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L’Islam schiavista, i Mondiali di Qatar 2022 e Biram Abeid, il nuovo Mandela

20 Lug

Vale la pena di sapere che ufficialmente la schiavitù è ancora legale in Mauritania e Sudan, mentre è apparentemente vietata ma, in realtà, tollerata e legalizzata nella penisola arabica.

Nel 2003 un giurista saudita di alto livello , lo sceicco Saleh Al – Fawzan , ha emesso una fatwa affermando che “la schiavitù è una parte dell’Islam. La schiavitù è parte della jihad e rimarrà finché esisterà l’Islam.
In Nigeria Abubakar Shekau, il leader di Boko Haram, ha fatto rapire e mettere in schiavitù migliaia di persone, si appella al Corano: “quello che stiamo facendo è un ordine da parte di Allah, e tutto quello che stiamo facendo è nel libro di Allah, che mi ha incaricato di vendere loro”.

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Fadhlalla Haeri, Shaykh di Karbala in Iraq, ha confermato la legittimità coranica della schiavitù, ma ‘solo’ per coloro che siano nati da schiavi ed i prigionieri di guerra.
Anche Abdul- Latif Mushtahari, il supervisore generale dell’Università Azhar del Cairo, conferma: “L’Islam non proibisce la schiavitù , ma la mantiene per due motivi. Il primo motivo è la guerra … a condizione che la guerra non è tra i musulmani. … Solo prigionieri non-musulmani possono essere ridotti in schiavitù o uccisi. La seconda ragione (ndr. che legittima la schiavitù) è la propagazione sessuale di schiavi che genera più schiavi per il loro proprietario” …

Lo Stato islamico dell’Iraq e il Levante (ISIS) ha sostenuto una giustificazione religiosa (setta eretica) per schiavizzare le donne yazidi, asservite secondo la vecchia pratica shariah di bottino di guerra.
Sempre in Saudi Arabia un religioso di primo piano, Shaikh Saad Al – Buraik, ha recentemente esortato i palestinesi a fare esattamente questo con gli ebrei: “Le loro donne sono la vostra preda di guerra legittima. Allah li ha fatti vostri. Perché non asservire le loro donne?”

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Muhammad Qutb, teologo dei Fratelli Musulmani, ritiene che “l’Islam ha reso lecito che un padrone abbia un certo numero di schiave catturate in guerre e ingiunge che solo lui può avere rapporti sessuali con loro … l’Europa aborrisce questa legge, ma allo stesso permette volentieri quella forma più odiosa di animalità secondo a cui un uomo può avere relazioni illecite con qualsiasi ragazza possa imbattersi solo per appagare le sue passioni animali”.

Il nuovo report 2015 di Amnesty International sulle continue violazioni dei diritti umani della manodopera migrante impegnata nella costruzione degli stadi e delle infrastrutture per i Mondiali di Qatar 2022 denuncia oltre 4.000 morti tra le maestranze e gravissime violazione che vanno dalle condizioni di vita alla sicurezza sul lavoro, dal sequestro dei documenti all’impossibilità di denunciare le vessazioni subite.
Lo stesso in tutta l’area arabica per effetto della legge Kafala: un sistema “neo-feudale”, che riduce il migrante a schiavo del suo datore di lavoro, che entra addirittura in possesso dei suoi documenti e quindi della sua vita.

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Quanto alla Mauritania, ieri è stato arrestato YACOUB DIARRA, attivista per i diritti civili, dalla locale Polizia di Dar-Naim a Nouakchott. Non sono state rese note le ragioni dell’arresto di Diarra, sposato con una donna italiana e da anni residente ed integrato nel nostro paese, ma aveva appena visitato il Mandela dell’Islam, Biram Abeid, da molti mesi imprigionato nel carcere di Aleg.

Biram Dah AbeidLa missione che si è dato Biram Dah Abeid è quella di abolire lo schiavismo, ancora presente in alcuni stati di religione mussulmana con gli schiavi che  – per loro condizione isolati da analfabetismo, la povertà e mancanza di assistenza – restano inconsapevoli della possibilità di una vita libera dalla servitù.

Ira Mauritania (Initiative de Resurgence du mouvement Abolitionniste de Mauritanie) ritiene che gli schiavi restano legati ai loro padroni, non solo dalla tradizione, dall’ignoranza e dalle necessità economiche, ma anche da “una errata interpretazione dell’Islam”, che insegna che la schiavitù non è illegale, ma un diritto religioso: una sorta di “informale coalizione” – i Beydanes [la casta schiavista], lo Stato, la polizia, i giudici e gli imam – che impedisce agli schiavi di lasciare i loro padroni: «Ogni volta che uno schiavo si libera e l’IRA non è a conoscenza o non è presente, agenti di polizia e giudici aiutano gli arabo-berberi ad intimidire lo schiavo fino al suo ritorno alla sottomissione».

Libertà per Abeid e Diarrà. Libertà e giustizia per tutti gli schiavi.

A proposito di calcio, Amnesty stima in 1,5 milioni i migranti attualmente impiegati come schiavi per Qatar 2022, pronti a salire fino a 2,5 milioni con l’avvicinarsi del Mondiale di calcio … ma sembra che Blatter & co. siano del tutto disinteressati alla questione.

