Più debiti? Più voti. Forse

13 Lug

Morale della favola: il Partito del “NO a Draghi” sta ottenendo un ulteriore indebitamento dell’Italia senza il Partito del “SI a Draghi” sia riuscito a convincere i Capibastone regionali a collaborare per attingere al PNRR.

Questo è il risultato, se Salvini indebolisce il Governo con la scusa dello Ius Scholae e della Cannabis, sperando di recuperare consensi a Destra.
Lo stesso accade, se Meloni esalta le III medie, che porta voti ma non soluzioni, dato che per attingere al PNRR e per risollevare l’Italia serve formazione tecnica superiore.

E figuriamoci poi se c’è Landini che sbraita contro le diseguaglianze e non chiede investimenti ma ancora più Debito pubblico, cioè quello che crea povertà.

Fino a Conte con i Cinque Stelle che lottano per la sopravvivenza, visto che sotto la sua leadership sono passati da oltre il 30% dei voti a meno del 10%, tenuto conto dell’esodo di Di Maio.

Ma questo è il risultato che arriva, se prima Zingaretti e poi Letta si illudono di avere un alleato nei Cinque Stelle, piuttosto che una mina vagante. E se il Centrodestra continua a raccattare il voto di protesta ma non quello ‘moderato’, cioè di governo. O, comunque, se le elezioni si vincono per opposta fazione anziché santa ragione.

I Media e i Social dovrebbero fare la differenza ed aiutarci a cooperare per il bene dell’Italia, ma … loro campano di pubblicità e lo share arriva da chi litiga, mica da chi ha qualcos’altro da fare.

Quanto ai Capibastone, cioè la scarsa voglia di cambiare per attingere al PNRR, non c’è nulla da fare.
Grazie del Partito del NO e pure quello del SI, ma anche grazie a Social e Media, le Regioni (certe regioni specialmente) sono inadempienti per Sanità, Diritto allo Studio e Infrastrutture, rigettando le proprie incapacità progettuali /gestionali sui ‘tagli’ attuati dai Governi.

Meglio i debiti, se portano consenso o no?

Demata

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