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L’Italia nel fango (tossico) di Gomorra e non solo

4 Nov

Il fango che sta sommergendo l’Italia e le sue istituzioni, ad opera di chi dovrebbe servirle, inizia ad essere intollerabile.

A partire da chi l’Italia vorrebbe riformarla, il Partito Democratico.
Gianni Cuperlo da giorni ha lanciato un appello agli altri candidati, a Epifani, alla commissione di garanzia: “cambiamo le regole in corsa. Fermiamo il tesseramento il prima possibile, entro pochi giorni. Non è un modo per comprimere la partecipazione perché le primarie saranno aperte, ma per dire stop alla degenerazione”.
E che degenerazione ci sia e ci sia stata lo dimostra la replica del deputato renziano David Ermini: “Fatemi capire: Cuperlo candida Crisafulli, lo fa eleggere e poi finge di scandalizzarsi? Prima fanno casino poi si scoprono verginelle”.
Intanto, Il segretario regionale pugliese Sergio Blasi, in una lettera a garanti e candidati, descrive una situazione surreale con “dibattiti congressuali tenuti di fronte a pochi iscritti, seguiti da votazioni a cui partecipano file di decine e decine di tesserandi in gran parte sconosciuti alla militanza e tutto sotto la regia di locali mercenari della politica” (fonte La Repubblica).

E di chi vorrebbe rottamarla, come Beppe Grillo.
Basti prendere nota dei silenzi del Movimento Cinque Stelle sul disastro ambientale campano, sulla riforma del catasto, sulla malasanità, sulle spese per ‘cultura e diritto allo studio’ di regioni, province e comuni, sull’INPS e le pensioni, su Cassa Depositi e Prestiti ed il grande Capitale italiano, eccetera eccetera.

Un movimento, il Cinque Stelle, che non riesce ad evolversi dal ‘marketing di base’ del blog grillino, non riesce ad aggregare un ‘qualcuno’ che sappia di politica finanziaria o internazionale, non ha potuto o voluto raccogliere adesioni e suggerimenti dalla blogosfera e dalla Rete, dei tanti che già prima del suo arrivo combattevano la loro battaglia per il rinnovamento del Paese.

Foto ANSA

Fino al ministro Cancellieri, che ha ammesso – al procuratore aggiunto Vittorio Nessi durante l’interrogatorio del 22 agosto – che: “si è trattato di un intervento umanitario assolutamente doveroso in considerazione del rischio connesso con la detenzione”, di avere ricevuto la telefonata di Antonino Ligresti in cui questi le rappresentava preoccupazione per lo stato di salute della nipote Giulia che, pare, “rifiutasse il cibo in carcere” e ha ammesso anche di aver “sensibilizzato i due vice capi del Dap, perché facessero quanto di loro stretta competenza per la tutela della salute dei carcerati”.
Intanto, proprio da una conversazione di Giulia Ligresti intercettata dalla Guardia di Finanza (fonte TGcom24), emergono dettagli su Pier Giorgo Peluso, figlio proprio del ministro Cancellieri: “E’ entrato da noi un anno fa come direttore generale, è uscito ieri e in consiglio gli hanno deliberato la buona uscita di cinque milioni e mezzo, capito?”

Foto da Paesesera

E, dulcis in fundo, vengono desecretate le dichiarazioni del pentito di camorra Carmine Schiavone, rese ben 20 anni fa agli inquirenti, e scopriamo che lo Stato e il Parlamento italiani hanno lasciato avvelenare oltre 300 chilometri quadrati (Terra dei Fuochi: FATE PRESTO), non solo Campania, ma anche Basso Lazio e Molise.

Incredibile ma vero, l’audizione del pentito secretata fu presieduta proprio dal fondatore della Lega per l’Ambiente e delle Liste Verdi, Massimo Scalia, professore di Fisica Matematica al Dipartimento di Matematica dell’Università La Sapienza di Roma, il cui nome è legato alle battaglie contro il nucleare e per le energie sostenibili.

Da Grillo e Matteo Renzi, passando per la sinistra radicale e i moderati centristi, sembrerebbe quasi che l’idea imperante sia quella di arrivare al potere e ‘poi vedremo’, come se gli italiani avessero ancora voglia di firmare assegni in bianco.

Quanto al caso di un ministro della Giustizia che conversa amabilmente con indagati e congiunti di detenuti a loro volta ex ‘datori di lavoro’ di suo figlio … siamo senza parole.

