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Cannabis, lo Stato laico e la base cattolica

11 Gen

E’ iniziato l’anno elettorale e Matteo Renzi annuncia la depenalizzazione del reato di clandestinità, mentre il capo della Polizia chiede di “far capire che gestiamo il fenomeno immigrazione con umanità ma anche con rigore”.
Quel che conta è placare i “mal di pancia” della base ‘di sinistra’ – cattolica o alternativa fa lo stesso – e così i suoi alleati (leggasi Alfano e Verdini) non possono che fare altrettanto, secondo la solita logica cerchiobottista.

L’idea è la solita: rispolverando l’untore di turno. Ad esempio i bestemmiatori e, da ieri

Dunque, la proposta è di garantire cassa e status quo, abbassando i doveri pubblici verso chi è in Italia indebitamente od in incognito, e  sia non osteggiando la depenalizzazione del reato di clandestinitità sia – dopo  – .

Infatti, sempre tenuto conto del problema di depenalizzare il possibile “perché intasa le procure”, pur di coccolare la base cattolica alla stregua di Renzi, Ncd chiede di ripristinare processi e carcere  per chi coltiva anche una sola piantina di marjuana “fosse pure a scopo terapeutico”,  perchè “se fosse portata a termine così su due piedi, senza un’adeguata sensibilizzazione dell’opinione pubblica” poi “rischierebbe di ingenerare il dubbio che si stia cedendo nella lotta agli stupefacenti”.

Peccato che uno stato laico e democratico fa la lotta al narcotraffico, mentre è nei paesi teocratici o totalitari che si combattono gli stupefacenti, alcolici in primis. Oppure che la ‘cannabis fai da te’ abbatte il mercato di spaccio in mano ai boss.
Per non parlare della sensibilizzazione dell’opinione pubblica che durerebbe ormai da 40 anni, con buona pace di Marco Pannella ed Emma Bonino, o dello “scopo terapeutico” che dovrebbe far capo all’AIFA (Agenzia del Farmaco) ed a chi mai sennò.

Intanto, la natalità delle coppie italiane continua a calare, ma gli asili nido e il turn over generazionale restano promesse, i femminicidi crescono come l’insicurezza delle donne sole, di contrasto alle droghe più diffuse /pericolose (alcool e cocaina) se ne parla poco o nulla, le televisioni continuano a propinarci la sofferenza dei profughi ma non quella dei loro parenti rimasti a difendere le proprie case dalla Jihad.

Secondo voi, la somministrazione continua di droghe (vanno bene anche quelle telemediatiche) potrebbero farci credere persino che Bertoldo e Bertoldino (i noti personaggi descritti da Cesare Croce ) avevano abbastanza cervello per impersonare anche il Gatto e la Volpe di Collodi?

Demata

Droga, decine di migliaia di detenzioni incostituzionali

13 Feb

Il 21 febbraio 2006 veniva introdotta la Legge Fini-Giovanardi,  che prevedeva l’inasprimento delle sanzioni relative a condotte di produzione e detenzione illecita  – anche solo a scopo personale – nonchè di uso di sostanze stupefacenti  e introduceva la contestuale abolizione di ogni distinzione tra droghe leggere, quali la cannabis, e droghe pesanti, quali eroina o cocaina.

Da allora sono trascorsi ben sette anni, durante i quali le patrie galere hanno accolto decine di migliaia di detenuti all’anno perchè in possesso di modiche quantità di droga.

“Nel 2012 gli ingressi per semplice detenzione sono stati oltre 19mila, mentre quelli colpiti dal ben più grave articolo 74 si sono limitati a 250.” (La Repubblica) “Solo 761 detenuti sul totale sono in galera per reati gravi quali l’associazione finalizzata al traffico di stupefacenti.” (L’Espresso)

Ieri,  la Corte costituzionale, ha dichiarato l’illegittimità dell’articolo 73 (detenzione di sostanze stupefacenti) per violazione dell’art. 77, secondo comma, della Costituzione.

Oggi, prendiamo atto che nei 2.5oo giorni trascorsi da quel febbraio 2006 sono stati indagate, sanzionate, condannate, detenute incostituzionalmente (ndr. illegalmente?) – nelle notorie condizioni disumane – decine e decine di migliaia di persone, incluso un bel tot di adoloscenti con lo spinello e di ultrasessantenni della beat-pop generation, tra cui qualcuno che in carcere c’è morto.

E domani, forse, scopriremo che lo Stato (ndr. cioè noi con le nostre tasse) dovrà pagare i danni ai diretti interessati, se vorranno e potranno far ricorso, dopo aver speso – questo è certo – un’ira di dio in carceri e sanzioni UE, distogliendo le forze dell’ordine da altri compiti e vedendo incrementare – anche grazie ad un proibizionismo ‘old style’ – il consumo di droghe e, specialmente, di cocaina.

Inutilmente ed incostituzionalmente.

originale postato su demata