Cinque Stelle sta dimostrando di essere un movimento ‘dal basso’ e non solo ‘telematico’ e se sceglierà candidati sindaci di alto profilo e un gruppo di tecnici che li assista come assessori, il movimento fondato da Grillo e Casaleggio potrebbe affermarsi non solo nella provincia, ma anche nelle realtà urbane complesse.
Allo stesso modo, tra pochi mesi – o per la crisi in cui annaspiamo o perchè Renzi dovrà agire pressato dal de-rating e dal dissenso – i Cinque Stelle dovranno iniziare a spiegarci anche loro a menadito cosa intendono fare per pensioni, diritto allo studio e alla salute più la giustizia, ergo se vogliamo stare in Europa per davvero oppure ritornare ad essere ‘appendice geografica’.
Infatti, l’Italia continua ad aumentare il proprio debito, nonostante i tagli e le tasse di Tremonti, Prodi, Monti e Renzi. Dunque, anche con tutti gli sprechi del mondo, il problema non è solo nelle falle del sistema, ma soprattutto nella stessa struttura di bilancio dello Stato, che è regolata da norme risalenti alla seconda metà dell’Ottocento.
Riguardo le pensioni, in questi anni i Cinque Stelle non hanno mai affrontato la questione, limitandosi agli esodati (della scuola), ai lavoratori precoci (di Ntv e Trenitalia), al ripristino del Fondo per i lavori usuranti. Stop.
Dunque, i Cinque Stelle hanno operato finora come se la riforma Fornero avesse danneggiato poche decine di migliaia di anziani e non, come è nei fatti, milioni di malati invalidi e lavoratori senior con almeno trent’anni di contribuzione, più le loro famiglie …
E’ come se i Cinque Stelle dimenticassero che all’ordine del giorno (in Parlamento come sui posti di lavoro) abbiamo:
- (dal 1992) la ‘flessibilità’ in uscita e il superamento del sistema ‘a ripartizione’ che scarica sul futuro gli errori del passato , tra cui il dibattito sindacale sullo ‘scalone’ (2009)
- (dal 1994) le normative e tutele inappropriate per quanto riguarda gli ‘invalidi’, cioè quel 30% di lavoratori over55 con almeno due malattie croniche e salute ‘non buona’, secondo Istat e persino l’Inps,
- (1999) i referendum radicali di Marco Pannella per l’abolizione del prelievo forzoso del 9,9% del reddito per l’assicurazione sanitaria
- (dal 2001) la libera concorrenza nel comparto assicurativo e superamento del “monopolio di Stato” rappresentato da Inps e SSN
- (dal 2004) l’esclusione di migliaia di malattie rare dall’elenco dei punteggi invalidanti, con la conseguenza che molti pervengono al requisito di invalidità solo a seguito di effetti lesionali causati da queste patologie
- (dal 2011) l’esclusione dei periodi salatamente riscttati dal computo della precocità lavorativa e l’esclusione del riconoscimento previdenziale ‘a partire dalla nascita’ per le malattie congenite (escluse sordità e cecità) .
Soprattutto, come il PD di Renzi, i Cinque Stelle non vedono che proprio le pensioni costituiscono il ‘buco’ nei conti pubblici e la ‘palla al piede’ dei vincoli di cui il furbo Matteo incolpa l’Europa:
- le pensioni dei lavoratori rappresentano più di un terzo della spesa in bilancio dello Stato, praticamente metà del PIL annuo,
- in qualunque nazione, contributi e rendite dei lavoratori non hanno niente a che vedere con i bilanci pubblici
- secondo leggi italiane e sentenze europee, queste somme (oltre 200 miliardi di euro) sono versate ed erogate dall’Inps che non è lo Stato bensì un ente assicurativo come Generali o Lloyds.
Se delle pensioni se ne occupasse per davvero e solamente il sistema previdenziale in libera concorrenza, il nostro debito scenderebbe dal 132% in incremento a circa il 95% in decremento, i nostri Titoli di Stato andrebbero a ruba, tutte le banche ritornerebbero in salute, la Giustizia troverebbe il metodo per rendere i processi brevi e la legge certa e prevedibile, ci sarebbero i soldi per creare lavoro e consumi finanziando istruzione, sicurezza, difesa, ambiente e welfare, giovani, donne, malati …
In Parlamento c’è una legge onesta proposta da un uomo onesto, Cesare Damiano, l’hanno firmata fior di parlamentari e attende di essere votata dal lontano 2013. Non è il toccasana, ma almeno avvierebbe la transizione e, soprattutto, l’attendono tutti i lavoratori over50 e le loro famiglie.
Va bene che Damiano è del PD, ma è anche antirenziano e sono vent’anni che batte questo tasto.
Cosa aspettano i Cinque Stelle ad appoggiarla?
leggi anche Pensioni flessibili: perchè il PD non vuole? Cosa si aspetta davvero da noi l’Europa?
Demata
Ma chi ha scritto l’articolo sa di cosa parla?ha scritto delle baggianate che fanno il gioco delle assicurazioni e delle banche che da 20 anni tentano di entrare nel sistema pensionistico italiano, il quale, se detraiamo dalla spesa lorda totale l’assistenza e le ritenute irpef alla fonte, ha un costo di poco superiore al 10% del pil e quindi perfettamente in linea con la media europea……perche’ chi ha scriito l’articolo, non si taglia il suo di stipendio?…tanto per intenderci; anziche’ fare il ganzo con i quattrini degli altri?…..
