di lasciare che le navi di soccorso private portino in Italia i migranti soccorsi nel Mar Mediterraneo, ha anche usato la funzione religiosa di domenica per difendere la posizione del suo governo contro il permesso di ingresso ai migranti.”

Die Welt, Germania: Come la Destra italiana deporta nella criminalità i migranti I migranti sono sbattuti per strada. Il ministro dell’Interno Salvini sgombera le case dei rifugiati  e mette in numero imprecisato di migranti per strada senza una nuova casa. Un aumento della prostituzione e della criminalità ben prevedibile. Senza un permesso di soggiorno temporaneo nessuno affitterà loro un appartamento. Senza una residenza non otterranno il permesso di soggiorno e non troveranno in lavoro, che a sua volta è necessario per soggiornare.”

Dalla varietà delle testate consultate, gli aspetti che inquietano l’opinione pubblica (cioè i cittadini) delle altre nazioni sono chiari: l’Italia si avvia a ripetere gli incidenti e l’autarchia voluti da Benito Mussolini?
Noi italiani non ci crediamo, noi sappiamo che il Presidente del Consiglio è l’avvocato Giuseppe Conte, ma agli stranieri il dubbio sta venendo …

Demata

Virgilio, Eneide: “In pochi a nuoto arrivammo qui sulle vostre spiagge …

26 Gen

“In pochi a nuoto arrivammo qui sulle vostre spiagge.
Ma che razza di uomini è questa? Quale patria permette un costume così barbaro, che ci nega perfino l’ospitalità della sabbia; che ci dichiara guerra e ci vieta di posarci sulla vicina terra. 
Se non nel genere umano e nella fraternità tra le braccia mortali, credete almeno negli Dei, memori del giusto e dell’ingiusto. “
[Virgilio, Eneide, Libro I 538-543]

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“Huc pauci vestris adnavimus oris.
Quod genus hoc hominum? Quaeve hunc tam barbara morem permittit patria? Hospitio prohibemur harenae; bella cient primaque vetant consistere terra. 

Si genus humanum et mortalia temnitis arma, at sperate deos memores fandi atque nefandi.”

Demata

La verità sulle politiche migratorie italiane in quattro immagini

27 Gen

Quella di seguito è una foto del Department of Agriculture statunitense, scattata prima del 1953, e mostra un accampamento per circa 500 lavoratori rurali migranti (chicanos stagionali) nella  Stanislaus County, San Joaquin, California.

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Quest’altra è una fotografia del 1962 e mostra gli alloggi predisposti dalle Autorità e/o dalle Aziende per i lavoratori italiani emigrati temporaneamente in Svizzera.

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In quest’altra immagine, attuale, possiamo vedere un sistema modulare di abitazioni per lavoratori temporanei che si sta diffondendo in tutto l’Oriente, dall’Arabia all’Indonesia, e sta iniziando ad approdare anche nei paesi anglosassoni.

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E questa è una foto recente (La Repubblica) della tendopoli di San Ferdinando  nella piana di Gioia Tauro in Calabria, dove oltre mille braccianti migranti dall’Africa vivevano – fino all’incendio di stanotte – in condizioni igieniche e logistiche estremamente precarie.

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In tutti e quattro i casi parliamo di lavoratori temporanei provenienti da un altro stato e dei loro diritti.

Demata

Reddito di base: una soluzione liberale

8 Gen

Arriva il gelo e chi più esposto muore.

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Subito decollano i confronti con i circa 1.000 euro al mese (30 € circa al giorno) erogati per i profughi stranieri, dimenticando le decine e decine di miliardi – prelevati dai nostri redditi e dai nostri consumi – che spendiamo per il settore socio-sanitario ‘privato’ (enti morali, aziende o società che siano) … quali sono Inps, onlus e policlinici universitari fino alla (certamente benerita) Caritas.

Eppure, dal mondo liberal sono emerse, da oltre cinquant’anni, non poche proposte di reddito di base, tra cui – ad esempio – quella di Friedrich von Hayek.

“Pochi metteranno in dubbio che soltanto questa organizzazione [dotata di poteri coercitivi: lo Stato] può occuparsi delle calamità naturali quali uragani, alluvioni, terremoti, epidemie e così via, e realizzare misure atte a prevenire o rimediare ad essi”.

