Tra qualche giorno si vota e, così, sono andato per siti di partito a cercare di capirci qualcosa, dato che tra Noemi e Kakà c'è qualche promessa mancata di troppo e non è che sia andata meglio tra TPS, Visco ed il Tesoretto.
Inoltre, parlano tutti di voto "utile" ed il mio senso di altruismo mi sospinge verso una scelta responsabile.
Il Programma del PdL "Per contare sempre di più in Europa" si riassume in questi 5 aforismi
- Ricostruire l’Abruzzo: utilizzo del fondo europeo di solidarietà
- Gli obiettivi del G8: nuove regole per l’economia e lotta alla povertà
- Coinvolgere sempre di più l’Unione europea nella lotta contro l’immigrazione clandestina
- Unione europea “ponte” tra Stati Uniti e Russia
- Superare la crisi: dalla paura alla speranza
Strano davvero, mi son detto, questo mica è un Programma elettorale!
I fondi di solidarietà già esistono e gli obiettivi G8 li han dettati Obama e la Crisi, la lotta all'immigrazione clandestina è da un decennio una priorità europea, i Russi vogliono continuare a fare la superpotenza (di serie B, ma sempre super) e così mi ritrovo con un bel "credere obbedire combattere", avendo fede nella speranza e non nella paura, ovviamente.
Poi, fortunatamente, ho trovato un link nella pagina con scritto: "Il 30 aprile Silvio Berlusconi, a nome del Popolo della Libertà, ha sottoscritto il Manifesto del Partito Popolare Europeo per le elezioni 2009".
Per chi non lo sapesse, l'impegno è stato preso e sottoscritto con i partiti "partner", come i potentissimi tedeschi della CSU-CDU o le alleanze che hanno portato Sarkozy e Fillon al vertice della politica francese, gli spagnoli di Aznar e gli iralndesi del Finn Gael, fino agli svizzeri (solo associati) del Partito Popolare Democratico e del Partito Popolare Evangelico.
Ecco alcuni stralci delle prossime azioni europee del Partito Popolare e, prevedibilmente, le direttrici delle riforme che attueranno i partiti, per arrivare a casa nostra, come il PdL di Berlusconi e come l'UDC di Pierferdinando Casini, che sostiene questo programma europeo.
"Dobbiamo continuare le riforme, investire nell’educazione, nella formazione permanente e nell’occupazione per creare opportunità per tutti".
"La regolamentazione europea da sola non è sufficiente per gestire i mercati finanziari globali: dobbiamo accrescere il livello generale di trasparenza e di controllo".
"Le banche devono tornare a concentrarsi sulle loro funzioni essenziali per custodire i risparmi dei cittadini e fornire liquidità alle nostre economie".
"E' necessaria un’azione più coordinata che includa, tra l’altro, … l’applicazione di una politica di asilo comune, … e uno stretto partenariato con i paesi d’origine dell’immigrazione clandestina".
"Le politiche nazionali devono migliorare l’efficacia dei sistemi di previdenza sociale".
"È necessario riformare il sistema pensionistico europeo per adattare l’età di pensionamento agli sviluppi demografici.
È inoltre necessario incentivare i sistemi pensionistici privati".
"Sono urgentemente necessarie politiche destinate alla famiglia che migliorino la flessibilità dei genitori che lavorano".
È inoltre necessario fornire migliori politiche abitative e di assistenza all’infanzia, politiche fiscali che favoriscano le famiglie e iniziative che promuovano i congedi parentali per entrambi i genitori che lavorano".
"L’istruzione è un fattore determinante per la nostra crescita e la nostra prosperità in futuro.
Un alto grado di istruzione aumenta le possibilità di assunzione per i disoccupati.
La formazione permanente è essenziale per affrontare le nuove sfide imposte dal progresso tecnologico e dalla globalizzazione".
"Mentre i costi del settore pubblico continuano ad aumentare, è necessario esplorare nuove vie di cooperazione con il settore privato".