E come non parlare di questione sovranazionale se uno Stato ha abbandonato milioni di cittadini nelle mani della mafia casalese, lasciando che il disastro ambientale prolificasse e che tutto restasse sotto silenzio, mentre addirittura il leader degli ambientalisti manteneva il segreto.
E come non chiedersi per quali oscure logiche e superficialità Roma e i suoi Parlamenti abbiano sempre trascurato fatti gravissimi che accadevano alle porte dell’Urbe.

La questione ‘rapporti tra istituzioni e mafie’ in Italia dovrebbe essere al centro del dibattito, visti i decenni e i costi che serviranno per risanare territori e società. Oppure, in alternativa, Grillo e Renzi dovrebbero spiegarci come intendono ‘liberarsi’ del Meridione.

Ma, forse, non è solo fango quello che sta sommergendo l’Italia.
Forse, è mero oblio.

originale postato su demata

Audizione del pentito Carmine Schiavone: camorra e massoneria

3 Nov

Nel leggere le parole di Carmine Schiavone, pentito di mafia, non è possibile non chiedersi cosa abbia fatto lo Stato italiano per fermare un immane disastro ambientale e perchè i diversi Parlamenti che si sono avvicendati abbiano secretato simili notizie, perchè i Governi non sono intervenuti per bonifiche che attendono ormai da 20 anni.
Ma anche c’è da chiedersi come sia potuto accadere che da mezza Europa siano potuti convergere verso Napoli rifiuti di tossicità incommesurabile, proprio mentre gli slogan razzisti inneggiavano ‘alla monnezza da lavare col fuoco del Vesuvio’ e, comunque, eludendo controlli, come quelli tedeschi, che seri dovrebbero essere.

La domanda, ineluttabile, che viene è molto semplice: quando gli autori, le menti, di questo enorme disastro ambientale si sono resi conto di star causando un mostruoso genocidio?
E, allora, perchè hanno continuato?

Audizione del pentito di Camorra Carmine Schiavone alla Commissione Parlamentare d’inchiesta durante la seduta del 7 ottobre 1997 – pag. 22

  • Carmine Schiavone: Il settore dell’immondizia, invece, era gestito, come riscossione soldi, dall’avvocato Chianese, il quale era il coordinatore a livello un po’ massonico, un po’ politico …
  • Presidente Massimo Scalia: Che significa “un po’ massonico, un po’ politico”?
  • Carmine Schiavone: Parecchi avevano il grembiulino, vecchi grembiuli …

Audizione del pentito di Camorra Carmine Schiavone alla Commissione Parlamentare d’inchiesta durante la seduta del 7 ottobre 1997 – pag. 35

  • Presidente Massimo Scalia: Lei ha detto che i rifiuti venivano dall’Italia del Nord e dall’Europa: venivano per conto loro o avete anche svolto un ruolo di procacciatori?
  • Carmine Schiavone: Non per conto loro, l’avvocato Chianese aveva introdotto Cerci in circoli culturali ad Arezzo, a Milano, dove aveva fatto le sue amicizie. Attraverso questi circoli culturali, entrò automaticamente in un gruppo di persone che gestiva i rifiuti industriali, tossici o meno.

Audizione del pentito di Camorra Carmine Schiavone alla Commissione Parlamentare d’inchiesta durante la seduta del 7 ottobre 1997 – pag. 36

  • Presidente Massimo Scalia: Lei sta dicendo una cosa precisa: che questi rifiuti dal nord dell’Italia o addirittura dall’estero non arrivavano in Campania da soli, ma che l’avvocato Chianese era in grado di organizzare il traffico attraverso circoli culturali e amici.
  • Carmine Schiavone: Erano circoli culturali che stavano al nord, al sud al centro, in tutta Italia e Europa.
  • Presidente Massimo Scalia: Quindi il traffico era organizzato per far arrivare i rifiuti in Campania, nell’area del casertano? Quali erano questi collegamenti precisi, se vi era un’attività che potremmo definire di promotion.
  • Carmine Schiavone: Faccio un solo nome: so che Cerci stava molto bene con un signore chiamato Licio Gelli …
  • Presidente Massimo Scalia: Se lei parla di Licio Gelli ci fa sospettare che questa organizzazione fosse ben orchestrata e vi fosse in qualche modo un settore della Massoneri ache si occupava di questi affari.
  • Carmine Schiavone: Non lo so; questo lo lascio pensare a lei. So che a Milano c’erano grosse società che raccoglievano rifiuti, anche dall’estero, rifiuti che poi venivano smaltiti al sud. So che in Lombardia c’erano queste società che gestivano i rifiuti ma non so chi erano i proprietari.

