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I nomi dei predestinati alla Camera

25 Gen

In una repubblica parlamentare, il Parlamento è l’unica istituzione a detenere la rappresentanza della volontà popolare, non i partiti. I seggi alla Camera sono 630, il Porcellum non consente agli elettori di scegliere individualmente gli eletti, ma solo di votare un partito e conferire il mandato parlamentare ai candidati seguendo l’ordine con cui sono elencati nella lista.

Questo sistema comporta una diretta conseguenza: già oggi possiamo conoscere i nomi di oltre 400 candidati che saranno ‘sicuramente’ eletti. Quattrocento eletti che equivalgono a ben due terzi dell’assemblea, se parliamo della Camera dei Deputati.
Forse, non stiamo parlando di libere elezioni …

Infatti, se in una data circoscrizione/regione un partito ha raccolto 100 consensi è alquanto difficile che alle successive elezioni ne raccolga meno di 70, ovvero che, se alle scorse politiche si è raccolto il 20% dei voti, difficilmente in quelle attuali si andrà sotto il 15%: su un tetto di 14-18 seggi massimi conquistabili, almeno i primi 12 sono ‘sicuri’.

Così andando le cose ed essendo state pubblicate le liste di tutti i partiti, è stato un gioco da ragazzi individuare le quote elettorali minime di molti partiti – salvo fatti eccezionali – e, di conseguenza, elencare chi sono i cittadini predestinati a divenire onorevoli deputati.

I nomi dei 400 e passa fortunati? Tutti – circoscrizione per circoscrizione – nel file pdf scaricabile qui ->  I nomi dei predestinati alla Camera Deputati 2013

Scommettiamo che sono giusti al 99%? Possiamo davvero dire che è tutto regolare, in una repubblica parlamentare a sovranità popolare, se va ad accadere che i nomi di due terzi della Camera dei Deputati italiana sono prevedibili ben prima che inizi la campagna elettorale, perchè pre-scelti, pre-destinati, dai partiti?

P.S. 26-01-2013 – Si segnala che il Direttore Mario Calabresi di La Stampa, insieme alla Fondazione Hume e a Luca Ricolfi, sulla base di un sondaggio Piepoli – dunque operando su una base di dati ‘meno artigianale’ di quella cui ha potuto attingere l’autore di questo blog – da notevole attenzione e approfondimento, oggi, alla tematica/problematica di cui si scriveva ieri, chiedendosi “come sarà il prossimo Parlamento? A questa domanda si dovrebbe rispondere che lo sapremo soltanto tra un mese, dopo il voto, ma non è così. La legge elettorale con cui saremo chiamati alle urne anche questa volta permette ai cittadini di scegliere soltanto un simbolo ma non i deputati e i senatori che li rappresenteranno. I parlamentari, come noto, li hanno già scelti i partiti – con delle differenze non di poco conto dove ci sono state le primarie – e molti di loro sanno già quante possibilità hanno di conquistare un seggio.”  (link)

A proposito, l’elenco dei predestinati pubblicato da questo blog è gratis …

originale postato su demata

Il Parlamento Italiano e la black list degli indagati

28 Lug

Una lista di 84 parlamentari inquisiti (o condannati) sta girando sulla rete da giorni ed anche La Repubblica l’ha pubblicata.
Un elenco che dice tutto e non dice nulla, che mette insieme reati legati alla concussione, la corruzione e la mafia con quelli “fisiologici” della politica, come il danno all’erario o la resistenza ad un pubblico ufficiale, se non, ahimè, la banda armata.

Una sorta di classifica dell’orrore, in cui, però, non si tiene conto che in Italia, 20 anni fa, è venuto a galla che i partiti, non i singoli politici, si erano ben organizzati per introitare fondi e spartirseli.

La lista pubblicata da Repubblica non rappresenterebbe, dunque, un dato oggettivo sulla “salute” dei partiti, che potrebbero operare tramite portaborse ad esempio, ma ci offre, comunque, uno spaccato del Parlamento inquietante, visto che i dati sui “nostri” inquisiti raccontano, quantomeno, come “loro” siano ben diversi dal gran parte del popolo italiano.

Infatti, i reati “preferiti” da un non irrilevante gruppo di nostri parlamentari sono quelli finanziari (10,7%), quelli di falso o favoreggiamento (14,2%), di abuso d’ufficio (8,3%), di corruzione/concussione (28,6%), di violazione delle norme sui partiti (7,1%), di vicinioreità alla mafia o alla camorra (7,1%).

Nella sostanza, almeno un parlamentare italiano su 39 ha avuto rapporti con la giustizia per fatti di corruzione o concussione, uno ogni 79 ha dichiarato per falso o favoreggiamento, uno su cento per reati finanziari, uno ogni 150 circa per abusi o rapporti con la mafia o la camorra. Circa il 9% degli attuali parlamentari è stato indagato o condannato per reati spesso antitetici all’opportunità di candidarli.

Considerato che la media nazionale degli indagati o condannati penalmente, è molto, ma molto più bassa, specie se consideriamo il tipo di reati  di cui parliamo, dovremmo chiederci, noi cittadini, se siamo realmente rappresentati.