Ieri sera è caduto il Governo proprio mentre i media annunciavano che “il leader del Pd ha annullato a ora di pranzo la partecipazione alle esequie del capo partigiano Boldrini, «costretto dall’evoluzione della crisi».
D’Alema, invece, è andato ed ha tenuto a sottolineare che lui sarebbe andato a dare «questo saluto in qualsiasi momento» e c’era anche Fassino, e non solo, ai funerali di Arrigo Boldrini, detto il Comandante Bulow.
Chi era Boldrini, un uomo i cui funerali “fanno la differenza” a Sinistra? E siamo sicuri che cittadini di chiari sentimenti democratici possano andare orgogliosi di questo Comandante di milizie partigiane?
Una lettura superficiale ci presenta un eroe di guerra, anche se Bulow è un’esagerazione, dato che Boldrini partecipò ad un solo combattimento ‘vero e proprio’, cioè in cui vennero impiegati carri ed artiglieria, come del resto tutte le milizie partigiane. Solo gli insorti di Napoli ingaggiarono combattimenti con gravi perdite, ottenendo una vittoria schiacciante.
Andando a fondo, però, emergono fatti particolarmente inquietanti sull’operato dei partigiani comunisti: giunti a Codevigo a fine aprile del ’45 al seguito degli angloamericani, i partigiani della XXVIII Brigata Garibaldi (comandata da Arrigo “Bulow” Boldrini) rastrellarono centinaia di fascisti, che vennero poi seviziati e massacrati a gruppi lungo le rive del Brenta e del Bacchiglione.
La stragrande maggioranza degli uccisi erano operai e braccianti agricoli ravennati colpevoli unicamente di aver aderito alla RSI , che si trovavano agli arresti domiciliari, con l’unico obbligo di recarsi quotidianamente alla caserma dei carabinieri e al comando del CLN per apporre la loro firma di presenza.
Il parroco del paese, don Umberto Zavattiero racconta: «Il 30 aprile, previo giudizio sommario fu uccisa la maestra Corinna Doardo. Poi furono uccisi con la stessa procedura dai partigiani inquadrati nella divisione “Cremona” altri quattro di Codevigo, tre della brigata nera e uno della milizia: Gino Minorello, Primo Manfrin, Fiore Broccadello, Gerardo Manoli.
Vi furono circa 130 morti. Venivano seppelliti dagli stessi partigiani di qua e di là per i campi, come le zucche. Altri cadaveri provenienti da altri paesi furono visti passare per il fiume e andare al mare. Furono uccisi diversi anche a Castelcaro e vennero seppelliti a Brenta d’Abbà. Meritano un elogio gli uomini che con tanto sacrificio si prestarono per dissotterrare i morti e portarli al cimitero per ivi tumularli».
Nella seconda metà degli Anni ’50, Arrigo Boldrini fu denunciato dai parenti delle vittime di Codevigo e prosciolto per intervenuta amnistia. In seguito, Arrigo Boldrini venne eletto parlamentare del PCI, presidente dell’Associazione nazionale partigiani e gli venne conferita dagli inglesi la medaglia d’oro al valor militare.
Molti anni dopo gli assassini commessi dalla Brigata, Gianfranco Stella – che aveva mosso le principali accuse contro la brigata partigiana – dovette sostenere un processo intentatogli dallo stesso Boldrini per vilipendio alle forze armate e diffamazione dei suoi subalterni.
In due gradi di giudizio Stella fu stato assolto dall’accusa di vilipendio e la sentenza definisce il libro “un’opera storica supportata da prove”.
