Un condannato a morte affetto da problemi mentali, John Errol Ferguson, 65 anni, è stato giustiziato ieri sera in Florida, malgrado numerosi appelli e proteste di associazioni di malati, medici ed avvocati, intervenuti presso la Corte suprema degli Stati Uniti per chiedere la stop all’esecuzione. Lo rendono noto le autorità penitenziarie. John Ferguson, affetto da schizofrenia paranoica, è stato giustiziato con un’iniezione letale. Ogni appello è stato fino all’ultimo respinto.
Secondo Christopher Handman, avvocato della difesa, “Mr. Ferguson aveva una documentata storia clinica per una grave malattia mentale diagnosticata ripetutamente dai medici statali in istituzioni statali.” In realtà, quello che Ferguson aveva commesso per meritarsi la pena capitale non ha nulla a che vedere con la malattia mentale.
Infatti, il 27 luglio del 1977, John Ferguson, operaio della ‘Florida Power and Light’, entrava in casa di Margaret Wooden in Carol City con la scusa di controllare le prese elettriche. Dopo di che Ferguson estraeva una pistola, legava e bendava la donna e faceva entrare nella casa due uomini, Marvin Francois e Beauford Bianco, per continuare la ricerca di droga e soldi.
Due ore più tardi, il proprietario dell’abitazione, Livingston Stocker, ritornava a casa con cinque amici ed anche loro venivano legati, bendati e perquisiti, per poi essere rinchiusi nella camera da letto. Dopo poco, arrivava anche il fidanzato della Wooden, Michael Miller, anch’egli legato, bendato, e perquisito. Dopo di che Miller e la Wooden venivano portati in un’altra camera e gli altri sei uomini sono stati spostati nel salotto, dove accadeva l’inevitabile.
Infatti, a Marvin Francois, uno dei complici di Ferguson, cadeva la maschera sul volto e da lì iniziava una spietata esecuzione, alla quale sopravvivevano solo la donna e uno dei visitatori, Johnnie Sala, seppur ambedue gravemente feriti alla testa. Al suo arrivo, la polizia trovava sei cadaveri, tutti avevano le mani legate dietro la schiena ed erano stati colpiti alla nuca. Il massacro di Carol City era avvenuto.
Nel corso di altre rapine, pochi mesi dopo, nel 1978, John Errol Ferguson uccideva anche Belinda Worley, una studentessa diciassettenne di Hialeah, e Brian Glenfeldt, anche lui adolescente della stessa città. Inoltre, Ferguson è stato anche condannato per tentato omicidio durante la rapina di una coppietta ed era sospettato della brutale rapina-uccisione di una coppia di anziani in un motel di Miami.
John Errol Ferguson è stato un noto e pericoloso ‘mass murderer’ degli Anni ’70, con una sentenza alla pena capitale che lo attendeva dal 1978. Un malato di schizofrenia paranoide che credeva di essere il “Principe di Dio”, secondo il suo avvocato, un brutale rapinatore che eliminava i ‘testimoni’, secondo i fatti.
La famiglia di Belinda Worley non ha mai concesso il proprio perdono.
originale postato su demata
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