Salvini (Lega) e Scalfarotto (PD) litigano su La7 per l’Euro, la Lira e i belli o brutti tempi di una volta: hanno ragione ambedue e torto ambedue.
Il problema è semplice: sono ambedue troppo giovani e, grazie alla disinformazione mediatica in cui sono cresciuti, non sanno bene ambedue di cosa parlino o, quanto meno, non danno il giusto peso ai fatti storici.
Salvini racconta di una lira forte, autonoma, e di un’Italia che era arbitro dei propri destini. Tutto vero, ma quella è la lira italiana degli Anni ’80 all’interno del sistema monetario europeo, detto anche SME, entrato in vigore il 13 marzo 1979 e sottoscritto dai paesi membri dell’allora Comunità Europea, che bloccava la fluttuazione della lira entro il 6%.
Scalfarotto parla della lira pre-1980, in balia di se stessa e dell’inflazione, e non denuncia che lo squilibrio insostenibile delle pensioni italiane odierne deriva anche e soprattutto dalla dinamica svalutazione-inflazione di quegli anni che erose i contributi pre-1980.
Ambedue non dicono che dal 1979 venne introdotto lo Sme che, nel caso di eccessiva rivalutazione o svalutazione di una moneta rispetto a quelle del paniere, prevedeva come il governo nazionale dovesse adottare le necessarie politiche monetarie che ristabilissero l’equilibrio di cambio entro la banda.
Obbligo ‘ferreo’ che è venuto meno, con i risultati che conosciamo, da quando lo Sme cessò di esistere, il 31 dicembre 1998, con la creazione dell’Unione economica e monetaria. Il sistema prescriveva anche che ogni Stato membro conferisse a un fondo comune il 20% delle riserve in valuta e in oro.
Utile ricordare che lo Sme resistette egregiamente alle turbolenze dei cambi del 1992, ma ciò avvenne perchè l’Italia fu costretta ad una amara patrimoniale e ad uno gravoso adeguamento dei mutui, a causa del proprio debito pubblico e dell’incapacità a risanarsi ed innovarsi delle nostre istituzioni e amministrazioni.
Ricordiamo anche che quella – insieme alla conclusione degli accordi di Yalta – fu la causa della fine della Prima Repubblica.
Dunque, euro o lira, qualsiasi governo italiano dovrà adottare le necessarie politiche monetarie di l’equilibrio del cambio entro i valori di mercato e qualunque svalutazione avrebbe effetti devastanti sulle pensioni future e sui mutui-casa.
originale postato su demata
Rispondi