Dalle prime indiscrezioni, Tito Boeri, presidente dell’Inps, intende sviluppare un nuovo approccio per consentire una certa flessibilità pensionistica.
Non le Quote che Damiano e parte del Parlamento vorrebbero – fisse e con sistema misto retributivo-contributivo – bensì ricondurre l’accesso anticipato alla pensione a quanto effettivamente versato (contributivo) in funzione dell’aspettativa in vita: più lavoratori pensionabili ma con minore spesa
Il metodo è quello corretto, l’intento è comunque quello di dare flessibilità all’esodo pensionistico, il risultato dipenderà dai dettagli.
Lo strumento consiste nella proposta di estensione dell’Opzione Donna, che per ora permette alle signore di pensionarsi entro la fine di quest’anno con 57 anni d’età e 35 anni di versamenti, e che andrebbe applicata anche ai maschi, con qualche parametro diverso.
Per la valutazione della contribuzione dei 35 anni sono oggi utili, i contributi obbligatori, da riscatto e/o da ricongiunzione, volontari, figurativi con esclusione dei contributi accreditati per malattia e disoccupazione.
Il tutto, però, ricalcolando la pensione su base integralmente contributiva, ovvero con una decurtazione che oscillerebbe tra il 27% per i redditi più bassi e il 39% per quelli più alti, secondo i calcoli di PansioniOggi.
In questo modo, il risparmio per l’Inps sarebbe enorme e tanti potrebbero ritirarsi con 1.100-1.600 euro al mese di pensione.
Non sono i duemila euro (più o meno) che si prospetterebbero con il sistema misto, ma anche pensionarsi a 67 anni fa una bella differenza.
Demata
io sono per il calcolo contributivo x tutti!!!!
la penso come te; prima tutto a tutti, e noi che stiamo pagando pensioni e indicizzazioni ai fortunati che hanno lavorato meno, abbiamo in regalo le penalizzazioni.vergogna
In Europa la ‘quota’ è a 107 per la pensione di vecchiaia ed a 98/100 per quelle anticipate (tutte contributive). Applicare una quota 97 (62+35) significa rubare ai nostri figli, come i nostri fratelli maggiori fanno oggi con noi, e io non me la sento.
Inoltre, ccome ho spesso scritto, la quota 62+35 non ricomprende chi ha iniziato a lavorare a 20 anni o meno e non serve a chi ha seri problemi di salute (30% degli over55). Serve solo a pensionare tot donne e a fare il ricambio generazionale nella scuola e nella PA.
Il contributivo secco dell’Opzione Donna è pesantissimo per chi sceglie la pensione anticipata, ma dovrebbero essere i sindacati a negoziare delle forme di ‘addolcimento’ … magari chiedendo di ricalcolare le pensioni già esistenti e/o di scorporare il welfare dalla previdenza …
Tra 39% e 40% … non è che sia granchè diverso … presi per il collo, comunque. Ma se per la Cassazione e i Sindacati le pensioni retributive di chi è già pensionato sono intoccabili, se il modello Damiano significa rubare a chi viene dopo come stanno faendo con noi quelli più vecchi di noi, se qui rischiamo di morire al lavoro fine pena mai … ci sono alternative?
!!!!!!!!!!!!!!!!!FIRMATE E DIFFONDETE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
PER IMPEDIRE CHE LE MODIFICHE PREVISTE ALLLA RIFORMA PENSIONI FORNERO CON INTRODUZIONE DELLA TANTO AUSPICATA FLESSIBILITA’ IN USCITA VENGA FATTA CON RICALCOLO CONTRIBUTIVO PENALIZZANDO NUOVAMENTE I LAVORATORI DALLA CLASSE 1952 IN POI GIA DURAMENTE CONDANNATI DAL SISTEMA PENSIONISTOCO IN VIGORE
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https://www.change.org/p/ridare-la-flessibilita-su-base-volontaria-alla-riforma-pensioni-a-tutti-indistintamente-a-62-anni-e-minimo-35-anni-di-contributi-o-40-anni-di-contributi-non-con-ricalcolo-contributivo
BALLE IL CONTRIBUTIVO DECURTA LA PENSIONE DEL 40%