Renzi, Verdini, Bassolino e le relazioni pericolose del PD

6 Ott

Ezio Mauro, su Repubblica, scrive oggi di Renzi e delle ‘relazioni pericolose” dovute a “l’apporto di Verdini e l’accordo implicito che lo ha preparato”, precisando che “il modello di successo da seguire era il metodo Mattarella, e cioè uno sforzo preliminare per unire tutto il Pd con una proposta di riforma convincente, per poi portare quel risultato forte e sicuro al vaglio e al concorso delle altre forze politiche”.

Un Matteo Renzi più segretario di partito e meno capo di governo? Relazioni pericolose se si tratta del berlusconiano Verdini ma non se parliamo dei compagni Bassolino e De Luca?

Perchè non esortare Matteo Renzi a prendere duramente posizione, se il Partito non gli garantisce i voti in Parlamento, chi è eletto alle amministrative va in direzione opposta e chi si professa di sinistra lo attacca di continuo con manifestazioni di piazza?

Evidentemente perchè l’interesse di fazione (partito) viene prima di quello generale (nazione) e perchè la “superiorità morale” (della sinistra) consente ogni mezzo per raggiungere il (sacrosanto) fine.

Intanto, giorno dopo giorno i Cinque Stelle restano incollati al PD, in termini di sondaggi e consenso, e sarà tutta da scoprire l’alleanza democratica-popolare (Verdini incluso?) che sarà necessaria per garantire al Partito Democratico la prossima legislatura …

Demata

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