Audizione del pentito di Camorra Carmine Schiavone alla Commissione Parlamentare d’inchiesta durante la seduta del 7 ottobre 1997 – pag. 30

  • Presidente Massimo Scalia: Lei ha alluso al fatto che alcuni esponenti politici erano legati in qualche modo alla Massoneria …
  • Carmine Schiavone: Perchè non lasciamo da parte i politici?
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 originale postato su demata

The declassified hearing of a mafia turncoat on waste traffic in Naples

2 Nov

Reading the words of Carmine Schiavone, the Casalesi mafia turncoat, you wonder why the Italian government to stop a so huge environmental disaster and why the various parliaments – that have come and gone – have secreted similar news. Why governments were waiting for 20 years.
But you have to wonder how that could happen that half of Europe was able to converge on Naples a enormous waste, just while North Italian racist slogans were chanting ‘Oh God,  wash their rubbish with the fire of Vesuvius ‘ and, anyway ,how was possibile evading controls , such as those Germans, who should be serious .

The question, inevitable , which is very simple: when the authors of this huge environmental disaster realized that they are the killers of monstrous genocide?
And then ,why they have continued ?

Hearing of the Camorra turncoat Carmine Schiavone by Italian Parliamentary Commission of Inquiry at its meeting on October 7, 1997 – p. 9 (declassified October 31, 2013)

  •     President Massimo Scalia : When the waste has become an ​​activity of the clan ?
  •     Carmine Schiavone : This situation immediately became operational and began to pour money into the coffers of the state …
  •     President Massimo Scalia : You mean in the coffers of the clan ?
  •     Carmine Schiavone : It ‘the same , more or less.
  •     President Massimo Scalia : Why do you say that is the same ?
  •     Carmine Schiavone : I am embarrassed. I was referring to the coffers of the clan as a clan of state …
  •     President Massimo Scalia : It is your state !
  •     Carmine Schiavone : The Mafia and the Camorra could not exist if it was not the state … If Institutions want not the existence of a clan, what possibility to exist?

Hearing of the Camorra turncoat Carmine Schiavone by Italian Parliamentary Commission of Inquiry at its meeting on October 7, 1997 – p. 28 (declassified October 31, 2013)

  •     President Massimo Scalia : How much money have entered into cash by pertita waste ?
  •     Carmine Schiavone : As far as I know, from 2-3000 millions (of lire) in 1990
  •     President Massimo Scalia : So little?
  •     Carmine Schiavone : But in the common fund , with which he was paying monthly , not in private funds . I did seize the state 2.200 billions (of lire) and I think there are still few , it does not add up . There are also properties that can not be seized abroad , for example in Brazil , Spain. There are properties in Germany , in France.

Hearing of the Camorra turncoat Carmine Schiavone by Italian Parliamentary Commission of Inquiry at its meeting on October 7, 1997 – p. 22 (declassified October 31, 2013)

  •     President Massimo Scalia : You spoke of radioactive sludge from Germany. Can tell us something more?
  •    Carmine Schiavone : No. I just know that this sludge coming in lead logs of 50 cm, a bit long . Someone told me.

Hearing of the Camorra turncoat Carmine Schiavone by Italian Parliamentary Commission of Inquiry at its meeting on October 7, 1997 – p. 32 (declassified October 31, 2013)

  •     President Massimo Scalia : You was involved into the construction of the expressway connecting Napoli- Caserta … there is a natural suspicion that, with respect to such large volumes of business , there were …
  •     Carmine Schiavone : This does not happen only in Italy and in Germany , one of our affiliates – who had 99 company – built the highway from Baden- Baden to Monaco with a renevue of 27 billion marks. So it’s no wonder , it’s not only in Italy , but unfortunately  we are accustomed to think that  Italians are all thieves , but this happens in France , in Europe , to not speak of South America.

Hearing of the Camorra turncoat Carmine Schiavone by Italian Parliamentary Commission of Inquiry at its meeting on October 7, 1997- p. 30 (declassified October 31, 2013)

  •     President Massimo Scalia : You alluded to the fact that some politicians were related in some way to Freemasonry …
  •     Carmine Schiavone : Why do not we leave aside the politicians?

originale postato su demata

Audizione del pentito Carmine Schiavone: politica e camorra

2 Nov

Nel leggere le parole di Carmine Schiavone, pentito di mafia, non è possibile non chiedersi cosa abbia fatto lo Stato italiano per fermare un immane disastro ambientale e perchè i diversi Parlamenti che si sono avvicendati abbiano secretato simili notizie, perchè i Governi non sono intervenuti per bonifiche che attendono ormai da 20 anni.
Ma anche c’è da chiedersi come sia potuto accadere che da mezza Europa siano potuti convergere verso Napoli rifiuti di tossicità incommensurabile, proprio mentre gli slogan razzisti inneggiavano ‘alla monnezza da lavare col fuoco del Vesuvio’ e, comunque, eludendo controlli, come quelli tedeschi, che seri dovrebbero essere.