Demata

Post Scriptum: 21/07 Yacoub Diarrà è stato scarcerato.

ISIS avanza, Obama perde: perchè?

22 Mag

ISIS è ormai alle pochi chilometri da Israele e da Beirut, ISIL imperversa in Libia e solo i terminali petroliferi sono ancora al sicuro, Boko Haram ha una retrovia che ormai arriva al Sahara, i Talibani hanno in corso una pesante offensiva in Afganistan, lo Yemen è nel caos come lo è la Somalia.

Global Terror Map

Negli Stati Uniti, le ‘lagnanze’ per l’inerzia di Obama sono diventate aperta critica e dibattito nazionale.
Guai che l’ex ministro della Difesa di Bush e di Obama, Robert Gates, definisce con poche, crude parole: «Il gap tra la retorica e i risultati sul campo è molto ampio. I nostri nemici hanno Ramadi, Falluja e Mosul: cacciarli da queste città è un lavoro tremendamente difficile».

Fatto sta che gli Jihadisti hanno un’area di influenza (se non controllo) ormai superiore all’intera Europa – tra Africa, Medio Oriente e Asia – in territori ricchi di giacimenti minerari.
Quanto ad armamenti ne hanno più dei regimi ai quali sono subentrati e, solo con la presa della Banca di Mosul, si sono assicurati un tesoro inestimabile, per non parlare di quale sia il lucro dei tesori archeologichi contrabbandati o dei traffici di droga in Asia come in Africa oppure delle royalties su petrolio, gas e minerali che le multinazionali versano a chi ‘garantisce la sicurezza’ dei siti di estrazione …

L’obiettivo manifesto degli Jihadisti (ma anche degli Sciiti che li combattono, come degli Iraniani, dei Pakistani eccetera) è il superamento dei Patti di Yalta, che a loro volta garantivano il mantenimento dei confini artificiali degli stati coloniali determinati dalla Conferenza di Berlino del 1884.

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Il presidente Usa continua a negare all’ipotesi di inviare truppe Usa, forte del consenso della maggioranza degli americani: Obama il pacifista pretende che se ne riparli solo nel 2018, dopo le elezioni presidenziali.
Ma, a breve, dopo aver ‘riunificato’ quello che l’Europa aveva diviso, gli uomini della Jihad saranno ai confini di Israele … chi è nato in Occidente, come in India o Cina, dagli Anni 70 in poi è cresciuto nella Pace, ma il resto del mondo no. E vivere in pace non è una scelta autarchica, finora ci hanno salvato dalle guerre i residui del Colonialismo, cioè le ‘vituperate’ Multinazionali.

Prendiamo atto tutti che dal 2001 la Pace non c’è più e che non possiamo star qui a lagnarci del ‘bel giocattolo rotto’ , mentre gli Jihadisti fanno i ‘bambini cattivi’ distruggendo di tutto pur di attirare l’attenzione?

Piani di riserva non ce ne sono, come forse non c’era un piano fin dall’inizio, e, mentre la Jihad si espande, davvero non s’è capito a che gioco giochino la Turchia e l’Arabia  Saudita, mentre si può contare solo sulle milizie sciite, che finora sono le uniche che non hanno perso terreno, ma che rispondono a Teheran e non a Washington.

«Non possiamo fare quello che dovrebbero fare gli iracheni».
Bella frase per il consenso interno USA e Democrat mondiale, pessima per noi alleati: domani potremmo sentirci dire «Non possiamo fare quello che dovrebbero fare gli italiani».
Sembra che ce l’abbiamo già detto francesi  e spagnoli, riguardo la Libia …

Demata (since 2007)

Ostaggi in Nigeria, Cameron ignora l’Italia

9 Mar

Dopo l’arresto dei nostri fucilieri in India, arriva la notizia, a fatto compiuto, del blitz britannico in Nigeria per liberare degli ostaggi di Al Quaeda, tra cui un italiano che ci ha rimesso la vita.

Intanto, in questi mesi, abbiamo scoperto che lo spread, i mercati ed il default vanno “a prescindere” da cosa faccia (o meglio non faccia) il nostro governo, mentre, con tanta nonchalance, abbiamo permesso a Marchionne di “regalare” la FIAT alla Chrysler.

Ricordate gli entusiastici commenti giornalistici sulla “rinnovata immagine dell’Italia” od il “ci hanno apprezzato” di Mario Monti, quasi fossimo figli di un dio minore?

Beh, dalle chiacchiere, lusinghiere, stiamo ai fatti. Pessimi.

Intanto, mentre Repubblica titola on line: “L’ira di Monti”, a leggere l’articolo salta fuori che il messaggio “di protesta” a Cameron, Primo Ministro britannico regolarmente eletto, è stato “perché non ci avete avvertito prima? Dovevamo avere il tempo di dire la nostra, di fare delle valutazioni insieme. Vogliamo approfondire, chiediamo dei chiarimenti, un supplemento di informazioni.”

Senza parole …

originale postato su demata