Per questa ragione, appare del tutto evidente “che il governo controlli dei mezzi materiali e sia sostanzialmente libero di usarli a propria discrezione” … “vi è ancora – scrive Hayek – tutta un’altra classe di rischi rispetto ai quali è stata riconosciuta solo recentemente la necessità di azioni governative, dovuta al fatto che come risultato della dissoluzione dei legami della comunità locale e degli sviluppi di una società aperta e mobile, un numero crescente di persone non è più strettamente legato a gruppi particolari su cui contare in caso di disgrazia.
Si tratta del problema di chi, per varie ragioni, non può guadagnarsi da vivere in un’economia di mercato, quali malati, vecchi, handicappati fisici e mentali, vedove e orfani – cioè coloro che soffrono condizioni avverse, le quali possono colpire chiunque e contro cui molti non sono in grado di premunirsi da soli, ma che una società la quale abbia raggiunto un certo livello di benessere può permettersi di aiutare”.

Successivamente, James Meade – nella sua nota analisi della compatibilità degli obiettivi di piena occupazione ed equilibrio della bilancia dei pagamenti, da tenere strettamente separate all’incontrario di come facciamo noi – elabora il concetto di “dividendo sociale”, ipotizzando che, in una società dal lavoro sempre più scarso, parte dei proventi del reddito personale non avrebbero più potuto essere coperti dal reddito da lavoro, proponendo pertanto un nuovo modello socioeconomico che include tra i suoi istituti anche un dividendo sociale, e cioè un beneficio pubblico indipendente dal contributo lavorativo personale ed uguale per tutti i cittadini.

Nel 1985 La Revue Nouvelle belga pubblica un numero monografico sul tema del reddito di base dal titolo “Une reflexion sur l’allocation universelle”, proponendo l’alleggerimento della legislazione sul lavoro, l’eliminazione del limite di età pensionabile e la sostituzione di ogni altra forma di welfare con un un reddito che fosse da solo sufficiente a coprire tutte le esigenze standard di una persona single.
Incredibile a dirsi, ma proprio questo modello è considerato incostituzionale dalla sinistra e dai sindacati nostrani …

Ma, se il settore sociosanitario ‘così com’è’ rappresenta un bacino di consenso primario per il PD ed i sindacati come per i Cinque Stelle, quel che non si comprende davvero è perchè il Centrodestra e – soprattutto la Destra – dimenticano del tutto la soluzione liberista del ‘reddito di base’, in un paese in piena deriva populista, con milioni di poveri e di sottoccupati, mentre l’economia stenta ad uscire dall’inviluppo della stagnazione e dell’overflow pubblico.

Stato Minimo: alleggerimento della legislazione sul lavoro, eliminazione del limite di età pensionabile, libera assicurazione dei lavoratori, sostituzione di ogni altra forma di welfare con un un reddito di base !
 
Demata

Migranti: le bugie su Papa Francesco

29 Apr

Anche Papa Francesco è umano e, dunque, pecca inevitabilmente, almeno stando alla dottrina cristiana, ed in quanto Re Assoluto dello Stato del Vaticano alcuni di questi ‘peccati’ sono ‘pubblici’.

Ad esempio, come la mettiamo se un’autorità spirituale mondiale condiziona pesantemente le politiche e le elezioni di USA, Italia e Germania quando afferma sui migranti  che “respingerli è un atto di guerra”, dimenticando che i trattati internazionali prevedono l’ingresso solo per i rifugiati di guerra?

Semplice: verifichiamo la notizia e scopriamo che il Papa non ha MAI fatto riferimento ai migranti, bensì a chi fugge dal proprio Paese a causa di un conflitto, e, soprattutto, crede che “anche i conflitti possono farci bene, perchè ci fanno capire le differenze, come sono le cose diverse. E ci fanno capire che se non troveremo la soluzione che risolve questo conflitto ci sarà una vita di guerra”.

O, anche, che dire di un leader mondiale che “chiede perdono” ai migranti affermando che sono “trattati come un problema, invece sono un dono”, mentre allo stato dei fatti i popoli più disponibili ed aperti verso culture diverse sono proprio gli europei artefici della multiculturalità?

