Ucraina: quali (inconfessabili) interessi?

19 Feb

I bombardamenti su un asilo di Stanytsia Luhanska e un liceo a Vrubivka sono stati ad opera delle milizie ucraine (fonte Rete4) e non era difficile intuirlo, trovandosi nei dintorni di Luhansk nel Donbass filorusso (link).

Intanto, il governo e il parlamento ucraini restano silenti, proprio mentre tutto il mondo è rivolto a loro.
Chi controlla l’Ucraina oggi?

Il Donbass è nelle mani delle milizie e, se quelle filorusse sono attestate nelle loro postazioni e – si suppone – gerarchizzate sotto un comando russo, quelle filoucraine non lo sono affatto ed a spiegarcelo è l’Accademia di West Point in USA in un documento di 10 mesi fa. (LINK)

“L’Ucraina sta emergendo come una destinazione privilegiata per un numero significativo di estremisti americani di estrema destra.”
“C’è pressione al Congresso per designare alcuni gruppi di estrema destra con sede negli Stati Uniti come organizzazioni terroristiche straniere a causa dei loro legami consolidati e crescenti con affiliati all’estero, inclusa l’Ucraina.
“I legami tra suprematisti bianchi in Nord America ed Europa continuano ad ramificarsi, con il Corpo nazionale ucraino un facilitatore chiave.”
“Nel dicembre 2019 il governo di Kiev ha semplificato l’acquisizione della cittadinanza per gli stranieri che combattono nelle forze armate ucraine. È troppo presto per dire quale effetto potrebbe avere la normativa. Come notato, … i legami ideologici tra gruppi come il Rise Above Movement o gli Atomwaffen e il National Corps rimangono.”

“I gruppi di estrema destra rimangono forti in Ucraina, con la capacità di schierare migliaia di sostenitori per proteste e raduni, alcuni dei quali portano insegne naziste e suprematiste bianche. Questi gruppi si sono aspramente opposti a qualsiasi compromesso con la Russia sul Donbass attraverso il processo negoziale in Normandia e alle concessioni lanciate dal presidente Volodymyr Zelensky”

Anche se alle elezioni parlamentari del 2019 hanno ricevuto poco più del due per cento dei voti, il peso politico dei suprematisti ucraini è notevole su Zelensky, che vive di un consenso costruito dai media, ‘grazie’ ad un folto e costoso team social, con tanto di logo registrato “ZeBots” e di troll assidui “ZeBoys”, e grazie’ al sostegno della maggiore televisione ucraina, che – tra le varie – rimanda di continuo il suo show “Servant of People”. (LINK)
Si tratta della – la “1+1 Media Group” – controllata dall’oligarca Igor Kolomoyskyi (LINK) , che ha raggiunto un patrimonio di 3.8 miliardi $) e tramite la sua PrivatBank (primo istituto di credito in Ucraina) ha acquisito le fabbriche ex sovietiche Antonov di avionica ed i relativi brevetti. Successivamente, nel 2016, la Privatbank è stata nazionalizzata, dopo che “miliardi di euro di denaro dei clienti sono svaniti negli ultimi tre anni depositati presso una manciata di oscure banche alpine”. (LINK)

Da queste fabbriche – partendo dai brevetti russi – l’Ucraina (o meglio oligarchi e soci) stanno costruendo una importante industria bellica, si va dai nuovi jet da 90 posti An-178 e i droni ANKA-type coprodotti con la Turchia ai motori dell’An-225 in condivisione con la Cina, dai transporter An-124 Ruslan e An-70 all’avionica M1 per i caccia SU-25, fino alla produzione di massa di elicotteri leggeri multiuso Vector. (LINK) (LINK) (LINK) (LINK)

Naturalmente, la Russia ha ampiamente protestato, rivendicando i suoi brevetti e i suoi investimenti con scarsi risultati internazionali, e il cuore di tutto questo si trova a Kharkiv, dove i russi avevano trasferito l’Antonov, poco distante dal confine.
Allo stesso modo, la nascita di un polo di produzione di armamenti in una nazione che tollera i suprematisti è di sicuro allarmante per l’Unione Europea: questi sono – a parte il gas – gli interessi ‘vivi’ dei negoziati in Normandia, sui quali USA e UK hanno interessi diversi.

Un’Ucraina stretta tra ‘affarucci’ inconfessabili del potere oligarchico “con amici all’estero” e l’altrettanto inconfessabile presenza di suprematisti alla ricerca di una ‘guerra perpetua’, anche loro “con amici all’estero”.

Sarà per questo che Biden ‘teme una invasione’, ma non c’è verso di far ripartire i negoziati e i leader ucraini tacciono?

Demata