Il Comando Generale delle Capitanerie di porto ha rilasciato un comunicato che i pescherecci ‘Asia’ di Mazara del Vallo e ‘Astra’ di Siracusa sono stare sequestrate da naviglio militare libico e condotte nel porto di Misurata.
A bordo dell’Asia ci sono cinque nostri connazionali, mentre sulla Astra gli italiani sono quattro insieme a tre tunisini.
Una vicenda paradossale, visto che in zona ci sono ancora squadre operative della NATO.
Una storia aspettata, che conferma come i metodi negoziali della Libia, qualunque Raiss governi, sono sempre gli stessi: violazione dei trattati e ricatti energetici.
Uno scherzo da ragazzi, poi, quello di profittarsi di un debole governo tecnico, che ha appena pagato o lasciato pagare un riscatto per la nave “Rosalia D’Amato”, in mano ai signori della guerra somali.
Si spera che i libici abbiano fatto male i loro conti, visto che adesso l’atifona dovrebbe cambiare con un fior d’ammiraglio NATO, il comandante Gianpaolo di Paola, a dirigere il Ministero della Difesa ed, alla Farnesina, un diplomatico del calibro di Giulio Terzi di Sant’Agata, ex Rappresentante Permanente d’Italia alle Nazioni Unite a New York.
Anche questo è un banco di prova per il governo Monti.
originale postato su demata
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.