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Claudio Magalli ed il rigurgito femminista

6 Apr

“Se un marito rifiutato dalla propria moglie, cerca di trovare un dialogo con lei e si ritrova a ricevere risposte come “ti ho tradito tutta la vita”, “sei un buono a nulla”, sei un “impotente”, è evidente che questa è una provocazione e che se avviente un delitto d’impeto, l’uxoricida deve avere delle attenuanti.”

Questo è, nella sostanza, quello che ha affermato Claudio Magalli, durante la trasmissione di ‘Se a casa di Paola’ di ieri lunedì 4 aprile.

Un’ovvietà, per legali, magistrati, legislatori e gente comune. Un’efferatezza, per un certo “mondo al femminile”, come dimostra, tra i tanti, l’articolo on line pubblicato dalla giornalista Flavia Amabile di La Stampa.

Un popolo di donne che, evidentemente, vorrebbe una legge con due pesi e due misure, dove si ribadisca che il “maschio è sempre violento” e la “donna è sempre vittima”.

Poco conta il dato che, se son tante le donne uccise da mariti ed amanti, sono altrettanto tanti i bambini uccisi, vessati od abbandonati dalle loro madri.

Ma di tutto questo, sui siti “delle donne e per le donne” non se ne legge mai …

Malattie rare, meglio abortire?

16 Feb


Continua la polemica riguardo l’aborto terapeutico con Giuliano Ferrara in prima linea e drappelli di femministe in corteo.

Eppure dovremmo tutti sapere e pretendere che, se applicassimo la 194, la struttura sanitaria dovrebbe aiutare la donna “a rimuovere le cause che la porterebbero alla interruzione della gravidanza.”
Oppure che il medico “deve adottare ogni misura idonea a salvaguardare la vita del feto” quando ha possibilità di “vita autonoma”, ovvero più di 22-24 mesi, come hanno sancito altri medici giorni fa.

E per cosa hanno manifestato le 300 donne (tale era la folta rappresentanza) l’altro ieri?

Per avere il diritto di abortire se scoprono che il nascituro sarà come Mimmo o’chiattone, un simpatico ragazzo del mio vicinato dal peso forma di 120 kg per 1,80 mt, tettuto e con peli zero, diplomatosi senza infamia e senza lode, oggi impiegato in qualche ufficio.

Di Klinefelter probabilmente ce n’era pure uno in classe mia, tal Costantino, che rimaneva incastrato col fondo schiena cicciotto nelle sedie, all’epoca abbonato ai distinti del Napoli ed oggi esimio direttore di istituto bancario felicemente sposato con prole sua (gli somigliano).

Vi ricordate quel ragazzo grasso e grosso, poco peloso ed un po’ timido che frequentava la vostra scuola?
Oggi non ne nascono più.

 

Humour ed aggressività

21 Dic

Il senso dell’humour deriva dal testosterone.

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I maschi fanno molte più gag delle donne ed i loro scherzi tendono ad essere
più aggressivi, afferma il professor Sam Shuster del Norwich
University Hospital.

Le donne tendono a reagire con commenti incoraggianti, lodevoli, mentre
gli uomini sarcarstici, ed in un test “genere candid camera”, su 400 individui a
Newcastle upon Tyne, solo poche donne hanno reagito con humour, mentre oltre il 75% dei maschi lo ha fatto.

Altri studi sulle reazioni a vignette umoristiche (Stanford University) hanno riportato che le donne hanno una minore aspettativa di “divertimento” dinanzi ad un cartoon, mentre i maschi “prevedono” quasi sempre di divertirsi.

La spiegazione più semplice del “senso dello humour” è che la causa sia l’ormone maschile chiamato testosterone e che un iniziale istinto aggressivo possa essere canalizzato in un sottile e sofisticato “gioco”, come riporta il British Medical Journal.

Il prof. Tonmoy Sharma  (Clinical Neuroscience Research Centre in Dartford, Kent) ritiene che ci sia un nesso con l’elevata possibilità di depressione tra le donne.

Il senso dell’humour si sviluppa dall’aggressività.

E’ la fine del “politically correct” e del “buonismo”?