Il fantasma dell’astensionismo terrorizza la Sinistra italiana, sia che parliamo di PD e di ex Democrazia Cristiana sia che di ‘antagonisti’ ed ex comunisti.
Ma perchè molti italiani potrebbero decidere di non votarli, costi quel che costi?
Potremmo partire dalla balzana idea di Prodi, D’Alema e Visco di finanziare l’elefantiaco sistema sanitario italiano grazie alle accise sui carburanti proprio mentre l’attenzione e il controllo sulle emissioni e sui consumi diventava stringente.
Oggi, infatti, l’Italia consuma almeno il 10% di benzina in meno rispetto ad allora e … ecco che arrivano tagli su tagli alla Sanità pubblica, con il risultato che a Roma per una visita specialistica servono circa sei mesi, ma i media – a partire da Repubblica e Rai del posto – che mica insorgono invocando la libertà di cura … e il diritto minimo alla salute.
Oppure potremmo parlare dell’Inps che è stata trasformata in una specie di compagnia assicuratrice – come Generali o Lloyds – che – oltre agli interventi ‘sociali’ per i quali nacque e che sono del tutto impropri per una public company – ha in concessione dallo Stato le pensioni di coloro che lavorano, ma senza un appalto, un comitato parlamentare di controllo o, almeno, la Consob e Cassa Depositi e Prestiti che mettano naso.
Ovviamente, accade che l’Inps faccia a modo suo. Ad esempio non esigendo dai datori di lavoro i crediti accumulati dall’ex Inpdap. Oppure non parametrando al costo della vita le pensioni che eroga agli invalidi. Peggio, intevenendo con circolari non impugnabili in nessuna sede sui diritti che le persone hanno contratto con lo Stato italiano e non con una ‘company’.
E che dire dei servizi sociali e sociosanitari, ormai del tutto esternalizzati e spesso appaltati in modo anomalo ai soliti noti, per i quali nessuno controlla insieme agli utenti che vi sia trasparenza, riservatezza e qualità … pur essendo questo obbligatorio per le norme europee sulle forniture pubbliche.
Del tutto prevedibile che poi non si sappia bene come finanziare queste attività, che salti fuori che occupano immobili pubblici a prezzi stracciati, che i bilanci delle onlus vedano raramente economie od attivi eppure sono ‘non a fini di lucro’ …
La riforma del Titolo V per il Federalismo congegnata da D’alema e Amato è stata un drammatico insuccesso … se è proprio la Commissione Stato-Regioni a far da tappo a qualunque accordo o combiamento dello status quo, bloccando il Patto di Stabilità e le assunzioni locali da anni.
E ci sono le leggi sulle pensioni ‘volute’ da Monti – Fornero (ma votate dal PD e da NCD) che erano temporizzate al superamento della crisi e non, come stanno facendo Renzi – Poletti, per essere utilizzate a perpetuo puntello del Fiscal Compact, mentre spendiamo miliardi e miliardi per salvare banche e cooperative.
Dunque, come dimenticare che fu Giuliano Amato (e poi Dini) a salvaguardare le esose pensioni d’annata che proprio non potremmo permetterci? Oppure che Enrico Letta si apprestava a far votare la riforma Damiano che sbloccava questa vergogna, allorchè Matteo Renzi – con un blitz degno del migliore golpista – prese in un colpo solo partito e parlamento?
Dulcis in fundo, a sinistra del PD, ci sono personaggi come Marino, Crocetta e Vendola, di cui in tanti vorremmo comprendere cosa abbiano imparato dall’esperienza di pubblici amministratori, vista la quantità di scandali e disastri in cui le loro giunte furon coinvolte.
Crollati indegnamente sia il modello sovietico sia quello francese e finito l’alibi dell’antiberlusconismo, questo è il PD e, più in generale, questa è la Sinistra che fino ad oggi ne ha sostenuto retorica e bugie per poi lagnarsene a babbo morto.
La gran parte degli italiani non conosce le follie su menzionate, ma ne assaggia quotidianamente i nefasti effetti.
Dunque, ci spieghino perchè votarli.
Demata
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