La domanda, ineluttabile, che viene è molto semplice: quando gli autori, le menti, di questo enorme disastro ambientale si sono resi conto di star causando un mostruoso genocidio?
E, allora, perchè hanno continuato?

Audizione del pentito di Camorra Carmine Schiavone alla Commissione Parlamentare d’inchiesta durante la seduta del 7 ottobre 1997 – pag. 9

  • Presidente Massimo Scalia: Quando quello dei rifiuti è diventato un settore di attività del clan?
  • Carmine Schiavone: Questa situazione diventò subito operativa e cominciarono a versare soldi nelle casse dello stato …
  • Presidente Massimo Scalia: Vuol dire nelle casse del clan?
  • Carmine Schiavone: E’ lo stesso, più o meno.
  • Presidente Massimo Scalia: Perchè dice che è lo stesso?
  • Carmine Schiavone: Mi confondo. Mi riferivo alle casse del clan: era un clan di stato …
  • Presidente Massimo Scalia: Il vostro stato!
  • Carmine Schiavone: La mafia e la camorra non potevano esistere se non era lo Stato … Se le istituzoni non avessero voluto l’esistenza del clan, questo avrebbe forse potuto esistere?

Audizione del pentito di Camorra Carmine Schiavone alla Commissione Parlamentare d’inchiesta durante la seduta del 7 ottobre 1997 – pag. 28

  • Presidente Massimo Scalia: Quanto valeva complessivamente il business dei rifiuti, per i Casalesi, in tutto il periodo che lei conosce? Quanti soldi sono entrati in cassa dalla pertita rifiuti?
  • Carmine Schiavone: Per quanto ne so, dal 1990 2-3 miliardi (ndr. di lire)
  • Presidente Massimo Scalia: Così poco?
  • Carmine Schiavone: Ma nella cassa comune, con la quale si pagava il mensile, non nelle casse private. Ho fatto sequestrare allo Stato 2.200 miliardi (ndr. di lire) e penso che sono ancora pochi, i conti non tornano. Ci sono anche proprietà all’estero che non si possono sequestrare, per esempio in Brasile, in Spagna. Ci sono proprietà in Germania, in Francia.

Audizione del pentito di Camorra Carmine Schiavone alla Commissione Parlamentare d’inchiesta durante la seduta del 7 ottobre 1997 – pag. 22

  • Presidente Massimo Scalia: Lei ha parlato di fanghi radioattivi provenienti dalla Germania. Può dirici qualcosa in più a tale propositio? Conosce società …
  • Carmine Schiavone: No. So solo che questi fanghi arrivavano in casette di piombo da 50, un po’ lunghe. Qualcuno me lo ha spiegao, anche perchè non andavo certo a vedere l’immodizia di notte. C’erano ragazzi che controllavano la zona. Avevamo creato un sistema tipo militare, con ragazzi incensurati, muniti di regolare porto d’armi, che giravano in macchina. Vi erano persone addette ai controlli alle macchine. Avevamo divise e palette dei carabinieri, della finanza, della polizia. Ci preparavano anche le macchine a doppione (ndr. finte volanti).

Audizione del pentito di Camorra Carmine Schiavone alla Commissione Parlamentare d’inchiesta durante la seduta del 7 ottobre 1997 – pag. 32

  • Presidente Massimo Scalia:  Lei ha messo in connessione la costruzione della superstrada Napoli-Caserta con le opere che si facevano per i Regi Lagni; vi è il sospetto naturale che, rispetto a volumi di affari così rilevanti, ci fossero …
  • Carmine Schiavone: Questo non capita solo in Italia; in Germania, un nostro affiliato che aveva 99 società ha costruito l’autostrada da Baden-baden a Monaco con 27 miliardi in soldi tedeschi. Quindi non c’è da meravigliarsi, non capita solo in Italia; purtroppo, siamo abituati dai giornali a pensare che gli italiani sono tutti ladri, ma questo capita in Francia, in tutta Europa, non parliamo del Sud America.

Audizione del pentito di Camorra Carmine Schiavone alla Commissione Parlamentare d’inchiesta durante la seduta del 7 ottobre 1997 – pag. 30

  • Presidente Massimo Scalia: Lei ha alluso al fatto che alcuni esponenti politici erano legati in qualche modo alla Massoneria …
  • Carmine Schiavone: Perchè non lasciamo da parte i politici?
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