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Nord Stream: perché è un crimine contro l’Umanità

30 Set

Da alcuni giorni, ci ritroviamo con una enorme bolla di metano che sta iniziando ad alterare il clima a ridosso del Polo Nord, proprio all’inizio dell’inverno e proprio nell’area chiave per la Corrente del Golfo come per la nascita di super-cicloni.

Infatti, il metano, quello che fuoriesce dal Nord Stream, ha un capacità termica per u.m. (0,528 kcal/kg) più che doppia rispetto all’aria (0,24 kcal/kg).
E la capacità termica di un qualunque sistema è il rapporto fra il calore scambiato tra il corpo e l’ambiente rispetto alla variazione di temperatura che ne consegue.

In parole povere, parliamo di quanto calore serve per far salire la temperatura di un grado.
E il calore che serve al metano è oltre il doppio dell’aria.

Tra la superficie terrestre e la fonte di calore (Sole) c’è di mezzo l’atmosfera e, se maggiore è la capacità termica, allora meno salirà la temperatura con l’assorbimento del calore che arriva dal Sole.

Dunque, il Nord Atlantico si riscalderà di meno e questo accade proprio nell’area dove si attivano i super-cicloni e dove passa(va) quel che resta della Corrente del Golfo, che assicura(va) inverni temperati all’Europa.

Sarebbe già un disastro nel medio-lungo periodo ritrovarci con un’emissione di metano pari a quella delle “emissioni di 20 milioni auto” e/o “equivalente a 30 milioni di tonnellate di CO2”, come avverte Greenpeace.

Ma sarebbe ben peggio il subire già questo inverno ripercussioni climatiche sull’Europa (e su tutto l’Atlantico fino all’Equatore).
Se le ricadute di un inverno gelido con forti venti sono già immaginabili, peggio ancora sarebbe se quel metano agisse da ‘coperta termica’, regalandoci un clima temperato e … secco.

Chi ha sabotato il Nord Stream ha colpito l’intera Umanità.

A.G.

Plastica monouso al bando? Quasi …

19 Gen

Da oggi in Italia mette al bando la plastica monouso e i molti prodotti progettati per essere utilizzati una sola volta.

E’ vietata non solo la produzione ma anche la vendita di piatti e posate in plastica, cannucce, cotton fioc, aste a sostegno dei palloncini, contenitori per alimenti e per bevande in polistirene espanso.


Esercenti e produttori potranno continuare a vendere le scorte presenti in magazzino fino al loro esaurimento. Sono previste delle agevolazioni per le aziende che utilizzavano plastica monouso, con un credito di imposta, nel limite massimo complessivo di 3 milioni di euro per gli anni 2022, 2023 e 2024. Stabilito infine l’avvio di campagne di sensibilizzazione. 

Saranno vietati anche i prodotti in plastica che si riduce in micro frammenti (oxo-degradabile), ma non le bottiglie in plastica PET, per le quali non solo l’Italia, ma la normativa europea è molto tollerante e concede dilazioni: entro il 2026 le bottiglie di plastica dovranno contenere almeno il 25% di Pet riciclato e il 77% dovrà essere raccolto e riciclato.

Ogni anno 570mila tonnellate di plastica finiscono nelle acque del Mediterraneo: come se 33.800 bottigliette di plastica venissero gettate in mare ogni minuto. (fonte WWF)
E solo in Italia più del 60% delle bottiglie immesse sul mercato ogni anno non viene riciclato. (fonte Greenpeace)

L’inquinamento causato dalla plastica consiste nella dispersione e nell’accumulo di materie plastiche nell’ambiente, il che causa problemi all’habitat di fauna e flora selvatica, oltre che a quello umano. Tale tipo di inquinamento può interessare l’aria, il suolo, i fiumi, i laghi e gli oceani.

Un recente studio del Biodesign Center for Environmental Health Engineering dell’Arizona State University (ASU) ha confermato che “frammenti microscopici di plastica si sono stabiliti in tutti i principali organi di filtraggio del nostro corpo”: iI ricercatori hanno trovato prove di contaminazione da plastica in campioni di tessuto prelevati da polmoni, fegato, milza e reni di cadaveri umani donati.
“Abbiamo rilevato queste sostanze chimiche della plastica in ogni singolo organo su cui abbiamo studiato“, ha affermato il ricercatore senior Rolf Halden, direttore del centro accademico. Da tempo si teme che le sostanze chimiche nella plastica possano avere una vasta gamma di effetti sulla salute che vanno dal diabete e obesità alla disfunzione sessuale e all’infertilità.

Demata