Stamane Baltimora si è risvegliata come fosse in guerra: edifici in fiamme, negozi assaltati, poliziotti attirati in imboscate. Una sommossa che non ha nulla a che vedere con la morte di un afroamericano durante l’arresto (ndr il caso di Freddie Gray ha molte somiglianze con quello di Stefano Cucchi), dato che la famiglia aveva dichiarato la propria fiducia nelle forze dell’ordine, per altro in buona parte afroamericane anche loro. E che non ha nulla a che vedere con ‘sceriffi’ dalla pistola facile nè con la facilità con cui si possa detenere legalmente un’arma.
I protagonisti della sommossa sono le gang – Crips, Black Guerilla Family, Bloods – che sono rimaste indenni – a quanto pare – dopo le centinaia di migliaia di arresti solo (su soli 640 mila abitanti) condotta dall’allora sindaco democratico Martin O’Malley ed oggi candidato alle Primarie Dem per la Casa Bianca. Le scene sono più o meno quelle di film come “L’alba dei morti viventi”: looters, flash mobs, gente che scappa, cose che bruciano … mancano il morso degli zombie e gli schizzi sanguinolenti, ma è rispettata in pieno la ‘profezia’ di George Romero che annunciò l’insorgere di bande di violenti senza motivo.
Gli obiettivi primari dei razziatori – oltre agli aborriti cops, con almeno una dozzina di poliziotti seriamente feriti – sono stati i negozi di liquori, le farmacie e i depositi di farmaci, le banche e le agenzie finanziarie. Tutte le scuole e le università sono chiuse, stanotte è stato proclamato il coprifuoco. Per le strade si vedono autovetture e chioschi bruciati a casaccio, un centro anziani è andato distrutto.
Dopo il Medio Oriente e dopo l’Ucraina, riuscirà Obama a lasciare in fiamme anche casa propria?
Demata (blogger dal 2007)
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