"La quota di energie rinnovabili deve rappresentare almeno il 20% del mix energetico entro il 2020".
A scanso equivoci, "per il Partito Popolare Europeo, l’economia non è fine a sé stessa, bensì a servizio della gente.
Crediamo in una società fondata sull’individuo, sulla libertà, sulla solidarietà e la coesione sociale. Questa è l’economia sociale di mercato".
"Non possiamo permettere che il settore finanziario goda dei profitti e lasci al cittadino l’onere di sostenere i costi delle perdite.
Non abbiamo intenzione di abbracciare il socialismo.
Vogliamo una regolamentazione migliore, più efficace e funzionale".
Il Programma lascia da parte i Russi, se v'è scritto "Sono necessari … una cooperazione più stretta nell’ambito della difesa che includa un accordo strategico con gli Stati Uniti e gli altri alleati, …".
Fatte le dovute riflessioni "a centro destra" passiamo alla Sinistra, che si presenta in ordine sparso e spapagliato anche in Europa; non parlo degli Italiani, parlo degli altri Europei e delle crisi analoghe che travagliano i loro partiti.
Il Manifesto firmato il 1º dicembre 2008 da tutti i leader socialisti europei prevede di:
* rilanciare l'economia e prevenire nuove crisi finanziarie;
* una nuova Europa sociale – dare alle persone un patto per l'equità;
* trasformare l'Europa nella forza leader nel mondo contro i cambiamenti climatici;
* promuovere l'uguaglianza dei generi in Europa;
* sviluppare un'efficace politica europea sull'immigrazione;
* accrescere il ruolo dell'Europa come partner per la pace, la sicurezza e lo sviluppo.
Il Partito Democratico integra questi "slogan" in un Programma di gran lunga superiore ai 5 punti del PdL, ma è in parte analogo in parte incompleto, se lo si confronta con quello del PPE, preso ad impegno da Berlusconi.
"L'Europa che convince", questo è il titolo del Programma, ci propone cose, orse un po' astruse, come "una efficace regolazione pubblica è necessaria per il buon andamento dei mercati finanziari.
Quindi nuove regole per rinsaldare la coerenza della sua azione esterna unificando la rappresentanza delle sue posizioni nelle istituzioni globali, dalle Nazioni Unite, al G8, alla Banca Mondiale e al Fondo Monetario Internazionale, fino ad arrivare ad avere una voce unica in molte di queste istituzioni. ndispensabile, in ogni caso, è unificare la rappresentanza internazionale della zona euro".
Ci sono anche alcune righe dedicate alle donne ed al Sud, una decina. Grosso modo tante quante dedicate agli Erasmus.
Sarà pure convincente, ma continuo a chiedermi come possa l'Italia dimostrare di essere diversa.
Andando oltre, ai partiti "minori" scopro che la Lega Nord, in effetti, si chiama ancora "Lega Nord per l'indipendenza della Padania" e che, essendo viceversa italiano, proprio non ho il dubbio di votarla.
Per fortuna che ha giurato fedeltà … alla Patria e sta nel Governo, da cui ha ottenuto moltissimo a legger quel che scrive nel suo Programma europeo.
Dall'altro lato del Paese, il Partito delle Autonomie siciliano presenta un programma dove afferma che “una forza politica deve lottare e correre rischi per mantenere la sua autonomia e la sua liberta, ci batteremo per un'Europa dei popoli che guardi al Mediterraneo e al suo sviluppo animata dal una nuova cultura dell'accoglienza, della tolleranza e del dialogo".
Tutti i miei complimenti, ma non voto in Sicilia.
Così, cerco i Comunisti, ma ne trovo troppi e, visto che anche questi esistono e li vediamo, protagonisti, a tutti i G8, decido di affidarmi a Diliberto ed il Partito dei Comunisti Italiani.
Scopro così che, i compagni, fanno l'appello, in tutti i sensi, e, a dire il vero, non trovo indicata una soluzione od una proposta, una, salvo "una uscita da sinistra dalla crisi".
