Tag Archives: futbol

Ombre su Dinamo Zagabria – Lione

8 Dic

La Dinamo Zagreb non non è una squadra irresistibile, ma non lo è neanche l’Olimpique Lyonnaise, eppure la partita determinante per la qualificazione dei francesi agli ottavi della Champions finisce  con un risultato impressionante: sette a uno.
Praticamente cappotto, proprio mentre, nello stesso girone, all’Aiax contro il Real venivano annullati ben due goal, sempre dallo stesso guardialinee, permettendo così alla squadra di Lione di qualificarsi per differenza reti.

Dinamo Zagreb vs Olimpique Lyonnaise è stata, almeno per chi l’ha vista, una partita doppia o, meglio, due partite diverse per i due tempi in cui si è svolta.
Durante il primo tempo, nonostante l’espulsione di Leko per un fallo del tutto inutile, una bella Dinamo attacca con Sammir, Vrsaliko, Ibaņez e va in vantaggio al 40’ con Kovacic, ma il Lione pareggia quasi immediato con Gomis su cross di Cissokho. Una partita equilibrata, goal regolari, agonismo ai livelli dovuti.
Nella ripresa, quando speranze e morale dei francesi avrebbero dovuto essere a zero, accade l’incredibile.

Tempo tre minuti e Gonalons fa il 2-1 e subito dopo Gomis segna il terzo: portiere fermo, difensori centrali fermi …
Sempre Gomis mette in rete, al 7’, il goal del  4-1, mentre Domagoj Vida, difensore centrale della Dinamo, resta inspiegabilmente fermo, per farsi poi beccare dalla telecamera, sul goal successivo di Lopes, a fare l’occhiolino ai giocatori del Lione.
I dubbi si accentuano, poi, se, sul goal del 6-1, è sempre Domagoj Vida a dare via libera a Gomis e che sul settimo goal è sempre lui a restar fermo, invece di intercettare il pallone destinato a Briand, autore dell’ultima rete lionnese.

Ad acuire i sospetti di combine, pesa anche il fatto che il portiere della Dinamo Zagabria, Ivan Kelava, su 13 tiri nello specchio della porta ne ha parati meno della metà e che, almeno per un paio di goal, Arijan Ademi si comporta in modo inspiegabile. Schiappe matricolate? Forse …

.

Ma non solo.
Il risultato ottenuto dal Lione aveva una quota scommesse di 28:1, la stessa quota che toccava per la vittoria del Real sull’Ajax per il 3 a 0, ottenuto grazie alle decisioni del guardalinee portoghese. Chi avesse puntato sulla “doppia” dei due risultati, ha portato a casa 4-5.000 euro per una giocata di 100 Euro … figuratevi se qualcuno ne avesse puntati diecimila sull’abbinamento, vincendone quasi 500.000 …

Come andrà a finire?
Probabilmente, non accadrà nulla, come non accadde nulla per la scandalosa qualificazione della Francia ai Mondiali in Sud Africa a danno dell’Irlanda.

E’ possibile, però, che la “strana” giustizia che aleggia nello sport del calcio faccia la sua parte, ovvero che la Dea Bendata sorteggi, “casualmente” sia chiaro, come prossima avversaria dell’Olimpique Lyonnaise proprio l’invincibile armada del Barcellona od i furbastri del Bayern.

Anche questa è l’Europa …

originale postato su demata

Lo sport e la sua immagine

13 Dic

Riporto, senza nulla aggiungere, l’estratto di un articolo pubblicato su Pianeta Azzurro.

Il calcio è un gioco. È fatto di rivalità e di gemellaggi, di simpatie e di antipatie, ma non bisogna mai dimenticare la dimensione ludica di questo sport. A Cagliari di sport se n’è visto molto.
Si è visto agonismo, attaccamento ai propri colori, nervosismo per un risultato stretto.

A Cagliari si è vista la negazione dello sport più totale, quando un presidente di una squadra di serie A, si alza in piedi, in tribuna dopo un goal, e urla sghignazzando “Zitti bastardi”.

L’anno scorso fu la stessa storia: una partita tesa, che il Napoli vinceva. Rimontata nel finale dal Cagliari e vinta con fortuna.
Fu la stessa frase. “Zitti bastardi”. Detta dallo stesso personaggio, che forse meriterebbe una strigliata morale.

Al posto di proporre  tessere del tifoso, tornelli, diffide e misure di sicurezza da paese incivile, che si inizino a limitare con pugno duro gli atteggiamenti negativi di chi dovrebbe portare l’esempio.

Il Napoli da sempre paga lo scotto di avere una tifoseria passionale e spesso impulsiva. La tifoseria azzurra paga lo scotto di una nomea tutt’altro che positiva, ricevendo trasferte vietate, mesi di gare a porte chiuse, ma negli ultimi anni si è notata una disparità di giudizi da parte del giudice sportivo.

I petardi del Derby come sono stati puniti? Con una multa di poche migliaia di euro. E quando i petardi cadono a Napoli? Giornate e giornate a porte chiuse.

È scoppiato il caso Balotelli e alla Juve sono state fatte le stesse ridicole ammende. Ma quando le curve azzurre offendevano Carraro, la società rischiò molto più che una semplice multa.

E oggi? Cellino offende un popolo, la sua tifoseria non è da meno con cori ripetutamente offensivi.
Ci sarà giustizia sportiva?