Il Governo d’intesa con le Regioni potrebbe prevedere con urgenza degli obblighi per i Comuni riguardo l’assistenza domiciliare, onde intervenire con la Protezione Civile ed in modo omogeneo.
Facendo una ricerca su Google (“servizi domiciliari” + “comune”) si trovano diversi interventi dei Governatori regionali che invitano i Comuni a fare la loro parte, ma sono pochi gli avvisi di servizi attivi per anziani e disabili poco autosufficienti o ‘fragili’.
– Bolzano ha fermato i servizi diurni e le mense per anziani, ma ha avviato il servizio di pasti a domicilio
– Milano si attiva per potenziare l’assistenza domiciliare urgente per anziani e persone fragili
– a Firenze parte il nuovo servizio di consegna domiciliare gratuita di farmaci e spesa per over 65 e immunodepressi
– Rivoli alle porte di Torino ha attivato il servizio di assistenza domiciliare della Protezione civile, rivolto principalmente ad anziani, persone immunodepresse o con difficoltà di deambulazione che non abbiano la possibilità di ricevere l’assistenza da parte di parenti o conoscenti e che non siano seguiti da altri servizi pubblici
– a Rescaldina in piena zona rossa sono garantiti alle persone anziane over 65 e disabili servizi di assistenza domiciliare (SAD), consegna a domicilio di pasto caldo e di generi di prima necessità;
– Trieste ha organizzato almeno per chi è più anziano di 70 anni e persone con difficoltà di spostamenti un servizio per commissioni di prima necessità, trasporto farmaci e servizi alla persona.
– a Palermo è pronto un piano per assistenza domiciliare ad anziani e il censimento dei casi da assistere è già avviato
– in Puglia Anffas e Forum-famiglie chiedono di rafforzare e incentivare i percorsi di assistenza domiciliare per disabili
– in Veneto gli Ordini delle Professioni Infermieristiche della Regione hanno proposto di potenziare il servizio di assistenza domiciliare infermieristico e dell’infermiere di famiglia, anche attivando i liberi professionisti
– in Campania De Luca interviene duramente verso i Comuni e si attendono iniziative
– in Abruzzo Atri e altri comuni hanno attivato un servizio di assistenza domiciliare tra cui la consegna medicinali
– in Molise la Protezione civile attiva l’assistenza a domicilio, alimenti e farmaci per gli anziani.
E Roma? E la Regione Lazio? Non sembra ci siano avvisi on line come nelle altre regioni. L’unica iniziativa pubblicizzata sembra essere quella della convenzione con il Columbus Gemelli per il il Covid2 Hospital.
Del resto, Roma Capitale era riuscita, nel 2017, ad assicurare solo a 5.866 persone diversamente abili l’assistenza domiciliare SAISH (Servizio per l’autonomia e l’integrazione della persona disabile: +18,7% rispetto al 2016).
Eppure, la città di Roma oggi ha oltre 600.000 residenti over65 che per mesi dovranno avere contatti limitati, con esigenze di caregiving diffuse, dato che non sono stati introdotti per tempo i servizi telematici e tanti non sanno usare neanche uno smartphone.
Quanto ai disabili, in Italia sono il 7% della popolazione e, dunque, a Roma dovrebbero essere almeno 200.000 e spesso vivono da soli.
Intanto, solo stamane Nicola Zingaretti ha annunciato che “nel Lazio stiamo costruendo la rete per garantire il massimo dell’assistenza” e speriamo che sia almeno pari al “minimo dell’assistenza” esistente altrove … quando l’avranno finito di costruire, sia chiaro.
Quanto al Comune, che dire … solo ieri sono partiti i blocchi stradali.
Intervenga il Governo con la Protezione Civile.
Demata
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