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Compagni per sempre e mai amici

20 Lug

La retro-polemica di/su Nicky Vendola sull’appellativo con cui contraddistinguersi, ovvero se compagni od amici, è un elemento particolarmente caratterizzante dell’attuale fraintendimento della politica e del contestuale collasso che ben conosciamo.

Innanzitutto, è una polemica epocalmente retrò, segno evidente diuna restomarcia, palesatasi nei retrobottega della politica e rivolta alle retrovie di quello che una volta era chiamato, “unitariamente”, Partito Comunista Italiano.

Innanzitutto, la deformante collocazione del termine “compagno”, che, ricordiamolo, fa riferimento ai caotici movimenti insurrezionalisti ispanici (“companero”) e non alla nomenklatura sovietica e/o comunista, dove l’appellativo ufficiale era ed è “camerata”, tal’è la traduzione dal russo di “tovarish”.

Inoltre, l’incredibile assurdo che Bersani, che arriva al Partito Democratico dalle comunità montane e non dal PCI, opti per “compagni”, pur essendo in un partito che il comunismo l’ha abiurato, mentre Vendola, ex PCI e leader del movimento di Sinistra e Libertà”, preferisca “amici”.

Infine, l’incredibile genia di “compagni” intervistati dai media un po’ dovunque, che ci mostrano un arcipelago umano congelato agli Anni ’70, con i loro volti baffuti “alla Stalin” o i capelli ciondolanti come in una foto del Maggio francese, tutti concordi che “compagno” è meglio, è tradizione, è valori, è appartenenza.

Non è chiaro a cosa si riferiscano, non lo dicono, ma, trattandosi di “compagni”, non potrà essere altro che la lotta di classe, la dittatura dei “lavoratori” ed il sole dell’avvenire. E, del resto, dinanzi a tante e tali certezze come obiettare che i loro ideali non sono affatto democratici?

Ad ogni modo, se la retro-polemica vendoliana non fa altro che alimentare seri dubbi sulla resa democratica di un governo che includesse i “compagni”, non resta che dare atto di una certa sincerità delle persone di sinistra intervistate.

Compagni, sempre, amici mai.

E come potrebbe essere diversamente, se ricordassimo i defenestramenti di segretari neoinsediatisi, le mille spaccature ed i diecimila distinguo, i ministri di lotta e di governo e tutta la restante e rissosa storia della sinistra Italiana.

Amici mai. Il prossimo governo è avvisato …

Vite da cani: almeno 100.000 morti l’anno

16 Nov

Riprendo un reportage pubblicato da La Stampa su una questione che avrei particolarmente a cuore.

“Siamo finiti, 16 anni dopo, che ci sono circa 500 canilirivati che tengono in gabbia 230 mila cani (dati della Sanità), stipulando grasse convenzioni con Asl o Comuni.

Stima ufficiale del giro d’affari annuo, 500 milioni di euro.”


Dogs

“Prima si libera un posto nel canile, e un altro cane viene «accalappiato», anche se poi magari è semplicemente un cucciolo fatto nascere ad hoc, meglio è: il titolare del canile guadagnerà altri 30/45 euro per l’accalappiamento.

Ci sono canili dove ogni anno muore la metà dei cani e subito li rimpiazzano.”

A me i cani piacciono e a voi?