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Trump: funzionerà attaccare i russi per cacciare Assad?

7 Apr

Secondo The Times, l’aeroporto di Al Shayrat, bombardato dagli USA stanotte, era stato ammodernato da Mosca circa un anno fa, per trasformarlo nella base degli elicotteri d’attacco. Nell’ultimo anno, nella zona erano stato segnalati elicotteri Mi-8, Mi-35, Mi-24 “Hind” e Mi-17 “Hip”, numerose batterie di razzi TOS1 e un migliaio di militari russi.

Secondo quanto riportava  il Now Lebanon, l’espansione dell’aereoporto di Al Shayrat incrementa notevolmente la quantità di mezzi che Mosca può dislocare in Siria, con “circa 45 hangar bunkerizzati. Non a caso è stato Putin – e non Assad – ad annunciare che circa le metà erano stati colpiti …

al sharyat

Dunque, c’è da prendere atto che i 59 Cruise americani hanno colpito un aeroporto praticamente deserto e che, dalle fotografie aeree, i danni non sembrano enormi, non almeno per una base elicotteristica, … ma l’atto bellico voluto da Donald Trump non ha colpito la Siria, se non nominalmente, bensì la Russia, che – saggiamente – non ha reagito, ma gia rivendica una ‘aggressione americana’.

Non è piccola cosa e c’è ancora altro.

L’eliporto militare (russo in Siria) di Al Shayrat è praticamente adiacente alla città di Homs ed è praticamente la ‘chiave’ per consentire la ripresa di Palmyra e della rotabile con tanto di oleodotti che porta verso l’Iraq, a partire proprio da Homs.

Un anno e mezzo fa, Business Insider riportava che “Mosca sta già utilizzando Sharyat per sostenere le operazioni contro lo Stato Islamico”, confermando che gli elicotteri russi stavano supportando utilmente le forze di terra siriana nella riconcuista della città di Palmyra”, in cui patrimonio archeologico era ed è a rischio se lasciato nelle mani degli jihadisti.

palmira

Ed era solo il 18 marzo scorso, quando circa 1.500 ‘ribelli’ del cartello islamista “Ahrar al-Shams” acconsentiva allo sgombero della città e ad Homs – come ad Hama, Idlib e Aleppo – il loro accanimento verso cristiani e alawiti ha trasformato le città in deserti di macerie. Non a caso le unità Ahrar al-Shams hanno nomi come “Qawafil al- Shuhada” (le carovane dei martiri), “Ansar al-Haqq” (partigiani della verità) e “al- Tawhid wa l-Iman” (unicità divina e fede).

Un’organizzazione che la Gran Bretagna e gli Usa si rifiutano, però, di includere tra le organizzazioni terroristiche, nonostante la forte presenza di foreign fighters, l’obiettivo rimpiazzare il regime laico con uno islamico e le stragi di civili o l’uso dei barili bomba contro i civili.
Gran parte dei profughi riversatisi verso l’Europa provengono proprio dai distretti occupati dal cartello islamista di “Ahrar al-Shams”.

homs

Dunque, colpire proprio Al Shayrat rischia di essere un ‘triste’ segnale di quale ordine (o disordine) sia prospettato alla Siria. E annunciare il blocco dei rifugiati, mentre indirettamente si va a sostenere proprio chi ha trasformato opulente città in deserti, non sembra essere una bella idea.
Non almeno dal punto di vista di noi europei, russi inclusi, e – viste le borse – degli orientali, come certamente di non pochi statunitensi.

Ma, forse, agli USA – nella visione di Donald Trump – interessano maggiormente le relazioni con Arabia Saudita, Qatar e Turchia, che dalla pace in Siria avrebbero poco o nulla da guadagnare.
Senza parlare del riarmo, della risalita del petrolio e del “complesso industrial-militare”, che dalla WWII è il motore dell’economia USA.

Un segnale alla Russia, alla Cina e al Giappone (non solo alla Corea del Nord) e all’Europa.

E già, e l’Europa?
Se chi usa armi chimiche non ha attenuanti, non può averlo neanche chi ha causato l’esodo di milioni di siriani ‘non islamisti’: per la Siria sarebbe servito un negoziato, ma il non interventismo di Obama l’ha impedito.
Da stanotte, abbiamo l’interventismo di Trump
e le cose sono cambiate con una salva di Cruise americani contro una base russa in Siria
, da cui sarebbe partito un attacco chimico dell’aviazione siriana contro i ribelli di Jaysh al-Izza del Free Syrian Army, proprio quelli riforniti dagli USA di armi e missili, tra cui il  BGM-71 TOW che mesi fa ha abbattuto un elicottero Gazelle francese. Eh già …

Ha ragione Gentiloni, servono negoziati. Ma servono anche truppe di pace.

