Ieri, 20 novembre, il sindaco di Roma, Ignazio Marino, ha autorizzato un sit in a Campo dei Fiori da parte dei No Tav che solo il giorno prima avevano annunciato “assedieranno Roma, capitale del malaffare”.
“”Abbiamo chiesto il sitin a Campo dè Fiori ma non ci limiteremo a questo, abbiamo intenzione di muoverci in corteo”, annuncia Paolo Di Vetta, dei Blocchi precari metropolitani, una delle componenti romane più forti. “Stiamo lavorando perché in piazza scendano almeno cinquemila persone: aspettiamo due o tre pullman dalla Val di Susa e gruppi in arrivo da Bologna, Napoli e Milano oltre a una delegazione dall’Aquila e dalla Sicilia. Cosa chiediamo? Che i soldi destinati alle grandi opere vengano dirottati sull’emergenza abitativa, sul precariato, sul reddito per chi non ha niente”. (La Repubblica)
Alla fine di una giornata di guerriglia urbana – messa in atto da poche centinaia di violenti – sette agenti feriti, di cui almeno due alla testa con sampietrini e fioriere, diversi assalti tra cui addirittura la sede di un partito, un cameramen ed un militante del PD feriti, il centro storico della Capitale messo a sacco, uno o più milioni di romani bloccati nel traffico per ore, ambulanze incluse.
In tutto ciò apprendiamo che “la giornata era iniziata con l’incontro tra gli studenti No Tav scesi nella capitale e quelli romani, che si sono riuniti assieme in assemblea all’interno del liceo Mamiani, uno degli istituti entrati in occupazione dopo la mobilitazione nazionale del 15 novembre.” (La Repubblica)
Abbiamo, dunque, un sindaco che autorizza per la terza volta in un mese manifestazioni che si propongono di ‘assediare Roma’ e di sforare dai limiti/permessi ricevuti ed una scuola superiore dove, a quanto sembra, non solo c’è interruzione del servizio, ma ci sono anche un tot di estranei, ma nessuno interviene pur essendo coinvolti anche ragazzini di 15 anni, eventualmente all’insaputa dei genitori.
In una Capitale di alcun luogo tutto questo sarebbe del tutto impossibile.
Un sindaco deve garantire la sicurezza dei trasporti, dei soccorsi, delle emergenze e non dovrebbe autorizzare manifestazioni che si annunciano non pacifiche, a norma di Costituzione.
Una scuola deve garantire tot ore di lezione all’anno come diritto allo studio e la vigilanza – almeno – di chi minorenne, a norma di Costituzione.
Chi organizza una manifestazione annunciando che saranno violati i permessi, viene denunciato se poi questo si avvera. A norma di buon senso …
Ma a Roma non è così.
originale postato su demata
Rispondi