Semplice: verifichiamo la notizia e scopriamo che il Papa non ha MAI fatto riferimento ai migranti, bensì chiede a “tutti i Paesi, finché perdura la situazione di precarietà, a estendere l’asilo temporaneo, a concedere lo status di rifugiato a quanti ne sono idonei, ad ampliare gli sforzi per portare soccorso e ad adoperarsi insieme a tutti gli uomini e le donne di buona volontà per una fine sollecita dei conflitti in corso”, i quali – comunque – anche secondo il Santo Padre “possono farci bene”.

E cosa dire se poi leggiamo titoli come “Migranti, Obama cita il Papa: Non servono muri. E lancia appello per Europa unita” e poi scopriamo che il presidente USA ha semplciemente ricordato all’Europa che “Francesco ha detto che i profughi non sono numeri, ma sono persone, che hanno volti e storie” e “che è necessario aumentare le spese sulla Difesa”?

Le questioni sono due: o i redattori dei nostri media non conoscono la differenza tra migrante e rifugiato oppure i direttori delle testate stanno manipolando l’opinione pubblica. Temo sia la prima che ho detto …

Inoltre, l’equivoco si è allargato a dismisura e potrebbe condizionare seriamente le prossime elezioni o referendum, se troviamo on line un appello /petizione ricco di adesioni anche autorevoli o significative che chiede “un’Europa dalle porte aperte, che garantisca ai migranti una via d’accesso sicura e legale senza costringerli a mettere a repentaglio la propria vita.”

E’ cosa nota che per i rifugiati già da due anni servisse un canale umanitario per dislocarli negli stati confinanti (vedi Grecia e Turchia) ed un cordone militare per impedire l’espansione di Isis e per contenere la reazione a volte incontrollata degli eserciti e delle milizie che difendono il territorio.

E’ meno noto che le notevoli difficoltà a gestire i rifugiati sono dovute innanzitutto alla marea di migranti che si infiltra tra di loro sperando di farla franca o, peggio, di campare di sussidi per un paio di anni alle nostre spalle.

Non sarebbe affatto male se i nostri media e chi amministra i nostri soldi iniziassero a distinguere i rifugiati dagli asilanti temporanei o dai migranti illegali.
Perchè creare una falsa querelle sui migranti – sfavorendo come ‘razzisti’ i vari soliti noti – mentre il Papa e il Mondo parlano di rifugiati e, sembrerebbe, si prefigura non la pace, ma la guerra?

Demata

I rifugiati, l’Europa e l’isolamento italiano

28 Gen

La Svezia si avvia ad espellere ‘fino ad 80.000’ rifugiati, cioè la metà dei 163 mila richiedenti asilo che ha accolto nel solo 2015, e i controlli alle frontiere sono stati reintrodotti in Danimarca, Francia, Germania, Austria, Norvegia e Svezia.

Al di là della Fortezza Europa e/o delle cospirazioni vere o presunte di turno, quello che è accaduto, sta accadendo e accadrà sul fronte dell’accoglienza coinvolge direttamente la credibilità italiana.

Infatti, fino all’arrivo di Matteo Renzi, solo l’Italia andava per mare praticamente a raccogliere i barconi dei migranti e accettava di verificare adeguatamente lo status di rifugiato tot tempo dopo l’accoglimento.
Poi, la politica dell’accoglienza italiana venne adottata dal resto dell’Europa e nel giro di pochi mesi i nostri cugini d’Oltralpe si sono trovati strade e stazioni piene financo in Norvegia con un mare di problemi … nonostante loro di stranieri in vent’anni ne avessero già accolti molti più di noi …

L’uomo della strada e l’uomo della City mitteleuropei non dimenticano questi dettagli, specialmente se dai loro media vengono a sapere che noi li accogliamo tutti ‘che tanto poi vanno altrove’. Oppure che dietro l’arrivo dei clandestini sotto casa loro ci sono i demoni scafisti trafficanti di uomini ma anche certe onlus che con i soldi pubblici danno aiuto anche agli irregolari o agli espulsi.

Sarà per questo che d’improvviso Renzi, il governo e quant’altro sono spariti dalle prime pagine? O forse sono bastati i commenti di Juncker sulle rassicurazioni italiane riguardo la bontà della Riforma Fornero così com’è?

