Secondo la testimonianza di numerosi deputati presenti, la disabile Ileana Argentin, parlamentare italiana, è stata insultata in pieno emiciclo, durante i lavori della Camera, prima da un onorevole torinese del PdL e poi da un noto esponente della Lega per l’indipendenza della Padania.
Secondo i verbali dell’Assemblea, non risulta la volgare espressone sentita da tanti, ma, comunque, v’è la registrazione che qualcosa è accaduto e che il presidente Fini ha dovuto richiamare i due deputati.
Questo ennesimo fattaccio alla Camera porta alla luce, come fosse la punta dell’iceberg, un contesto politico “del Nord” che taglia incostituzionalmente i posti ai disabili nelle scuole, che li esclude dai giochi sportivi, che ne riduce al lumicino le disponibilità finanziarie degli enti locali, che chiude reparti ed ambulatori o gli riduce terapie e cure in nome della quadratura del bilancio, che gli nega riconoscimenti ed esenzioni, che ne tollera sprechi, vessazioni ed abusi in nome della casta politica e sanitaria.
Parliamo delle disposizioni contestatissime del ministro Gelmini e delle sentenze avverse che inizia a ricevere. Oppure della recente sentenza che obbliga i medici a prestare terapie e cure opportune a prescindere dai protocolli di bilancio.
O ancora della diffusa disapplicazione delle norme sui malati cornici e/o rari, con intere regioni prive di assistenza per numerose malattie, oppure delle liste delle invalidità, delle esenzioni e dell’assistenza integrativa ferme al 2001, nonostante in 10 anni la biomedica abbia fatto molte scoperte.
Per non parlare delle persecuzioni brunettiane a tanti malati ed invalidi per contrastare (mica licenziare) gli assenteisti ed i fraudolenti …
Dunque, è ormai evidente che i maniaci della estemporanea “politica del fare” trascurano i disabili, che viceversa hanno bisogno di una lungimirante “politica del buon senso”.
E’ anche evidente che, in Padania, dopo i meridionali, gli immigrati, ed i rifugiati, adesso tocchi ai disabili …
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