De Matha

Escape du Commandant, que dit la loi italienne?

18 Gen

Le “Code de la navigation» italienne (loi 24 Novembre 1981, n ° 689) prévoit à l’article. 1097, le crime de “Escape/abandon d’un navire en danger par le commandant.”

L’article pertinent est ainsi libellé: «Un commandant qui, en cas d’abandon d’un navire en danger n’a pas la terre comme la dernière, il sera puni d’un emprisonnement maximal de deux ans. Si du fait d’un incendie vient – comme le naufrage ou la submersion du navire – la peine est de deux à huit ans. Si le navire n’est pour les passagers, la peine est de trois à douze ans».

Ainsi, la loi italienne prévoit, dans le cas d’un navire de croisière a coulé, d’une peine de trois à douze ans, réductible à huit, avec probation pour un tiers de la peine.
Un maximum de huit ans d’incarcération, tout au moins ceux-là? No.

Quand et comment sera faite phrase finale – 3 ans, 5 ans, 10 ans – pénalité sera déduite des années en «résidence surveillée», comme en fait, dans sa luxueuse villa à Sorrente …

En bref, il pourrait facilement arriver que le commandant ne sera pas Schettino passer une journée en prison pour «que» l’abandon du navire que nous avons tous écouté sur les enregistrements téléphoniques publiées sur tous les médias. Juste ça.

Pourtant, Schettino a été arrêté jours conformément à l’art. 382 alinéa 1 du Code de procédure pénale, comme les journaux proposés sur fait qu’il a été attrapé «parce qu’il tentait de s’échapper».

Pourquoi, au moins pour l’abandon du navire, ce n’était pas pour un procès sommaire, après l’arrestation que, habituellement, est prévu pour l’état de flagrant délit et / ou de vol, si les preuves sont toutes dans ces dialogues de commandant Schettino avec le capitaine Di Falco?

Pourquoi, en Italie, il ya des lois qui permettent cela?

originale postato su demata

A bad route for Costa Concordia

15 Gen

Costa Concordia, 114,500 tons and a draft of 8.5 meters, 1,500 cabins for 3,780 passengers, was heading from Civitavecchia to Savona at the cruising speed of 15.7 knots, when at first it ripped the keel against a rock, then toppled, while the crew tried to get closer to the coast of the “Island of Giglio.

Crew did his part, allowing the rescue of nearly all the passengers, avoiding that tehy will be trapped, as happened to some, into a sort of toppled tower.
Given the speed with which the incident has become critical, given that the ship toppled before they began the evacuation itself, it could have been much worse if the staff was unprepared and if they thought only themselves.
As the “hero of the day”, Chief Purser Marrico Giampetroni, trapped for 30 hours at the third level of the ship, after he helped many people get to safety before him.

Why has this disaster happened, how is possible for a giant of the sea as it was the Costa Concordia, though, of course, managed within the limits of safety and common sense?

Simple. The ship was not on the route that would have to passing off the Island of Giglio. Costa Concordia was in the narrow strait which separates the mainland coast.

The official Pilot’s Book indicates two routes to go from Civitavecchia to Savona or vice versa. The first, which goes off to the north of Sardinia, and a second, which leaves the island of Giglio on its own right, while sailing towards Liguria.

Yet, for some time, big cruise ships exceeded the Island of Giglio by the route which usually make the ferry, which is not prohibited and that is certainly most striking and perhaps slightly cheaper.

Unfortunately, it involves having to pass over a shallow with a “light” of a mile between reefs.
A wide margin for the enormous Costa Cruise, if something does not go wrong …

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As seen on the nautical map, Costa Concordia was about 3 km north of usual route, that of “ferries”, as it is clear from official thanks that Mayor of Isola del Giglio sent to another ship commander some time ago.
And as we see, Costa Concordia passed on Secca di Mezzo Canale (Middle Channel Shallow).

Why Costa Concordia was there is not given to know, but it is a fact that large cruise ships are transiting nearby the coast – in the Mediterranean waters as in the Scandinavian fjords – to offer to tourist the “show” of little islands and seaside towns.

originale postato su demata