Certo che so di che baggianate scrivo: ho vissuto anche fuori dall’Italia, dove previdenza e salute dei lavoratori sono gestite tramite public companies, a volte persino sindacalizzate.
Le pensioni dei lavoratori canadesi sono garantite da un fondo sindacale che ha comprato anni fa gli autogrill italiani con una rendita del 14% annuo, quelle dei metalmeccanici di Detroit sono in mano ai sindacati e fino all’anno scorso vertevano su azioni Chrysler.
Baggianate come gli amici e parenti in USA che con 100-200 $ al mese (meno di quanto viene prelevato su un nostro stipendio da 1.000 netti al mese) hanno servizi sanitari migliori dei nostri …
P.S. Il mio stipendio, a parità o con maggiore aggravio, è molto al di sotto della media UE e quasi alla pari di quelli dei paesi emergenti.
Il NS sistema previdenziale retributivo con aggiustamenti età e parametri conversione ( dopo lo 0,9 la scala termina!) sarebbe stato perfetto e autosufficiente. Il sistema è da valutare al netto degli abusi. Il contrario non è onesto! Più del 50% retributivo ha eccezioni. Media ultimi 10 anni non vale x statali; 80% max vale solo x privati, categorie con reversibilità 100% etc. Forse ben più del 50% retributivi è fuori STD. Non c’è sistema che tenga se poi viene sbriciolato dalle norme personalizzate.
Purtroppo ormai la frittata è fatta e lo squilibrio del bilancio pubblico sta paralizzando da anni la nostra economia e la nostra occupazione.
Demata.
La frittata è fatta nel senso che il totale dei conti ( PIL, Debito) è quasi (vedi * dopo) incontestabile ed è utilizzato funzionalmente a far passare quel che si vuole, della serie “ho una guerra da combattere, non ho tempo per dettagli! In un paese civile ( e lo sono tutti) la pensione garantisce la vecchiaia ( per giovani, vecchi, poveri ricchi ect) in modo adeguato che non vuol dire sempre in modo contabile.
C’è chi ha mix di forte pubblico/debole privato ( D, F, noi ect) chi lo fa con: pensione ugualizzate, servizi splendidi e comunque molta diffusione della privata ( Scandinavi), chi ha molto privato e poco pubblico ( anglosassoni.).
Il principio che è giusto perché tanto dai tanto ricevi è una fesseria e non esiste in nessuno stato civile. Dovresti scendere dal treno prima della tua destinazione perché il biglietto non è capiente, o prenderlo gratis perché hai gia pagato tasse in eccesso rispetto ai tuoi consumi x salute, scuola, sicurezza ect. Se Boeri presentasse correttamente i dati INPS vedresti un’altra storia. Certo è più comodo prendere il 33% dei lavoratori e remunerarlo a PIL ( 0,1%?) anziché obbligare il Tesoro a emettere BTP 30nnali a 3,5%. E, per inciso il mese 1 del giovane lavoratore blocca per 42 anni il capitale più 20 a scalare!
Fare le SLIDES è potere.
Se leggevi la Stampa del 3 feb trovavi
” Ferrari, 2015 crescita record”.
La Repubblica stesso giorno ( con Calabresi li da 3 giorni) titolava ” “Il debito affonda il titolo Ferrari”. Se Montezemolo fosse ancora in Ferrari non penso avremmo letto sulla Stampa questo titolo.
Boeri si lavora INPS nella stessa maniera, finalizza i dati alla teoria: fatti un fondo privato perché questo scompare. Se vedi cosa altro fa Boeri si capisce anche il perché.
**** Il totale del PIL Italiano manca del 30% di sommerso e nelle statistiche sta a numeratore delle spese, quindi 70 e non 100. Nelle spese ( numeratore) noi carichiamo anche i biglietti aerei per mandare Marino a messa in USA ect etc, è un vero miracolo se stiamo nel 2,5% di deficit!
Se le slides le facessero giuste allora si capirebbe che con 33% ( record EU) le pensioni, ( CALCOLATE GIUSTE ANCHE SE RETRIBUTIVE) ci stanno, le porcherie no.
Per inciso, tanto per VOLERCI MALE, è anche bello dire che siamo i primi per spesa pensioni in EU ( 16% su PIL) dimenticando che il perimetro D ( ad esempio) è tax free, il nostro include IRPEF e fa 30% media!, che in UK il perimetro pensioni VERO è quello aggregato ( privato e pubblico) considerando la vastissima diffusione del primo e ce n’è per tutti, anche per le Canarie dove sembra che un Italiano possa vivere da VIP con 1000€ mese. Non è vero, ma è vero che molti 800€ mese sono figli di: evasione alta; contribuzione bassa; risparmi occulti disponibili, meglio se cross-border!
Io ci sono stato, belle, benzina meno cara, ma le cene a 10€ non esistono ( e non parlo di alta stagione). Ci tornerei, ma non per risolvere problemi economici da 1000€mese!
Saluti