Nel 1893, Giolitti istituì la Banca d’Italia, fondendo la Banca Nazionale nel Regno d’Italia (ex Banca di Genova e Banca di Torino), la Banca Nazionale Toscana e la Banca Toscana di Credito per le Industrie e il Commercio d’Italia, che erano strutture private.
Ricordando che il Banco di Napoli e il Banco di Sicilia erano a capitale pubblico (ndr. ex borbonico) ed operavano in concorrenza con Bankitalia, vogliamo meravigliarci che siano fallite, mentre le altre – nate come una sorta di concessionarie private predestinate – puntualmente si son salvate?
E oggi ci si meraviglia che il PD toscano sia corso in soccorso delle banche?
Demata
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