Se ci bastasse, con l'aria che tira …
Infine, mi imbatto nei Liberal-democratici, terza forza europea in forte ascesa "a sinistra senza essere di sinistra".
Sono forti in Gran Bretagna ed in Germania, dove il capitalismo "etico" non era mai morto del tutto: in Italia (e questo è un altro segno del nostro caos) raccolgono sia l'Italia dei Valori sia i Libdem della Melchiorre ed i Repubblicani.
Ebbene si, questo è il risultato di decenni di "voto utile a sinistra".
Visitando il sito dell'Italia dei Valori, vi preavviso, potreste ritrovarvi con il toniniano quesito "E che c'azzecca?" nel leggere Di Pietro che ci spiega come "nell’ambito delle procedure di adozione degli atti comunitari, è passata da un’attività limitata ed alquanto marginale (cd. procedura tradizionale, cd. procedura di consultazione) ad un’attività ben più incisiva e specifica.
Addirittura, nella procedura denominata di codecisione, il ruolo del Parlamento è parificato a quello del Consiglio Europeo …".
Come anche, potreste anche porvi una domanda, se vi imbattete nell' Associazione Folder, linkata dall'Italia dei Valori quale Forum Liberal Democratico per l’Economia e le Riforme: simo sicuri che i fan dei vari "Grillo", "Santoro", "Travaglio" facciano il tifo per i Libdem britannici o germanici con tanto di blasone?
E così arrivo, un po' esausto e sfiduciato, al Programma dei Liberali democratici con Melchiorre, che non è uno dei re Magi, ma è una donna, bella senza essere anche una velina, ed immagino colta, visto che è un Magistrato.
Leggo un po' di cose, che mi fanno riflettere, anche perchè non le ho lette altrove.
"Per i giovani non si tratta solamente di difendere la cosiddetta “eccellenza” ma di evitare che una platea ampia di giovani preparati, quella che oramai si presenta come una vera e propria Generazione-Crisi, venga inghiottita dal circolo vizioso precariato – disoccupazione – dequalificazione.
Un’attenzione particolare va rivolta a tutti i lavoratori che hanno superato i cinquant’anni e che hanno subito un licenziamento.
Per la maggior parte di essi, è notoria la assoluta difficoltà ad accedere a nuove proposte lavorative, difficoltà che aumenta sensibilmente per le donne.
È necessaria anche per gli imprenditori una formazione a livello europeo".
"L’Europa deve svolgere un ruolo di faro e coordinamento nella predisposizione di un nuovo set di regole per il settore finanziario.
Le Istituzioni Europee saranno centrali nel definire un quadro di riferimento condiviso in materia di requisiti patrimoniali, strumenti finanziari, contabilità e remunerazione dei manager".
"I Liberal Democratici hanno espresso con chiarezza la convinzione secondo cui la concezione dell’ambiente quale costo, vincolo allo sviluppo e alla produzione industriale è ormai definitivamente superata".
"L’eccessiva durata dei processi in Italia che relega il nostro Paese al 156 ° posto di una graduatoria elaborata dalla Banca Mondiale sulla durata media di un procedimento di recupero di un credito maturato a seguito di una lite di carattere commerciale".
"Nel nostro Paese, con la predisposizione da parte del Governo del cd “Piano Casa”, si è persa una preziosa opportunità per incentivare con decisione il risparmio energetico.
Infatti, I Liberal Democratici hanno sostenuto con forza la necessità che la possibilità di aumentare la cubatura di un immobile fosse imprescindibilmente legata alla prova di aver migliorato l’efficienza energetica e/o aver installato impianti per fonti energetiche rinnovabili nell’immobile stesso".
L'avevo detto, prima,: decenni di "voto utile".
In effetti, sull'utilità son d'accordo, ma per chi?
Così ho deciso che sarò egoista alle urne e darò un voto "utile".
Utile a me stesso ed alla gente onesta, spero.
Non indovinate a chi?