I termini dell’autorizzazione a procedere per Matteo Salvini sappiamo tutti che riguardano l’incredibile caso del pattugliatore della Guardia Costiera italiana che per giorni e giorni non ha potuto sbarcare gli oltre 100 naufraghi raccolti.
E, stando alle voci che arrivano dal caotico universo a cinque stelle, sembra che l’intero Consiglio dei Ministri intenda rendersi corresponsabile («Processateci tutti»), anche se non è ancora chiaro se per chiedere di andare tutti a processo, di mandarci il solo Matteo Salvini oppure neanche lui.
La partita si gioca tutta su due articoli della Costituzione:
- l’articolo 92 che prevede che “i Ministri sono responsabili, individualmente, degli atti dei loro dicasteri e, collegialmente, di quelli deliberati dal Consiglio dei Ministri”
- l’articolo 97 che ordina che “i pubblici uffici sono organizzati secondo disposizioni di legge, in modo che siano assicurati il buon andamento e l’imparzialità dell’amministrazione“
E le ‘disposizioni di legge’ consistono essenzialmente nell’unico comma dell’art.6 della Legge 241/90 che elenca i “ Compiti del responsabile del procedimento”.
In breve, già in fase istruttoria, chi ha la responsabilità dei procedimenti ha il dovere di garantire “i requisiti di legittimazione ed i presupposti che siano rilevanti“, “accertare d’ufficio i fatti“, “adottare il provvedimento finale” e “ogni misura per l’adeguato e sollecito svolgimento“.
Pertanto, dato che la Magistratura non può e non deve intentare un ‘processo politico’, è norma che sia il singolo Ministro a dover rispondere in termini esecutivi – cioè di costi e conseguenze, ergo eventuali danni – degli atti emessi con la carta intestata del proprio Dicastero se recanti la propria firma.
Allo stesso modo, essendo responsabile degli accertamenti e dei requisiti “già in fase istruttoria”, anche nel caso di atti deliberati collegialmente dal Consiglio dei Ministri, la responsabilità del Ministro preposto è diretta, rendendo quella altrui indiretta.
Dunque, avendo i Cinque Stelle degli ottimi avvocati, è naturale il dubbio che il «Processateci tutti» serva solo a far bagarre e giustificare un voto negativo dei ‘cittadini’ in Senato non concedendo l’autorizzazione a procedere … come, intanto, ha iniziato a chiedere Salvini.
Bella idea: ci sarà solo da contare quanti altri voti perderanno i Cinque Stelle e quanti la primula rossa (anzi, nero-verde) Matteo Salvini ne raccoglierà
Demata
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