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A Davos, Angela Merkel e le allarmanti notizie del Premier Conte

1 Feb

1527242134-frankfurterIl microfono malizioso di una telecamera di Piazza Pulita coglie un dialogo tra il Premier Conte e Angela Merkel e ci offre uno scenario significativo sia  degli uomini al governo sia dei reali scopi della Lega e dei Cinque Stelle.

Da mesi la notizia di maggiore interesse per economia e politica è quella della recessione e del debito crescenti con l’Iva che potrebbe impennarsi al 24,5%: tutti, inclusa la Merkel, vorremmo sapere quale sia la ‘sofferenza del Movimento’ dinanzi ad una tale manifesta impotenza/incapacità, vista anche la situazione di Roma e Torino.
Ebbene, i Cinque Stelle “sono molto preoccupati perché Salvini è circa al 35-36% e loro scendono al 27-26%”.

Riguardo le politiche migratorie e la presenza italiana nel Mediterraneo, la totale superficialità e l’assenza di progettualità con cui si affronta il problema è evidente: se Salvini dice che tutti i porti sono chiusi, io ho detto: “Ok, vuol dire che li prenderò in aereo!” … 

Tutti ci stiamo chiedendo quale sia il ruolo del Presidente del Consiglio, aspettandoci che, come di solito, sia garante del Programma e dell’unità d’intenti del Governo. Adesso, lo sappiamo che non c’è nulla da aspettarsi: “la mia forza è che se io dico: “Ora la smettiamo!” , loro non litigano.” 

Andando al diretto interesse dei partner stranieri come degli italiani, cittadini o imprese che siano – cioè la politica monetaria, fiscale e commerciale – il premier Conte questionato da Angela Merkel sul ‘focus dei Cinque Stelle” … spiega che ora ci sono molti nel partito che dicono: “Il nostro amico è la Germania, e quindi dobbiamo fare la campagna contro la Francia!”

E riguardo l’ormai controverso leader della Lega , il premier italiano è esplicito con la collega tedesca: “Matteo Salvini è contro tutti e chiude tutto“.

Dunque, la Germania è informata che i Cinque Stelle non hanno un programma, pensano innanzitutto alla campagna elettorale, litigano e non c’è dialogo con Salvini, mentre – riguardo l’Italia intera – il premier non dirige il governo, anzi funge quasi da arbitro

Qualcuno pensa che Angela Merkel sia uscita rassicurata da questo breve colloquio? E la Francia presa di mira anche per mero tornaconto elettorale? O il resto d’Europa a veder confermato che Matteo Salvini è ‘contro tutti’?

Demata

Governo Conte: come farsi cacciare dall’Europa

23 Gen

italietta-dei-politici-l-zrfmdzAd ogni azione segue sempre una reazione, specialmente se la Francia è accusata di “colonialismo” da Di Maio, con una sonora bufala su Franco Centrafricano ed invocando “l’Africa agli africani” (o meglio “gli africani stiano in Africa”) per prendersela persino con l’Organizzazione Mondiale per il Commercio (WTO) dei cui servizi l’Italia usufruisce alla grande e da decenni.

 

Così accade che da oggi siamo soli nel Mediterraneo a fronteggiare i flussi migratori: la Germania è uscita dall’Operazione Sofia e così, in mare, restano solo 4-5 fregate spagnole, occupate di fronte al Marocco a protezione delle loro coste: il resto del mare, eccetto Malta e fino al largo della Grecia, è tutto nostro.

Da oggi finisce anche l’Europa del ‘triplice’ Patto di Roma che vedeva Germania, Francia e Italia come padri fondatori e protagonisti dell’unione: arriva il duplice accordo di Aquisgrana tra Merkel e Macron per “rafforzare l’integrazione fino alla creazione di “uno spazio economico franco-tedesco con regole comuni”.
Di fatto ha inizio l’unificazione di difesa, frontiere, strategie comunitarie, economia, sistemi fiscali e welfare state e, con la Brexit alle porte, è difficile immaginare a cosa sarà esposta a breve l’Italia se si mantiene alla deriva … nel Mediterraneo in fiamme.

Ed, oggi, si apre il Forum economico mondiale (FMI) di Davos 2019 con l’Italia sotto i riflettori, con una crescita ‘dichiarata’ allo 0,6%, cioè impercettibile e, comunque, la più bassa fra le principali economie mondiali.
Con l’Iva al 24,5% dal 2015 e ‘sospesa’ solo grazie a nuove tasse, a tagli dissennati, ad ulteriori indebitamenti e dinanzi ad ulteriori sprechi e a nuove spese, da oggi l’idea generalizzata è che il Bel Paese sia un “rischio globale”, dato che si teme un debito molto superiore a quanto già oggi si conosce.

A parte, c’è la questione che il Premier Conte ha appena concluso gli incontri con Ciad, Sahel, Etiopia e Niger, aggiungiamo che Di Maio anticolonialista ed antifrancese relega in panchina tutta la Farnesina ed un pezzo della Nato, con Salvini per il quale “il Fmi che è una minaccia per l’economia mondiale, una storia di ricette economiche coronata da previsioni errate, pochi successi e molti disastri”.

Ma il Parlamento cosa ne dice di questa improvvisa virata in politica estera, avversa a partner storici dell’Italia come Francia e Cina? E cosa pensiamo di promettere ai paesi africani se … il commercio estero è di competenza esclusiva dell’Unione Europea e non dei singoli Stati?
Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, nominato e non eletto, con il suo governo di opposte fazioni – tra leghisti, grillini e berluscones – intende portarci pian pianino al fatto compiuto di esser fuori fuori dall’Europa?

Demata