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Isola Sacra, dove difendersi è una colpa

17 Feb

Isola Sacra, Fiumicino, Roma.

“Spari dentro il centro scommesse tra via della Scafa e via Coni Zugna, rapina a mano armata nella vicina farmacia comunale, blitz e terrore più volte in un supermercato sempre in via della Scafa e in altri due negozi di casalinghi.” (Il Messaggero)

Rapine nei negozi, razzie nelle case, aggressioni, sparatorie.

“Una guardia giurata dell’Asi, una società che svolge ronde diurne e notturne di pattugliamento, ci spiega la situazione. «Purtroppo i furti e le rapine sono ormai una costante di ogni nostro turno di lavoro – dichiara il brigadiere Walter Bigonzoni – La scorsa settimana, mentre ero in servizio, ci sono stati otto tentativi di furto, sono riuscito a sventarne due.
… In via Coni Zugna raccogliamo la testimonianza di Maurizio Marcelletti, proprietario di un piccolo negozio di generi alimentari. «Alcuni mesi fa una ragazza ha tentato di sottrarci l’incasso aprendo il registratore di cassa mentre mia moglie era intenta a servire una cliente. Ormai non possiamo abbassare la guardia nemmeno un istante che veniamo derubati. Ieri sera due case della zona sono state svaligiate, qui non è più possibile vivere».
Anche il punto-scommesse «365» di via della Scafa è stato di recente obiettivo della malavita. «Un momento terribile – racconta la titolare Simona Mastrantoni – All’improvviso sono entrate due persone che, a volto scoperto, hanno prima chiesto l’incasso e poi, non ancora soddisfatte, hanno rapinato anche gli avventori. Al tentativo di rifiuto di uno dei presenti di consegnare un orologio, uno dei banditi ha iniziato a sparare e solo per un caso fortuito non ci sono stati morti. Lavoriamo con la paura». ” (Il Tempo)

L’allarme è di vecchia data, fin dal 2004, secondo il rapporto del Reparto territoriale Lido dei carabinieri, con 3.151 furti in casa (4,5% di arresti), 32 rapine denunciate (21,87% di identificati), per non parlare dei furti d’auto, del pizzo, dello spaccio, della prostituzione.

“Dopo le sei del pomeriggio cala il terrore – racconta Alessandra, proprietaria di un negozio di alimentari in via Coni Zugna – agiscono appena fa buio, senza pietà». Alessandra racconta delle rapine che da mesi terrorizzano Isola Sacra: «Sparano senza paura, hanno colpito alla farmacia, in un bar, più volte al supermercato e in un centro scommesse dove due colpi sono stati esplosi nel locale pieno di persone.” (Il Messaggero)

Un territorio che “vede ogni giorno centinaia di stranieri accalcarsi, spesso venendo alle mani tra di loro pur di accaparrarsi la possibilità di lavorare anche solo una giornata per poche decine di euro. E’ un triste fenomeno di cui si può avere un “assaggio” ogni mattina in via Passo Buole, a Isola Sacra, nei pressi della piazzola adiacente il supermercato Sigma. E’ qui infatti che si ripetono le “scene di ordinario degrado”, in genere tra le 7 e le 11, con decine di persone che bivaccano, con enorme disagio dei residenti, in attesa di essere prelevate dal “caporale” di turno. Si tratta soprattutto di immigrati dell’est Europa che, spinti dalla fame e dal bisogno di guadagnare qualche euro, si prestano a lavorare nei cantieri del litorale romano per pochissimi soldi.” (Cinque Quotidiano)

Una terra di nessuno che esiste da quasi dieci anni a pochi chilometri dalla sede dei principali ministeri, a Roma può accadere anche questo.

E così arriva la tragedia annunciata, la rapina finita male. Cos’altro avrebbe mai potuto accadere?

Poco prima delle 20 di ieri 13 febbraio due uomini armati – Manuel Musso e Christian Ferreri – arrivano al Bar Coffè Break di via Hermada, aggrediscono la barista mentre usciva dal locale per andare a gettare l’immondizia, sparano  in aria sparare un colpo di pistola per spaventare lei e gli avventori del bar.
La donna, spaventatissima, reagisce e, temendo per la propria vita, afferra un coltello e ferisce mortalmente uno dei banditi.

Paura.

Il Tempo – due mesi fa, il 27 febbraio 2013 – raccontava che “Isola Sacra, Aranova, Maccarese, Fregene: non se ne salva una delle frazioni di Fiumicino. Tutte prese d’assalto dai ladri. Ogni sera un furto, scrive il consigliere comunale Mauro Gonnelli. «Viviamo barricati in casa, nel terrore . La sicurezza a Fiumicino è un diritto che non viene garantito». In mezzo a tutto questo le due bombe a Maccarese, una ha distrutto un bar e l’altra l’ufficio postale. «Oggi ci ritroviamo con le forze dell’ordine costrette a fare gli straordinari», interviene il consigliere comunale Giovanna Onorati. «Poliziotti e carabinieri si impegnano al massimo ma non basta; nei centri rurali del litorale nord è allarme». «Le ultime due, a mano armata, sono state compiute in un supermercato e in una sala scommesse», ricorda Roberto Merlini, capogruppo della Lista Mario Russo. «Un uomo è rimasto ferito, colpito da un proiettile perché non voleva allungare il malloppo ai banditi. Come nel Far West».