Qui di seguito diamo i nomi di alcuni dei Caduti nello spaventoso eccidio. I corpi di 114 fucilati giacciono dal maggio 1962 nell’Ossario eretto all’interno del cimitero di Codevigo per interessamento dei reduci repubblicani e con il concorso del “Commissario generale Onoranze ai Caduti in guerra” e del Comune di Codevigo:
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Alessandroni Goffredo, anni 30, residente a Ravenna, impiegato
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Allegri Alessandro, anni 20, Bagnocavallo, agricoltore
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Allegri Teodoro, di Giuseppe, anni 51, Bagnocavallo, impiegato
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Allegri Teodoro, di Innocente, anni 48, camionista
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Badessi Jader, anni 38, Ravenna, tipografo
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Bagnoli Armando, anni 41, Ravenna
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Baraldi Osvaldo, anni 40, Concordia sulla Secchia (Modena)
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Baruzzi Carlo, anni 42, Cottignola, muratore
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Baruzzi Giambattista, …?…
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Baruzzi Giuseppe, anni 30, Faenza inbile al lavoro
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Bertuzzi Cesare, …?…
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Bezzi Giuseppe, anni 41, Ravenna
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Biancoli Gioacchino, anni 47, Ravenna
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Boresi Raffaele, anni 50, Ravenna, bracciante agricolo
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Broccadello Edoardo, detto “Fiore”, anni 32, Codevigo, guardiano idraulico
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Bubola Ludovico, anni 31, Codevigo, agricoltore
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Cacchi Icilio, anni 46, Ravenna
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Cacchi Sergio, anni 25, Ravenna, impiegato
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Calderoni Luigi, anni 50, Ravenna
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Canuti Ugo, anni 40, Faenza, capomastro
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Cappellato Antonietta, anni 41, Codevigo, impiegata
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Cappellato Giovanni, anni 35, Codevigo, esercente
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Casadio in Solaroli Maria, …?…
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Casadio Walter, anni 32, Ravenna
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Cavassi Pietro, anni 35, Bagnocavallo, bracciante
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Cavina Domenica ch. Pierina, anni 31, S. Stefano di Ravenna
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Cavini Otello, …?…
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Cavini Salvatore, …?…
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Civenni Ugo, anni 39, Ravenna, bracciante
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Conti Sante, anni 20, Terni
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Contri Silvio, anni 32, Codevigo
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Cottignoli Luigi Carlo, anni 36, Ravenna
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Crivellaro Ernesto, anni 32, Correzzola (Padova)
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D’Anzi Giorgio, anni 19, Ravenna
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D’Anzi Odone, anni 22, Ravenna
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Deletti Giuseppe, S. Leo (Pesaro)
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Del Greco Umberto, anni 43, Firenze
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Doardo Corinna, anni 39, di Tognana (Padova), insegnante elementare
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Fabbri Terzo, anni 40, Ravenna, bracciante
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Farnè Enrico, anni 32, Bologna, operaio
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Fenati Domenico, anni 44, Ravenna
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Ferranti Mario, anni 32, Bussolengo (Verona)
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Fiumana Ernesta, anni 19, Ravenna, operaia
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Focaccia Vincenzo, anni 42, Ravenna
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Focaccia Leonida, Ravenna
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Fontana Farinacci, anni 18, Codevigo, studente
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Forti Massimo, anni 47, Carpi
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Gavelli Vincenzo, anni 35, Faenza, lattoniere
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Giunchi Elviro, anni 53, Ravenna
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Golfarelli Guerrino, anni 27, Villa d’Albero
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Greco Giuseppe, anni 54, Ravenna
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Greco Rinaldo, anni 50, Ravenna
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Guidetti Eugenio, anni 57, Porto Corsini (Ravenna)
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Lami Giuseppe, …?…
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Lanzoni Federico, anni 53, Ravenna
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Lombardi Samuele, anni 22, Cireggio d’Omegna (Novara)
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Lorenzoni Giulio, …?…
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Lunardi Giacomo, anni 32, Piove di Sacco (Padova), contadino
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Maneo Angelo, anni 27, Piove di Sacco (Padova)
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Manfrin Primo, anni 30, Codevigo, sarto
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Manoli Gerardo, anni 55, Codevigo, agricoltore
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Marescotti Agostino, anni 42, Alfonsine (Ravenna)
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Maroncelli Marino, anni 46, Ravenna, operaio
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Masetti Loris Pasqualino, anni 29, Mesola (Ferrara)
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Mazzetti Agostino, anni 42, Ravenna
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Merendi Francesco, anni 45, Ravenna
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Merendi Giovanni, anni 40, Ravenna
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Milandri Sergio, anni 28, Ravenna
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Minorelli Gino, anni 23, Codevigo, organista
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Orsini Nello, anni 43, Ravenna
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Pasi Francesco, anni 45, Ravenna
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Picello Giuseppe, …?…
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Polato Tarcisio, anni 31, Piove di Sacco (Padova), agricoltore
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Pozzi Amleto, anni 35, Ravenna, impiegato
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Pretolani Antonio, anni 38, Ravenna
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Ranzato Giuseppe, Pontelongo (Padova)
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Righi Crescentino, anni 36, Urbania (Pesaro)
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Rossi Angelo, anni 45, Ravenna, facchino
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Ricci Antonio, anni 35, Ravenna, tipografo
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Saviotti Amedeo, anni 31, Ravenna, muratore
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Scarabello Anacleto, …?…
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Scarabello Ernesto, …?…
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Spazzoli Ferdinando, anni 43, Ravenna
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Tampellini Alfredo, anni 52, Ravenna, bracciante
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Tedioli Saturno, anni 42, Brisighella (Ravenna)
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Tedaldi Primo, …?…, di Giacomo, anni 32, Piove di Sacco (Padova), contadino
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Toni Attilio, anni 42, Ravenna, bracciante
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Toni Emilio, anni 53, Ravenna, bracciante
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Valenti Aldo, anni 23, Ravenna, operaio
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Valenti Sesto, Ravenna
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Vestri Valeriano, anni 31, Ravenna, bracciante
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Virgili Carlo Emilio, anni 36, Ravenna, insegnante
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Villa Alfredo, anni 30, Ravenna
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Villa Nazario, anni 20, Ravenna
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Villa Vincenzo, anni 22, Ravenna
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Zampighi Luigi, anni 46, Ravenna
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Zara Claudio, anni 27, Ravenna
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