Demata

Raiz, i migranti, il terrorismo e … le sue ragioni

16 Ott

Conosco Raiz da quando era solo Rheeno e gli Alma Megretta da quando lui era ancora bambino: tacciarlo di razzismo è pura follia.

Ma è anche vero che l’idea di ‘identificare preventivamente’ chiunque venga accolto presuppone l’esistenza di mura e bastioni tra noi e loro con corrispettivi varchi: è la Fortezza Europa di cui da anni si parla?

Si, la Fortezza esiste già, con i suoi bastioni a Lampedusa, Cadice, Calais eccetera. Ed esistono già nazioni come l’Ungheria e la Gran Bretagna che si stanno ‘sganciando’ dal sistema europeo.

E, d’altra parte, in una società che manda a piede libero delinquenti abituali o aggressori seriali con tanto di residenza in Comune e fascicolo in Commissariato, come difenderci dalla nuova strategia terroristica dei lupi solitari e degli accoltellamenti?

Il tutto senza parlare di Ebola che – come scoperto proprio ieri in UK – può resistere a terapie e restare ‘in stand by’ per molto tempo.

Quanto all’Italia nel suo specifico, dovremmo badare di più ai numeri: se gli immigrati sono quasi 10 milioni e hanno sempre un’età inferiore ai 50 anni, questo significa che sono all’incirca un quarto dell’intera popolazione under 40 …

Dunque, lasciamo in pace Raiz e, magari, leggiamo bene cosa scrive … se non vogliamo dopodomani doverci trovare a constatare i danni causati dalla nostra superficialità e/o dai paraocchi delle ideologie.

Demata

Terrore globale: nove domande

26 Giu

Questo ‘venerdì nero’ dovrebbe farci riflettere.

  1. Saint-Quentin-Fallavier è a tre ore da Torino e quattro da Milano: aumentare i filtri ai confini tra Francia e Italia conviene forse più a noi che a loro. O no?
  2. Sbarcare sulle spiaggie di Marsala non è molto più complicato che farlo ad El Kantaoui: se non è accaduto è solo grazie al cordone navale e militare che, mentre salva gente in mare, sorveglia l’area. Spiegarlo in TV non è peccato mortale …
  3. Non sappiamo se l’attentato francese e quello in Tunisia sono collegati, ma – a differenza con Al Qaeda che odiava Israele e gli USA – osserviamo un particolare accanimento verso la Siria, l’Iran e la Francia. Qualcuno sa speigarci perchè?
  4. Solo dai i siti delle organizzazioni umanitarie e di ambito militare possiamo apprendere che in Siria e Irak accadono cose ben peggiori di quelle accadute nella ex Jugoslavia o durante l’occupazione nazista dell’Ucraina. Come mai non lo troviamo in prima pagina anche sul resto dei media?
  5. Da mesi il limite di ‘non intervento’ è stato superato, perchè la situazione sanitaria sta degenerando, sia per l’incrementarsi dei conflitti con relativi profughi, sia per la promiscuità sessuale dei Daash (stupri) sia, soprattutto, per l’espandersi di nuove patologie come la MERS (una sorta di SARS ma molto più letale). C’è allarme sanitario, ma noi non lo sappiamo?
  6. Salvo l’Inghilterra e la Russia, non sembra che gli altri europei abbiano intenzione di intervenire nel Mediterraneo: siamo i soli tre stati ad avere basi navali ‘importanti’ a sud del 14° parallelo. Sarà questa la chiave di tante esitazioni e attriti internazionali, se Obama e Hollande volessero defilarsi ma senza perdere peso e potere?
  7. Mentre l’Italia (diretta interessata dagli eventi bellici) ha interessi preminentemente ‘difensivi’, il Vaticano ha da convincere noi e l’Europa ad accogliere un esodo biblico. Come si risolve questo problema in un paese dove il Welfare è misero e sprecone?
  8. I media nostrani come le agenzie internazionali hanno tenuto tutto questo fuori dal cartellone e la politica nostrana ci ha sorbito magliette truculente ed indignazioni buoniste. Andiamo ancora avanti con i talk show ‘chiacchiere e distintivo’ quasi fossimo a vita in una commedia all’italiana?
  9. Potremmo iniziare ad informare e valutare la situazione con la serietà che impone l’avvicinarsi di una gran brutta guerra?

Demata