Paura …

In qualunque altro paese, le prime pagine dei quotidiani avrebbero chiesto le dimissioni del capo della polizia e un aumento delle pattuglie e delle condanne.
In Italia, i media riprotano che la procura di Civitavecchia ha emesso un’ipotesi di reato per ‘omicidio volontario’ contro la donna, che avrebbe accoltellato il rapinatore armato di pistola con la chiara intenzione di uccidere …

Incredibile?
Certamente, ma è ancora più incredibile che siano diffuse dai media le foto private della donna ma non quelle segnaletiche dei due rapinatori …

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Roma, il volto balneare della crisi

28 Mag

Quattro notizie in un solo giorno, uno spaccato di Roma e dintorni in tempo di crisi.

“Complice un’improvvisa domenica di sole e caldo (quasi) estivo, le spiagge del litorale romano sono state prese d’assalto. I più coraggiosi non hanno rinunciato a un primo tuffo nonostante l’acqua è ancora gelida. Da questa mattina, così, le spiagge di Ostia, Fregene, Ladispoli, Torvajanica, Nettuno e Sabaudia si sono popolate anche solo per chi voleva concedersi un passeggiata sull’arenile o per un pranzo all’aperto per godersi un primo anticipo dell’estate.

Affollati anche i parchi capitolini con lunghe file di macchine parcheggiate nei pressi di Villa Pamphili, Villa Ada e Villa Borghese. Anche qui asciugamani, bikini e picnic.” (Roma, 27 mag. – Ign)

Poche ore prima, durante la notte, un operaio 44enne, originario di Rieti, veniva trovato impiccato in un bosco tra Acquasparta e Spoleto. Padre di tre figli, era rimasto disoccupato un anno fa. Nell’auto c’erano appunti per incontri di lavoro.

27 maggio 2012, domenica di Pentecoste, “la festa dell’unione, della comprensione e della comunione umana”, ha ricordato Papa benedetto XVI all’omelia da San Pietro, aggiungendo che “tutti possiamo constatare come nel nostro mondo, anche se siamo sempre piu’ vicini l’uno all’altro – con lo sviluppo dei mezzi di comunicazione, e le distanze geografiche sembrano sparire – la comprensione e la comunione tra le persone e’ spesso superficiale e difficoltosa”.

Più o meno alla stessa ora, un centinaio di Grillini, a piazza Montecitorio, hanno dato il via all’assemblea pubblica della città di Roma del Movimento Cinque Stelle, tra i passanti incuriositi ed un po’ intimiditi, che però applaudono se si sente dire “perché se siamo in questa situazione è grazie alla classe dirigente di oggi”.

Con i Cinque Stelle anche il Movimento per l’acqua pubblica – “perché Alemanno sta privatizzando l’acqua, e sta calpestando la volontà dei romani che hanno detto no a vendere l’Acea” – e l’immancabile Movimento noTav capitolino.

Parole destinate alle agenzie, quelle del Papa o dei Grillini, ma non ai romani che erano al mare, come se rotolare in allegria verso il baratro faccia meno male.
Parole non destinate a chi vive (e muore) nel disagio se non nella disperazione, dissanguati dalle speculazioni finanziarie e dagli egoismi dei potentati finanziari, dall’assenza di opportunità. Persone, la maggioranza di noi, che necessitano di un cambiamento strutturale – un cambio di mentalità – e non di neofiti o vecchie volpi della politica e pannicelli caldi nelle riforme attese da decenni od eccesso di tutele per le rendite di posizione.

Comprensione e comunione tra le persone, che non possono fermarsi al moto affettivo od al bel gesto senza intervenire sulle cause e sugli effetti, e che possono, se ancora disattese, portarci a ‘vivere in una Babele’, come ricordava Ratzinger.

Ad ogni modo, questa è Roma nell’anno della Crisi e se il quadro d’insieme preoccupa, ricordiamo che è la capitale della terza potenza dell’Eurozona, ovvero dell’ottavo PIL del mondo, e di uno dei principali potentati finanziari mondiali, lo Stato del Vaticano.

Resta solo da chiedersi cosa accadrà (o non accadrà) durante il lungo black out balneare romano, che, prevedibilmente, inizierà tra un paio di settimane, con l’esodo vacanziero (e spendaccione) di donne, vecchi e bambini, e che finirà tra 3-4 mesi, alla riapertura delle scuole.

Intanto, oggi 28 maggio, il cielo è coperto e forse pioverà.

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