Non pretendevamo Robin Hood, che toglieva ai ricchi per dare ai poveri, ma la scelta di Elsa Fornero come ministro del Welfare è qualcosa di più di uno svarione.
Dopo essersela presa con i pensionandi, allungando di 2-3 anni la durata del lavoro, e dopo aver tentato di colpire i cassaintegrati, garantendo loro mezzo stipendio per circa un anno (a legger bene di questo si trattava), ecco Elsa Fornero che non rinuncia ad “inserirsi di nuovo” nella mattanza sociale della crisi.
Una per tutte, nel calcolo dell’ISEE (l’Indicatore della situazione economica) verranno considerate anche le pensioni sociali e gli assegni familiari.
Ma non solo, la “spending review” di Elsa Fornero prevede di introdurre una soglia di reddito Isee per le prestazioni di carattere universale ed indipendenti dal reddito come gli assegni di accompagnamento per gli invalidi.
Addio badanti?
Ma la cosa non si ferma qui, a quanto pare, e verranno toccate anche le donne e l’infanzia. Cambieranno regime anche prestazioni come l’assegno per i nuclei familiari con almeno tre minori, gli assegni di maternità per madri prive di copertura assicurativa, l’erogazione delle borse di studio, la tariffa sociale dell’energia elettrica, gli assegni per i libri.
Il tutto mentre i suicidi aumentano, la Francia e la Germania cambiano rotta e la Grecia traballa sempre più.
Ecco perchè il ministro Cancellieri, dal Viminale, precisava ieri che ci saranno “problemi di ordine pubblico, non di terrorismo”.
originale postato su demata
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