Bankitalia ha annunciato che a luglio il passivo delle Amministrazioni pubbliche e’ aumentato di 23,5 miliardi rispetto al mese precedente e che il debito ha superato il record di giugno (2.386.381 miliardi), arrivando a quota 2.409,9 miliardi.
L’aumento del debito registrato a luglio, spiega Bankitalia, e’ dovuto all’incremento della liquidità necessarie al Tesoro per il funzionamento generale dello Stato.
E’ rimasto pressoche’ invariato il debito degli Enti di previdenza, che ha creato il 70% del debito pubblico degli ultimi 36 anni, e delle Amministrazioni locali, che spesso e volentieri hanno rating BBB con outlook negativa.
Eppure, il risanamento che doveva iniziare nel 1974, quando chiusero Casse e Mutue, od almeno nel 1982, quando Amato e Dini disegnarono il nuovo Welfare universale, e non è certamente aumentando la spesa dello Stato all’infinito che si eliminano queste falle … specialmente se i cittadini reclamano da Roma l’autonomia finanziaria per il Nord e una pari spesa pubblica pro capite per il Sud.
Demata
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